A Rimini una nuova convocazione,
una nuova creazione, una grande gioia
«Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra;
non
si ricorderà più il passato,
non verrà più in mente,
perché
si godrà e si gioirà sempre
di quello
che sto per creare.
Farò di Gerusalemme una gioia,
del suo popolo un gaudio.
Io esulterò di Gerusalemme,
godrò del mio popolo.
Non si udranno più in essa
voci di pianto, grida di angoscia»
(Is 65, 17-19).
Abbiamo inteso la “parola profetica” che il Signore pone a base
della prossima XXVII
Convocazione Nazionale?
Rileggiamola ancora, con
fede, e gustiamo con grande speranza la promessa di gioia
che il Signore rivolge al RnS proprio all’inizio di questo nuovo
triennio di cammino dei nostri gruppi e comunità.
Siamo invitati da Dio a guardare avanti, ad ammirare le novità che
il Suo Spirito prepara per noi: le nostre “lacrime di dolore” sono
destinate a trasformarsi in “lacrime di gioia”!
Il
Signore ci attende a Rimini per fare del RnS una “gioia” ancora
più grande nella Chiesa e per il nostro mondo sempre più
rassegnato alla tristezza e allo sconforto.
«La gioia è il gigantesco segreto dei
cristiani!» gridava
Papa Paolo VI, ma non più per noi: lo Spirito ce lo ha svelato da
quando nella nostra vita si è reso manifesto il potere di Gesù che
ancora salva, guarisce, libera e consola. Lo Spirito ci spinge,
allora, a ricevere a piene
mani Gesù, la gioia che non passa
e non perisce, e a distribuire
il dono della gioia di Dio a quanti non la trovano, perché non la
cercano in Gesù.
La
XXVII Convocazione Nazionale è,
allora, un momento provvidenziale
per segnalare alla Chiesa e al
mondo il “popolo della lode”, il Rinnovamento, una grande
famiglia in festa che non si stanca di cantare con la vita
l’“annuncio gioioso” della salvezza ricevuta da Gesù.
Ogni
Convocazione Nazionale è l’antidoto allo scoraggiamento e alla
rassegnazione nella quale può cadere la nostra fede personale e
comunitaria.
Guai a noi se stiamo smarrendo l’entusiasmo di seguire e di
servire Gesù; guai a noi se non sentiamo un fremito di esultanza
nel cuore quando invochiamo il Suo nome o parliamo di Lui alla
gente: se così fosse, a
Rimini, il Signore ci attende ancora
per farci grazia di una nuova,
travolgente, presenza della Sua grazia!
Ogni Convocazione Nazionale è un “regalo di Dio”, uno
scrigno di sorprese e di bellezze che rinnovano la Chiesa e il
mondo; ogni anno una novità di Dio; una nuova creazione, una nuova
opera di rinnovamento spirituale per le nostre famiglie, per i
nostri giovani, per chi soffre, per chi è solo: questo è quanto il
tema della prossima Convocazione profeticamente vuole
sottolineare.
Non
possiamo trascurare né tenere nascosta la promessa di bene che il
Signore ci rivolge: ecco
perché tutti siamo invitati a Rimini e tenuti a portare
con noi quanti non hanno ancora fatto questa meravigliosa
esperienza dell’amore che lo Spirito Santo effonde e della
fraternità in Gesù.
Coraggio, il tempo si è fatto breve e il Padre ha fretta che in
Gesù ogni uomo ritrovi la gioia e il potere di vivere da figlio di
Dio. Non deludiamolo e… a presto, a Rimini!
Alleluia!
Salvatore Martinez
Coordinatore Nazionale
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