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Sintesi dell'intervento del Card. Ersilio Tonini

“Quando saremo davanti a Dio di che cosa lo ringrazieremo? Della fedeltà!”


 

Clicca per ingrandire...Al suo arrivo, Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Ersilio Tonini, Arcivescovo emerito di Ravenna, ha preso la parola per rivolgere un discorso estemporaneo al popolo del Rinnovamento, in cui ha lanciato un appello a leggere i segni dei tempi: “Che cosa lo Spirito Santo sta dicendo a questa generazione?” Su questo si stanno interrogando i vescovi e il Santo Padre.

Questa generazione ha le responsabilità più grandi di tutti i tempi: la responsabilità di raccogliere la consegna di pace dell’Europa unita, la responsabilità di testimoniare la fede davanti all’Islam, che non è una parola generica ma sono le persone che oggi ci stanno accanto, e la responsabilità di difendere l’esistenza stessa dell’uomo di fronte alle spinte a compiere esperimenti senza remore.

“Vi scongiuro in nome del Signore,” ha detto con forza Sua Eminenza,”ciascuno di voi, ciascuna coscienza è destinataria di queste consegne”.

Clicca per ingrandire...Dopo, nella sua breve omelia, il Cardinal Tonini ha ricordato che la speranza del Signore è affidata alla Chiesa e ha esortato tutti, ma in particolare i sacerdoti, a difenderla.

“Fra tre mesi avrò 92 anni, vi prego, ascoltatemi!” ha detto con forza. “Quando saremo davanti a Dio di che cosa lo ringrazieremo? Della fedeltà!” Poi, rivolto ai laici, Sua Eminenza ha detto, “Pregate per i vostri preti! Custoditeli! Richiamateli!”

Infine, rivolto al RnS tutto, ha detto “Al Santo Padre dirò, se mi verrà dato di vederlo ancora, che sono stato qui e che, sì, può sperare, può sperare, può sperare.”

 

 


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