Domenica 23 aprile Giornata dedicata all’esperienza della Misericordia di Dio.
Domenica 23 è la giornata dedicata all’esperienza della Misericordia di Dio. Tutti i partecipanti alla convocazione sono stati invitati da Luca Marconi, già Direttore Generale RnS, ad aprire la “sacca del partecipante” e a consultare la documentazione fornita, per iniziare un’azione di condivisione delle informazioni in essa contenute; abituarsi ad informarsi e ad informare sulle notizie riguardanti la vita del movimento è importante per viverne meglio gli obiettivi. Poi, il Presidente della Cooperativa Servizi RnS, Paolo Zunino, ha presentato due libri ritenuti entrambi importanti come contributo formativo. Il primo: “Aurora di Speranza” di Don Dino Foglio, è una raccolta di articoli il cui autore, dopo 28 convocazioni che lo hanno visto presente sul palco, partecipa per la prima volta direttamente dal cielo. <<Più volte mi sono chiesto, in queste ore, con quale gioia vive questi momenti il nostro Don Dino, che vede questa “giornata della misericordia di Dio” vista dal cielo>> dirà alla fine della preghiera carismatica il coordinatore nazionale Salvatore Martinez. “Cristoterapia della gioia” è, invece, il titolo del secondo libro: un contributo veramente pregno della spiritualità del RnS; autore del libro è lo stesso Coordinatore nazionale. A seguire un’introduzione alla giornata con la lettura di un’esortazione di Santa Suor Faustina, ad “avere fiducia nella Misericordia di Dio” e la visione di un filmato sulle tante figure di uomini di fede che ci sono state donate nel XX secolo. Subito dopo ha inizio la preghiera comunitaria carismatica.
Dio ama tutto ciò che ha creato
Con questa Parola, tratta dal libro della Sapienza, gli animatori della preghiera hanno invitato l’assemblea a una riflessione che si presenta come una “parola-guida” per prepararsi all’esperienza di questa giornata. Riflettere su Dio creatore: su un Dio che crea per un motivo molto semplice: amare tutto ciò che ha creato. Riflettere su Colui che ama ognuno di noi nel Figlio suo, ci predispone a vivere l’esperienza della Misericordia di un Dio che è pronto a perdonarci. A noi resta il compito di porci davanti a Lui. Noi siamo coloro che ogni giorno esperimentano la loro debolezza. Di ognuno di noi Dio dice: <<è cosa molto buona>>. E’ il Suo Spirito di Amore che, solo, può farci comprendere la disarmante Misericordia del Padre. E’ per questo che l’assemblea inizia ad invocare lo Spirito del Dio vivente perché accresca in noi l’amore e ci arricchisca di pace, gioia, forza, nella Sua dolce presenza.
Quando l’uomo avverte la presenza dello Spirito di Dio, la compagnia di un Dio che ci ama e ci insegna ad amare e la profondità dell’esperienza del Dio con noi, allora non trova più parole. E’ questo uno dei motivi per cui l’assemblea si abbandona ad un “canto in lingue”. <<Lodare il Signore in Spirito e Verità>> è la lettura dell’esortazione che il Signore rivolge ormai chiaramente all’assemblea. Questa esortazione viene sentita e presentata dall’animazione come rivolta in modo speciale ai sacerdoti. E’ a questo punto che viene letto un passo centrale della preghiera: <<Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: "Costui riceve i peccatori e mangia con loro". Allora egli disse loro questa parabola: "Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione.>> (Lc 15, 1-7) "Grazie per la festa che c’è in cielo per ogni peccatore convertito. Grazie perché trasformi il mio lamento in danza. Il mio abito rosso scarlatto, per il mio peccato, è trasformato dal Tuo perdono in una veste candida." "La salvezza è qui con me. Non è sul palco, non è collegato con noi in video-conferenza: è qui con me. Come può l’assemblea che percepisce questo, non diventare popolo di Dio che manifesta visibilmente la gioia che invade il suo cuore? Non può. E perciò lo fa. E’ perciò che lo spirito di ognuno appare ora trasformato dalla Misericordia di Dio, che invade profondamente il cuore di ognuno." Subito dopo la prima relazione di Padre Raniero Cantalamessa e l'Azione penitenziale con Confessioni sacramentali. Per ulteriori informazioni sulla XXIX Convocazione nazionale RnS clicca qui |