Il saluto di S.E.R. mons. Mariano De Nicolò "Un’assemblea numerosa convocata unicamente dall’amore di Dio"
Accolto dall’assemblea con il canto “Tu sei benedetto”, il vescovo di Rimini, mons. Mariano De Nicolò non ha fatto mancare la sua affettuosa e così familiare presenza in apertura dei lavori della XXIX Convocazione nazionale. Il Vescovo si è rallegrato dello spettacolo così bello di “un’assemblea numerosa convocata unicamente dall’amore di Dio, in questa città spesso rinomata solo come città di vacanza e di evasioni, ma che oggi diventa città dello Spirito dove si prega e si loda il Signore”. Mons. De Nicolò, nel salutare e benedire l’inizio di “queste intense giornate”, ha sottolineato il suo desiderio di unirsi alla preghiera dei presenti e di chiedere, nel contempo, preghiera “per me e per la diocesi che io servo”, ha detto. Pur riconoscendo che non tutte le preghiere ottengono quanto desiderato, il porporato si è detto certo che da ogni preghiera sgorga il dono dello Spirito Santo, perché “Dio è amore e non può donare che amore” (Isacco di Ninive). “Sappiamo con certezza – ha ribadito mons. De Nicolò – che quando preghiamo Dio ci ha già attirati a sé con il suo amore” e, ancora, quando preghiamo è perché “una scintilla dell’amore divino è presente in noi; così pure siamo certi che l’effetto della preghiera è una nuova e più pura effusione di Amore”. Nel confermare la potenza della preghiera in cui è presente Cristo risorto, egli ha invitato i presenti a deporre “quanto ostacola l’azione interiore dello Spirito” perché Questo possa trasformare il cuore di pietra nel cuore di carne, la debolezza in forza e la tiepidezza in fuoco. Il suo intervento si è concluso con una invocazione allo Spirito Santo. E l’assemblea, sollecitata da Mario Landi lo ha salutato pregando con lui l’Ave Maria.
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