Nella
prima parte della sua relazione il Coordinatore Nazionale ha presentato
una sintesi del cammino spirituale e pastorale del triennio 2001-2003 e
ha subito ribadito che occorre coniugare conoscenza e intelligenza per
una lettura sapienziale del nostro cammino.
Ricordando i fatti storici
che preceduto il triennio ha definito il Rinnovamento nella sua triplice
dimensione:
- Spirituale
(corrente di grazia): Primato dello Spirito; riscoperta della vita
interiore
- Organizzata
(associazione di fedeli): Gruppi/comunità, organi pastorali, ministeri,
progetti…
- In movimento
(Movimento ecclesiale): Testimonianza del Vangelo; presenza della Chiesa
nel mondo
La realtà del nostro
Movimento può essere intesa in tre modalità diverse:
• Inesatta:
Appuntamento settimanale per “la mia gioia”; esperienza religiosa
vissuta individualmente e ai margini della Chiesa; gruppi di preghiera “devozionali”.
• Incompleta: Un
insieme di gruppi di preghiera “fine a se stessi”; senza impegno
ecclesiale e sociale; identificabile in un ministero (es: guarigione) o
in un ambito di vita (es: famiglie, giovani).
• Adeguata: «Non si
entra nel rinnovamento ma è il rinnovamento che entra in noi» (Suenens).
Il Rinnovamento è l’avvento dello Spirito, un opera di Dio,
un’iniziativa sovrana dello Spirito.
E' importante intendere in
maniera adeguata il Rinnovamento per:
- “la riscoperta
esperienziale del potere dello Spirito”. La nuova Pentecoste del XX
sec.
è
la risposta dello Spirito alle necessità della chiesa e del mondo.
- “l’apertura alla
grazia dello Spirito Santo”. Senza la grazia dello Spirito non ci
sarà centralità di Cristo; la grazia dello Spirito è l’esperienza
carismatica!
- “evangelizzare nel
potere dei carismi”. Questa è la novità del rinnovamento: La Parola
annunciata con il potere dell’amore che muove a conversione.
- “testimoniare Gesù
Cristo risuscitato e vivo”. Lo Spirito rende viva la presenza di
Gesù quando preghiamo, celebriamo, lavoriamo nel suo nome.
- “rinnovare le forme
di presenza e di servizio a Cristo nella Chiesa e nel mondo”. «Il
rinnovamento è una grazia di pentecoste che deve invadere tutti gli
ambiti della Chiesa» (Suenens).
Senza lo Spirito Santo
questa visione adeguata potrebbe farci sentire inadeguati.
«Bisogna [dunque] che lo Spirito Santo formi in noi l’uomo nuovo» (Beata
Elena Guerra).
Salvatore Martinez ha
tenuto a sottolineare che nella vita del Movimento l'effusione è solo
l’inizio di un cammino; tutto ha inizio con il seminario di vita nuova:
è necessario dare più spazio ai seminari, più fiducia nelle risorse
dello Spirito; e tutto continua nel gruppo: preghiera, insegnamento,
vita sacramentale, unione fraterna (Atti 2, 42).
E' importante ricordare
che all'interno dei gruppi ci sono diversi livelli di crescita:
• visitatori
occasionali e simpatizzanti interessati: come “la folla” al tempo di
Gesù.
• effusionandi ed
effusionati: categoria determinante per la quale predisporre un
scuola di discepolato.
• animatori e
responsabili: un cammino serio, un programma di vita nuova, una
formazione sistematica.
• anziani: un ruolo
di accompagnamento e di sostegno dove richiesti.
Gli
animatori devono diventare uomini spirituali per avere gruppi
carismatici. Riguardo a questo, in chiusura dell'intervento, Martinez ha
indicato dieci atteggiamenti interiori ed esteriori dell'animatore:
• Aspirare ai carismi
dello Spirito
• Praticare l’intimità con
il padre
• Non disprezzare ciò che
Cristo dice
• Lotta dura con il
peccato
• Sentire il gusto per le
cose divine
• Non ritardare il piano
di Dio per l’evangelizzazione
• Non ridurre i sacramenti
a mero rito
• Considerare il Magistero
della Chiesa
• Non separare ciò che Dio
ha unito
• Non fare della ragione
un idolo.
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