Presentazione
XXIX CONVOCAZIONE NAZIONALE
dei Gruppi e delle Comunità del RnS
Fiera di
Rimini, 22-25 aprile 2006
“Voi siete il popolo che Dio
si è acquistato
perché proclami le sue opere meravigliose” (1 Pt 2,9)
“L’amore cresce
attraverso l’amore. L’amore è «divino» perché viene da Dio e ci
unisce a Dio; ci trasforma in un Noi che supera le nostre
divisioni e ci fa diventare una cosa sola, fino a che, alla
fine, Dio «sia tutto in tutti» (1 Cor 15, 28)… Lo Spirito è
forza che trasforma il cuore della Comunità ecclesiale, affinché
sia nel mondo testimone dell’amore del Padre, che vuole fare
dell’umanità, nel suo Figlio, un’unica famiglia”
(Benedetto XVI, Lettera Enciclica “Deus caritas est”, nn.
18-19).
Sono queste parole che svelano il cuore di
Benedetto XVI e la sua capacità
di ridire al mondo – con afflato e passione – l’amore di Gesù
che ci fa uno, che fa di noi una famiglia.
Sono anche parole che infondono coraggio e speranza al “cuore”
del Rinnovamento, scosso dalla scomparsa di
don Dino Foglio, nostro padre
nella “fede carismatica” e indimenticabile protagonista della
nostra storia ultra trentennale.
La XXIX
Convocazione Nazionale
dei
Gruppi e delle Comunità del RnS,
che
qui desideriamo presentare, sarà “orfana” del suo ministero
pastorale fatto di sguardi, gesti ed espressioni sempre carichi
d’affetto e di conforto spirituale.
A don Dino sarà
dedicata la nostra
Convocazione:
è già questa una prima,
fondamentale ragione per attestare, con la nostra presenza viva
e numerosa, che siamo una famiglia unita e desiderosa di non
disperdere l’eredità testimoniale ricevuta da “padri e fratelli”
che, ora, dal Cielo, ci assistono con la loro potente
intercessione.
La
parola del Signore che ha ispirato il programma, i temi
specifici e le articolazioni della
XXIX Convocazione
Nazionale
è
uno scrigno di “tenerezze divine”. San Pietro, con la sua prima
lettera da Pontefice, svela alle prime comunità cristiane “il
potere dell’amore di Dio” e “l’originalità della fede in
Gesù Cristo”. Un messaggio ancora necessario, tutto da
riscoprire, esperimentare e raccontare; un messaggio che i
Vescovi italiani hanno voluto attualizzare “riconsegnando” a
tutte le Chiese che sono in Italia la prima lettera
dell’apostolo Pietro. A questa
istanza di comunione
ecclesiale, la nostra
Convocazione
non mancherà di dare risposta.
“A Rimini si
esperimentano le meraviglie del Signore”:
di anno in anno, di
bocca in bocca, questo annunzio ha fatto della nostra
Convocazione un appuntamento irrinunciabile per migliaia di
persone contagiate dall’entusiasmo di un invito o attratte dal
desiderio d’incontrare Gesù vivo, spesso in momenti di dolore o
di lontananza da Dio. Che gioia sapere che questo “metodo”,
antico quanto la nostra fede cristiana, non manca di generare
nuovi discepoli di Cristo!
I relatori e i
testimoni
che hanno accettato
d’intervenire, per “proclamare le opere meravigliose” di Dio,
sono tutti strumenti
preziosi nelle mani dello Spirito e assai cari al
nostro Movimento: è tanto il bene che hanno procurato al nostro
cammino e che certamente sapranno ancora ottenerci. Con loro
desideriamo vivere la nostra
Convocazione
come “preparazione” a tre importanti eventi
ecclesiali, che concorreranno a fare del 2006 un anno
davvero speciale: la Pentecoste dei Movimenti con il Santo
Padre; il V Incontro Mondiale delle Famiglie con Benedetto XVI;
il IV Convegno Nazionale delle Chiese d’Italia.
“Santa Maria,
insegnaci a conoscere e ad amare Gesù, perché possiamo anche noi
diventare capaci di vero amore ed essere sorgenti di acqua viva
in mezzo a un mondo assetato!”.
Sia questa preghiera
del Santo Padre (“Deus caritas est”, n. 42) anche la
nostra, perché la “Vergine dalle mani alzate” (Giovanni Paolo
II) si unisca al nostro canto di lode per i benefici che
sempre riceviamo dal Signore. Alleluja!
Per il CNS,
Salvatore Martinez
Coordinatore Nazionale
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