Il saluto di Salvatore Martinez al Card. Camillo Ruini

"Questa famiglia La attendeva e ora con affetto sincero e devoto La accoglie"

È un saluto pieno di affetto e gratitudine quello rivolto dal Coordinatore Nazionale del RnS al cardinale Camillo Ruini. “Eminenza - dice Salvatore Martinez parlando a nome del popolo del Rinnovamento - esultiamo di gioia per la Sua presenza in mezzo a noi a 10 anni dalla prima approvazione dello Statuto del Rinnovamento dello Spirito, da Lei fortemente voluta e sostenuta. Una gioia che, seppur piena, di recente è stata provata dal fuoco della morte, improvvisa, che ha raggiunto il nostro carissimo e indimenticabile don Dino, nostro padre nella fede carismatica, iniziatore e prima guida del Rinnovamento in Italia”.

E a don Dino Foglio, come ricorda Martinez, è dedicata questa 29 convocazione nazionale dei gruppi e delle comunità del RnS, dal tema “Voi siete il popolo che Dio si è acquistato perché proclami le sue opere meravigliose” (1 Pt 2, 9). “Questa nostra Convocazione – continua Martinez – trova ispirazione e si modella sui preziosi richiami che l’apostolo Pietro suggerisce nella sua prima lettera. Desideriamo così significare una profonda sintonia con il discernimento dei nostri Vescovi in vista del Convegno Ecclesiale di Verona, al quale non vogliamo far mancare il nostro umile contributo. La Convocazione vuole essere anche una preparazione immediata a due grandi eventi che ci vedranno, prossimamente, a fianco di Benedetto XVI: il Vespro di Pentecoste e l’incontro mondiale delle Famiglie a Valencia”.

E Martinez ricorda il lontano 1986, quando sua Eminenza il cardinale Ruini, allora segretario generale della Cei, “si fece animatore della grande famiglia del RnS che si era portata presso la Basilica di San Pietro per la seconda storica udienza con Giovanni PaoloII”. Fin da quegli anni l’attuale presidente della Conferenza Episcopale era vicino al Rinnovamento.

“Che il Signore La conservi a lungo fra noi – conclude il Coordinatore Nazionale - Bentornato Eminenza. Questa famiglia La attendeva e ora con affetto sincero e devoto La accoglie”.

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