Sintesi del 2° intervento di Padre Raniero Cantalamessa "Dobbiamo diventare canali della misericordia di Dio!"
Dopo l’intervento di questa mattina, padre Raniero Cantalamessa nel pomeriggio torna a parlare all’assemblea del Rinnovamento nello Spirito Santo riunita a Rimini. “Voi, un tempo esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia” (1 Pt 2, 10b): questo il tema, dalla prima lettera di Pietro, trattato dal predicatore apostolico che, per riflettere sull’amore di Dio, si serve dell’enciclica del Santo Padre. Amore naturale e amore soprannaturale, ricerca e donazione, amore erotico e carità cristiana: eros e agape non sono in contrapposizione, ma coesistono in Dio stesso che, “sulla croce, muore per rendere bella, pura la sua Sposa” e non nasconde all’uomo il suo bisogno di lui. Così quell’Amore deve essere “la norma del nostro vivere e amare”. Perdono e compassione. “Dobbiamo diventare canali della misericordia di Dio – esorta padre Cantalamessa – impietosirci nel cuore, reagendo con compassione allo sbaglio del fratello”. E poi, citando alcuni passi dell’enciclica di Papa Benedetto XVI, “Deus caritas est”, il predicatore della Casa Pontificia parla di alleanza, indissolubilità, impegno permanente. Proprio come quello che Dio ha stretto con il suo popolo. E invita i giovani a non temere di pronunciare quel “per sempre” che eleva, rafforza e custodisce i legami di amore. In questo senso li esorta ad andare controcorrente rispetto ad una società e ad una cultura moderne che tendono a regredire nella capacità di amare. “L’amore – dice concludendo la sua meditazione – tende all’eternità, altrimenti è un amabile gioco”.
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