Le testimonianza a fine giornata Padre Giovanni Alberti, Membro del CNS, e Marcella Reni, Coordinatrice della Calabria
Al termine della Santa Messa, alcune testimonianze hanno concluso la terza giornata della Convocazione Nazionale RnS. La prima, di Padre Giovanni Alberti, Membro del Comitato Nazionale di Servizio del RnS, la seconda di Marcella Reni, Coordinatrice Regionale RnS della Calabria.
“Era esattamente due mesi fa…” E' iniziata così la testimonianza di Padre Giovanni Alberti. Il suo desiderio è stato quello di trasmetterci alcune delle emozioni profonde che ha provato durante la visita al Santo Padre Benedetto XVI, accompagnando Salvatore Martinez. “Non è stato facile arrivare fino al luogo dell’incontro, ogni volta che si superava una porta se ne proponeva subito un'altra all’orizzonte.” L’emozione, ha raccontato Padre Giovanni, era grande. Era mezzogiorno quando il Papa stesso è arrivato ad accoglierli alla porta e in un istante, alla vista di quell’uomo, allo stesso tempo grande e semplice, l’emozione è svanita lasciando spazio ad una grande serenità. “Il Papa” ha detto Padre Giovanni, “ha molto gradito l’icona che Salvatore gli ha consegnato, si è fatto fare le foto molto volentieri”. “Santità le portiamo la devozione e l’obbedienza di 200.000 persone” ha raccontato di aver detto a Papa Benedetto e di come lui ha percepito l’emozione del Santo Padre all’udire queste parole. Un emozione che ha immediatamente suscitato in Padre Giovanni una tale familiarità che lo ha portato senza pensarci due volte a dare una “pacca sulla spalla” a Benedetto XVI mentre gli diceva: “Santità, ci creda. E’ verissimo!”. E’ l’importanza che il Papa dà a chi gli sta davanti, il suo modo di guardare negli occhi, ricco di interesse vero, di attenzione estrema ad ogni particolare, di spontaneità e semplicità, che mette a proprio agio l’interlocutore. E non è facile, ha concluso Padre Giovanni, se si pensa a quante persone i suoi impegni gli richiedono di incontrare.
La seconda testimonianza è stata resa dalla Coordinatrice regionale della Calabria, Marcella Reni. Ha raccontato di quanto è stato importante, per lei e per tutti, il Convegno svoltosi a Lucca sui Testimoni dell’azione dello Spirito Santo nel Ventesimo Secolo. Un convegno che è stato molto adeguatamente definito: “laboratorio di speranza”. “Lucca ci ha insegnato” ha raccontato Marcella “a guardare nell’anima, nelle viscere della storia” e a scoprire, a riconoscere, questa speranza che non viene meno. L’iniziativa, come si sa, è nata come una risposta alla volontà di Giovanni Paolo II, che ha raccomandato a tutto il Rinnovamento di aiutare a far conoscere lo Spirito Santo. E’ così che a Salvatore Martinez è venuta l’idea del Convegno, anche se all’inizio, ha detto Marcella Reni, non ci rendevamo conto della profondità di significato che questo Convegno avrebbe assunto. Lucca ha mostrato come l’opera dello Spirito Santo è stata instancabile. “Per queste cose benediciamo Dio”, soprattutto per l’intuizione ed il coraggio che ha dato agli organizzatori, nel portare avanti un evento così importante e significativo.
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