Il Rinnovamento nello Spirito Santo ha avuto la grazia di ricevere numerosi attestati di stima da parte del Magistero della Chiesa, che si è espresso sul Rinnovamento sin dalle sue origini, accompagnandone la diffusione e la crescita come movimento ecclesiale. Papi, cardinali, vescovi non hanno mancato di sostenere il cammino RnS, sollecitandone un'azione rinnovatrice nella Chiesa e nella società intera.
Le parole di Benedetto XVI in occasione della XXX Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità pongono l'attenzione sulle nuove sfide che attendono il RnS: «So che il Rinnovamento nello Spirito vuole continuare a vivere questa straordinaria esperienza spirituale con entusiasmo, e riportarla quale annunzio evangelizzatore agli uomini e alle donne della nostra epoca» (Città del Vaticano, 28 aprile 2007). Partendo proprio dalle parole dell'ultima Lettera autografa papale, vogliamo ripercorrere il cammino magisteriale del Rinnovamento nello Spirito Santo: un percorso che ha registrato la crescita dell'intero Movimento giungendo, attraverso un iter di maturazione ecclesiale e di conferma nel proprio cammino di fede, all'approvazione dello Statuto e alla sua revisione nello scorso 2007.
Due le sfide che hanno accompagnato il Rinnovamento nello Spirito in questi anni: la maturità ecclesiale e la nuova evangelizzazione della società contemporanea, che oggi si ripropongono come necessità di farsi interpreti di una nuova stagione di responsabilità ecclesiale, di riaffermare il primato della dimensione spirituale e di una laicità orientata alla promozione dell'uomo nelle dimensioni interpersonale, familiare e sociale.
Qui di seguito sono riportati i passaggi magisteriali fondamentali.
Le seguenti note magisteriali rappresentano un approfondimento teologico ed ecclesiologico importante oltre che una testimonianza autorevole sulle caratteristiche del RnS in Italia. «Queste espressioni di apprezzamento si fanno per noi consapevolezza di una testimonianza sempre più audace ed efficace da rendere al Vangelo dello Spirito Santo, evidenzia il presidente del Rinnovamento, Salvatore Martinez. Desideriamo riaffermare un'idea guida per il nostro Movimento: essere non tanto un'"istituzione" tra le altre, ma una "missione", che esprime - nello spazio e nel tempo - la continuità con il Cenacolo e con la Piazza di Gerusalemme, come a Pentecoste, segnatamente nel ricorso ai carismi e ai ministeri suscitati dallo Spirito, nella testimonianza di vita nuova da rendere al mondo. Una osmosi tra ecclesiale e sociale, che faccia del RnS non soltanto una valida "presenza nella Chiesa", ma anche una significativa "presenza della Chiesa nel mondo"».
Discorsi magisteriali dei Papi e dei Vescovi del mondo, in occasione di udienze private e lettere autografe al Rinnovamento nello Spirito Santo.
23 novembre 1980: Prima Udienza del Papa Giovanni Paolo II al Rinnovamento nello Spirito Santo
15 novembre 1986: Seconda Udienza del Papa Giovanni Paolo II al Rinnovamento nello Spirito Santo
4 aprile 1998: Terza Udienza del Papa Giovanni Paolo II al Comitato Nazionale di Servizio del RnS
14 marzo 2002: Quarta Udienza nel XXX Anniversario di nascita del Rinnovamento nello Spirito Santo
2000: Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II ai partecipanti al Raduno Mondiale del Rinnovamento Carismatico Cattolico
2001: Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II ai partecipanti alla XXIV Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo
2003: Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II ai partecipanti alla XXVI Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo
2004: Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II ai partecipanti alla XXVII Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo - 2004
2007: Lettera autografa del Papa Benedetto XVI al Presidente nazionale del RnS in occasione della XXX Convocazione Nazionale del RnS
29 maggio 2004: Omelia di Giovanni Paolo II ai Primi Vespri di Pentecoste Discorsi storici di Paolo VI e Giovanni Paolo II al Rinnovamento
La voce dei Vescovi al Rinnovamento
Lettere accompagnatorie ai Decreti di approvazione dello Statuto di S.E.R. mons. G. Betori.
Udienze e lettere autografe
Udienze
Estratto
Prima udienza del Papa Giovanni Paolo II al Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia
Aula Paolo VI, Città del Vaticano, 23 novembre 1980
Carissimi fratelli e sorelle,
[...] Questa mattina ho la gioia di incontrarmi con la vostra assemblea, in cui vedo giovani, adulti, anziani, uomini e donne, solidali nella professione della stessa fede, sorretti dall'anelito di una medesima speranza, stretti insieme dai vincoli di quell'amore che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. A questa "effusione dello Spirito" noi sappiamo di essere debitori di una esperienza sempre più profonda della presenza di Cristo, grazie alla quale possiamo ogni giorno crescere nella conoscenza amorosa del Padre. Giustamente, pertanto, il vostro movimento presta particolare attenzione all'azione, misteriosa ma reale, che la terza Persona della Santissima Trinità svolge nella vita del cristiano.
[...] Il Concilio Vaticano II ha riservato una particolare attenzione alla multiforme azione dello Spirito nella storia della salvezza.
[...] Quali ampie prospettive, figli carissimi, si aprono dinanzi ai nostri occhi! Certo, non mancano i rischi, perché l'azione dello Spirito si svolge in vasi di creta, che ne possono comprimere la libera espansione.
[...] Vi dirò con San Paolo: Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Restate, cioè in atteggiamento di costante e grata disponibilità verso ogni dono che lo Spirito desidera effondere nei vostri cuori, mai dimenticando, tuttavia, che non v'è carisma che non sia dato per l'utilità comune.
[...] Animati dalla carità, voi non soltanto vi metterete in spontaneo e docile ascolto di coloro che lo Spirito Santo ha posto come Vescovi a pascere la Chiesa di Dio, ma sentirete anche il bisogno di aprirvi ad una comprensione sempre più attenta degli altri fratelli, nel desiderio di arrivare ad avere con essi veramente un cuor solo e un'anima sola. Scaturirà di qui l'autentico rinnovamento della Chiesa, che il Concilio Vaticano II ha auspicato e che voi vi studiate di favorire con la preghiera, con la testimonianza, con il servizio.
Estratto
Seconda Udienza del Papa Giovanni Paolo II al Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia
Aula Paolo VI, Città del Vaticano, 15 novembre 1986
[...] La vostra numerosa presenza in questa basilica, dove avete preso parte alla celebrazione della S. Messa, è per me motivo di gioia non solo per la testimonianza di fede sincera, ma anche perché mi offrite l'opportunità di intrattenermi con voi su alcuni aspetti dell'ideale e del programma del vostro movimento, a sei mesi dall'enciclica sullo Spirito Santo Dominum et Vivificantem, pubblicata in occasione della scorsa solennità di Pentecoste.
[...] Ho segnalato il fatto che alla testimonianza dell'importanza della preghiera, data nel corso della storia da uomini e da donne consacrati alla lode di Dio e alla vita di orazione, soprattutto nei monasteri, oggi si aggiunge quella di un crescente numero di fedeli, [...] in movimenti e gruppi sempre più estesi mettono al primo posto la preghiera, cercando in essa il rinnovamento della loro vita spirituale. Questo è un sintomo significativo e consolante, giacché da tale esperienza è derivato un reale contributo alla ripresa della preghiera tra i fedeli, che sono stati aiutati a meglio considerare lo Spirito Santo come colui che suscita nei cuori un profondo anelito alla santità.
[...] La prima dimensione del "rinnovamento" consiste dunque in questo vivere secondo lo spirito, in questo crescere continuamente nello spirito, resistendo alle lusinghe della carne e aprendosi all'attrattiva forte e soave di Dio. Questo rinnovamento interiore, questo risanamento delle radici stesse della vita, questa formazione di una mentalità dominata dalle "ragioni dello spirito" è la vostra vocazione [...].
La seconda dimensione del "rinnovamento" si rileva dalla urgente necessità, che voi sentite in modo particolarmente vivo, di riaffermare il valore dei principi e dei criteri del Vangelo come leggi della vita spirituale e fermento di quella sociale [...].
Aderire alla Chiesa, rimanere a lei uniti, condividere la sua fede, obbedire alle sue leggi, collaborare alla sua missione - anche nell'ambito delle diocesi e delle parrocchie in cui si distribuisce la famiglia dei credenti in Cristo - è la via sicura per giungere al cuore dell'economia della grazia e attingere alla fonte dello Spirito Santo le energie capaci di operare il rinnovamento delle persone e delle comunità.
La vostra presenza, carissimi fratelli e sorelle, accanto al successore di Pietro, capo visibile della Chiesa universale, e le ripetute attestazioni di comunione sincera e operosa con lui e con i vescovi delle vostre chiese locali, significano che voi avete ben compreso ciò che il Vangelo insegna, ciò che lo Spirito Santo presente nei cuori ispira [...] essere al servizio del regno di Cristo secondo le indicazioni dello Spirito in comunione di fede, di pensiero e di disciplina con i pastori della Chiesa.
Su questa strada vi auguro di perseverare e di progredire.
Estratto
Terza Udienza del Papa Giovanni Paolo II,
che ha ricevuto in udienza privata il Comitato Nazionale di Servizio e il Consiglio Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo
Sala Clementina, Città del Vaticano, 4 aprile 1998
[...] Il movimento carismatico cattolico è uno dei tanti frutti del Concilio Vaticano II che, quasi nuova Pentecoste, ha suscitato nella vita della Chiesa una straordinaria fioritura di aggregazioni e movimenti, particolarmente sensibili all'azione dello Spirito. Come non rendere grazie per i preziosi frutti spirituali che il Rinnovamento ha generato nella vita della Chiesa e nella vita di tante persone? Quanti fedeli laici - uomini e donne, giovani, adulti e anziani - hanno potuto sperimentare nella propria vita la stupefacente potenza dello Spirito e dei suoi doni! Quante persone hanno riscoperto la fede, il gusto della preghiera, la forza e la bellezza della Parola di Dio, traducendo tutto ciò in un generoso servizio alla missione della Chiesa! Quante vite cambiate in profondità! Per tutto questo oggi, insieme a voi, voglio lodare e ringraziare lo Spirito Santo.
Siete un movimento ecclesiale. Nella vostra vita devono, quindi, trovare espressione tutti quei criteri di ecclesialità di cui ho scritto nella Christifideles laici (cf n. 30), specialmente la fedele adesione al Magistero ecclesiale, la filiale obbedienza ai Pastori e lo spirito di servizio nei confronti delle chiese locali e delle parrocchie.
[...] Uno dei compiti più urgenti della Chiesa di oggi è quello della formazione dei fedeli laici. «La formazione dei fedeli laici ha come obiettivo fondamentale la scoperta sempre più chiara della propria vocazione e la disponibilità sempre più grande a viverla nel compimento della propria missione» (Christifideles laici, n. 58). Questa deve, pertanto, essere una delle vostre priorità. [...].
So che il Rinnovamento nello Spirito si prodiga per rispondere a questa necessità, cercando forme e modalità sempre nuove e più adatte alle esigenze dell'uomo di oggi. Vi ringrazio per quello che fate e vi chiedo di perseverare nel vostro impegno.
Cari fratelli e sorelle, accogliete nei vostri cuori lo Spirito Santo con la docilità con cui l'accolse la Vergine Maria. Lasciatevi sempre stupire da Dio e rifuggite dall'abitudine ai suoi doni [...] abbiate l'audacia di collaborare con lo Spirito a una nuova, grande effusione di amore e di speranza su tutta l'umanità [...]. A tutto il Rinnovamento nello Spirito in Italia la mia paterna affettuosa benedizione!
Quarta Udienza privata di Sua Santità Giovanni Paolo II in occasione del XXX anniversario di nascita del Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia
Appartamenti privati, Città del Vaticano, 14 marzo 2002
Carissimi Fratelli e Sorelle!
Con grande gioia accolgo voi, rappresentanti del Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo, in occasione del trentesimo anniversario della vostra presenza in Italia. Saluto il Coordinatore del Comitato Nazionale di Servizio e quanti lo coadiuvano.
Ripenso con piacere agli incontri avuti con voi negli anni passati. Dal primo, nella solennità di Cristo Re del 1980, a quello del 1998, alla vigilia dell'Incontro con i Movimenti ecclesiali e le nuove Comunità, in occasione della Pentecoste. Non posso, inoltre, dimenticare il contributo che il Rinnovamento nello Spirito ha offerto in occasione del Grande Giubileo del 2000, in modo speciale aiutando i giovani e le famiglie, che fin dagli inizi del mio Pontificato non mi stanco di segnalare come ambiti privilegiati di impegno pastorale.
Desidero anche ringraziare i vostri responsabili per aver voluto imprimere al Rinnovamento una spiccata impronta di collaborazione con la Gerarchia e con i responsabili degli altri movimenti, associazioni e comunità. Di tutto, insieme con voi, do lode al Signore, che arricchisce la sua Chiesa di innumerevoli doni spirituali.
Sì! Il Rinnovamento nello Spirito può considerarsi un dono speciale dello Spirito Santo alla Chiesa in questo nostro tempo. Nato nella Chiesa e per la Chiesa. il vostro è un movimento nel quale, alla luce del Vangelo, si fa esperienza dell'incontro vivo con Gesù, di fedeltà a Dio nella preghiera personale e comunitaria, di ascolto fiducioso della sua Parola, di riscoperta vitale dei sacramenti, ma anche di coraggio nelle prove e di speranza nelle tribolazioni.
L'amore per la Chiesa e l'adesione al suo Magistero, in un cammino di maturazione ecclesiale sostenuto da una solida formazione permanente, sono segni eloquenti del vostro impegno per evitare il rischio di assecondare, senza volerlo, un'esperienza solo emozionale del divino, una ricerca smodata dello "straordinario" e un ripiegamento intimistico che rifugge dall'impegno apostolico. In questa speciale circostanza desidero idealmente benedire tre progetti, per i quali vi state prodigando, e che proiettano "fuori dal Cenacolo" i gruppi e le comunità del Rinnovamento nello Spirito con generoso slancio missionario.
Mi riferisco, anzitutto, al sostegno che state fornendo all'implantatio Ecclesiae in Moldavia in stretta collaborazione con la Fondazione "Regina Pacis" dell'Arcidiocesi di Lecce, costituendo una comunità missionaria legata alla Diocesi di Chisinau. Saluto con affetto i Pastori di quelle Comunità ecclesiali, mons. Cosmo Francesco Ruppi e mons. Anton Cosa, unitamente ai Vescovi che partecipano a questo incontro.
Altro interessante progetto è l'animazione spirituale nei Santuari mariani, luoghi privilegiati dello Spirito, che vi dà l'occasione di offrire ai pellegrini percorsi di approfondimento della fede e di riflessione spirituale.
C'è poi il progetto "Roveto ardente", che è un invito all'adorazione incessante, giorno e notte. Avete voluto promuovere questa opportuna iniziativa per aiutare i fedeli a "ritornare nel Cenacolo" perché, uniti nella contemplazione del Mistero eucaristico, intercedano mediante lo Spirito per la piena unità dei cristiani e per la conversione dei peccatori.
Si tratta di tre diversi campi apostolici nei quali la vostra esperienza può fornire una quanto mai provvidenziale testimonianza. Il Signore guidi i vostri passi e renda i vostri propositi ricchi di frutti per voi stessi e per la Chiesa.
A ben vedere, tutte le vostre attività di evangelizzazione, in ultima analisi, tendono a promuovere nel Popolo di Dio una crescita costante nella santità. È in effetti la santità la priorità di ogni tempo, e pertanto anche di questa nostra epoca. Di santi ha bisogno la Chiesa e il mondo e noi siamo tanto più santi quanto più lasciamo che lo Spirito Santo ci configuri a Cristo. Ecco il segreto dell'esperienza rigenerante dell'"effusione dello Spirito", esperienza tipica che contraddistingue il cammino di crescita proposto per i membri dei vostri gruppi e delle vostre comunità. Auspico di cuore che il Rinnovamento nello Spirito sia nella Chiesa una vera "palestra" di preghiera e di ascesi, di virtù e di santità.
In modo speciale, continuate ad amare e a far amare la preghiera di lode, forma di orazione che più immediatamente riconosce che Dio è Dio; lo canta per se stesso, gli rende gloria perché egli è, prima ancora che per ciò che fa.
Nel nostro tempo, avido di speranza, fate conoscere e amare lo Spirito Santo. Aiuterete allora a far sì che prenda forma quella "cultura della Pentecoste", che sola può fecondare la civiltà dell'amore e della convivenza tra i popoli. Con fervente insistenza, non stancatevi di invocare: «Vieni, o Santo Spirito! Vieni! Vieni!».
La Madre Santissima di Cristo e della Chiesa, la Vergine orante nel Cenacolo, sia sempre accanto a voi. Vi accompagni pure la mia Benedizione, che imparto con affetto a voi e a tutti i membri del Rinnovamento nello Spirito Santo.
Lettere
Estratto
Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II ai partecipanti al Raduno Mondiale del Rinnovamento Carismatico Cattolico
Roma, 24 Aprile 2000
Carissimi Fratelli e Sorelle!
[...] In occasione dell'anno giubilare questo appuntamento ha assunto una dimensione particolare per la presenza di numerosi esponenti di gruppi e comunità carismatiche provenienti da altri Paesi del mondo.
[...] La Chiesa guarda con gratitudine al fiorire di comunità vive, nelle quali la fede viene trasmessa e vissuta. In questo fiorire, essa riconosce l'opera dello Spirito Santo, che mai fa mancare alla Chiesa le grazie necessarie per affrontare situazioni nuove e talvolta difficili. Molti di voi ricorderanno il grande incontro che si svolse a Roma il 30 maggio 1998, alla vigilia di Pentecoste.
In quella occasione dissi: «Nel nostro mondo, spesso dominato da una cultura secolarizzata che fomenta e reclamizza modelli di vita senza Dio, la fede di tanti viene messa a dura prova e non di rado soffocata e spenta. Si avverte, quindi, con urgenza la necessità di un annuncio forte e di una solida e approfondita formazione cristiana. Quale bisogno vi è oggi di personalità cristiane mature, consapevoli della propria identità battesimale, della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo! Quale bisogno di comunità cristiane vive! Ed ecco, allora, i movimenti e le nuove comunità ecclesiali: essi sono la risposta, suscitata dallo Spirito Santo, a questa drammatica sfida di fine millennio» (in L'Osservatore Romano, l - 2 giugno 1998, pp. 6-7).
In quella occasione osservai anche che per i movimenti si prospettava ormai una tappa nuova, «quella della maturità ecclesiale» (Ibid.). Anche le comunità carismatiche sono chiamate oggi a fare questo passo [...]. «La Chiesa si aspetta da voi frutti "maturi" di comunione e di impegno» [...]. Non interrompete il cammino intrapreso! Abbiate fiducia: Cristo completerà l'opera che lui stesso ha iniziato. «Aspirate ai carismi più grandi!» (1 Cor 12, 31). Cercate sempre Cristo: cercatelo nella meditazione della parola di Dio, cercatelo nei sacramenti, cercatelo nella preghiera, cercatelo nella testimonianza dei fratelli. Siate grati ai sacerdoti che accompagnano come pastori le vostre comunità: attraverso il loro ministero è la Chiesa che vi guida e vi assiste come madre e maestra. Accogliete con gioia le occasioni che vi sono offerte per approfondire la vostra formazione cristiana. Servite Cristo nelle persone che vi sono vicine, servitelo nei poveri, servitelo nei bisogni e nelle necessità della Chiesa. Lasciatevi guidare veramente dallo Spirito! Amate la Chiesa: una, santa, cattolica e apostolica!
Estratto
Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II ai responsabili, ai membri del Comitato Nazionale di Servizio e ai partecipanti alla XXIV Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo
Roma, 28 aprile 2001
[...] Il tema del Raduno di quest'anno: "Fate quello che lui vi dirà", all'indomani della chiusura dell'Anno santo, pone ben in luce il proposito di codesto movimento ecclesiale di porsi alla scuola di Maria, per intraprendere un nuovo cammino di fervore spirituale e di obbedienza al Vangelo. [...] Nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte ho scritto: «Ora [...] dobbiamo "prendere il largo", fiduciosi nella parola di Cristo: Duc in altum!» Questo è tempo di nuove iniziative apostoliche! È tempo di nuova evangelizzazione!
Di fronte alle grandi sfide dell'epoca moderna dobbiamo essere ben consapevoli che non una formula ci salverà, ma una Persona. Per questo anche il Rinnovamento nello Spirito Santo deve ripartire da Cristo.
[...] Questo proposito di accresciuto impegno per il Vangelo esige innanzitutto una riscoperta della santità come cuore e centro di ogni apostolato [...]. Non esiste santità senza preghiera, anzi, come vediamo nella vita dei santi, il cristiano vale quanto prega [...]. Nel nostro mondo, talora malato di efficientismo e di utilitarismo, c'è bisogno di testimoni delle "cose di lassù", contemplate e vissute nell'esistenza di ogni giorno.
Questo impegna i gruppi e le comunità del Rinnovamento nello Spirito ad essere sempre più luoghi di contemplazione e di lode, dove il cuore dell'uomo si riempie dell'amore di Dio, si apre all'amore del fratello e diventa capace di costruire la storia secondo il disegno divino.
[...] I gruppi e le comunità del Rinnovamento nello Spirito siano luoghi significativi e modelli di fraternità e di amore, di pazienza e di accoglienza reciproca. L'esperienza del perdono e la valorizzazione di ogni dono spirituale aiutino tutti a costruire una convivenza alimentata dal soffio dello Spirito del Signore Risorto.
Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II ai responsabili, ai membri del Comitato Nazionale di Servizio e ai partecipanti alla XXVI Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo
Roma, 23 aprile 2003
Carissimi Fratelli e Sorelle!
[...] Auguro a voi, carissimi, di porvi in questi giorni alla scuola di Maria, per penetrare più facilmente nella ricchezza che il vangelo offre a chi con fiducia lo accoglie. Seguendo Maria, si può meglio assaporare il conforto che il Signore dispensa attraverso la riconciliazione sacramentale nella quale Gesù di Nazareth passa ancora «risanando tutti» (cf At 10, 38). Sulle orme della Madre di Dio è più facile riscoprire che il popolo di Dio è chiamato a una nuova evangelizzazione destinata agli uomini del nostro tempo. Si accoglie allora con gioia il «mistero della vita trinitaria», che si rivela nel volto di Cristo, mirabilmente manifestato dai carismi del suo Spirito che abbelliscono la Chiesa. Si diviene più consapevoli dell'esistenza nuova in Cristo, frutto di una sempre rinnovata Pentecoste che spinge i credenti a una coraggiosa testimonianza del «lieto annunzio», capace di dar senso a tutta l'umana esistenza.
Il fedele che si pone alla scuola di Maria avverte più vivo il desiderio di una confermazione sempre più piena a Cristo, vero "programma" della vita cristiana per pervenire al traguardo della santità. E mai verrà meno, in chi si abbandona alla volontà divina, il coraggio di una risposta pronta, ravvivata dall'effusione potente dello Spirito. Sia così per tutti coloro che fanno parte dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito!
3. Carissimi Fratelli e Sorelle, in questi giorni di riflessione e di preghiera vi esorto a rispondere con totale disponibilità all'azione dello Spirito, perché possiate offrire alla Chiesa il contributo della vostra testimonianza. Il Papa conta anche sul vostro impegno per la nuova evangelizzazione e per il rinnovamento spirituale dell'odierna società, in modo particolare delle famiglie e dei giovani.
Desidero, poi, ringraziarvi per quanto già state facendo nell'ambito dell'ecumenismo spirituale, che unisce fratelli appartenenti a Chiese e Comunità ecclesiali d'Occidente e d'Oriente in una corale invocazione al Padre celeste per la pace sulla terra. In questi tempi «le difficoltà che l'orizzonte mondiale presenta ci inducono a pensare che solo un intervento dall'Alto possa orientare i cuori di quanti vivono situazioni conflittuali» (Rosarium Virginis Mariae, n. 40). Ecco perché è urgente e indispensabile pregare «sempre, senza stancarsi» (Lc 18, 1). Solo l'incessante orazione «ci consente di sperare che, anche oggi, una "battaglia" tanto difficile come quella della pace possa essere vinta» (Rosarium Virginis Mariae, n. 40).
Lettera autografa del Papa Giovanni Paolo II ai responsabili, ai membri del Comitato Nazionale di Servizio e ai partecipanti alla XXVII Convocazione Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo
Dal Vaticano, 29 Aprile 2004
Al venerato Fratello Mons. Mariano De Nicolò,Vescovo di Rimini
1. Mi è gradito, anche quest'anno, rivolgere il mio cordiale saluto a Lei e, per mezzo Suo, a quanti prendono parte alla Convocazione nazionale dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito, che si svolge in codesta città di Rimini dal 29 aprile al 2 maggio 2004. Il tema - "Ecco io creo nuovi cieli e nuova terra; si gioirà per sempre di quello che sto per creare" (Is 65, 17-18) - aiuta a contemplare il mistero grande della gioia cristiana. [...] Gli incontri dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito, se veramente animati dalla presenza dello Spirito del Signore, soprattutto quando culminano nella celebrazione dell'Eucaristia, sono eventi nei quali «si apre sulla terra uno squarcio di Cielo e dalla comunità dei credenti si eleva, in sintonia con il canto della Gerusalemme celeste, un perenne inno di lode» (Spiritus et sponsa, n. 16), che "unisce il cielo e la terra" (cf Ecclesia de Eucharistia nn. 8, 19).
2. Lo Spirito Santo non mancherà di arricchire la testimonianza di ciascuno con i «doni spirituali e i carismi che Egli elargisce alla Chiesa» (Catechesi del 27 febbraio 1991). Tra questi carismi rivestono importanza peculiare "quelli che servono alla pienezza della vita spirituale", instillando "il gusto della preghiera", gusto che non esclude "l'esperienza del silenzio" (cf Spiritus et sponsa, nn. 13-14). «La rosa vastissima di carismi con i quali lo Spirito Santo partecipa alla Chiesa la sua carità e santità» (Catechesi del 27 febbraio 1991) sarà per voi, carissimi Fratelli e Sorelle che partecipate all'incontro, stimolo a diffondere l'amore a Cristo e alla sua Chiesa, "unica Madre sulla terra" (cf Pastores gregis, n. 13) e a inserire la lode che elevate a Dio, sotto la guida dei vostri Pastori, negli "spazi di creatività e di adattamento che la rendono vicina alle esigenze espressive delle varie regioni, situazioni e culture" (Spiritus et sponsa, n. 15).
3. Auspico di cuore che il Rinnovamento nello Spirito Santo susciti sempre più nella Chiesa quella conversione interiore senza la quale difficilmente l'uomo può resistere alle lusinghe della carne e alle concupiscenze del mondo. Il nostro tempo ha grandemente bisogno di uomini e donne che, come raggi di luce, sappiano comunicare il fascino del Vangelo e la bellezza della vita nuova nello Spirito. Con la forza travolgente della preghiera di lode e la grazia zampillante della vita sacramentale, lo Spirito elargisce incessantemente i suoi carismi alla Comunità ecclesiale, perché sia costantemente abbellita ed edificata. Al Vangelo di Cristo occorre, però, corrispondere con l'audacia della fede, che è madre di tutti i miracoli d'amore, con quella ferma fiducia che ci fa impetrare da Dio ogni bene per la salvezza delle anime nostre. Ognuno, pertanto, da vero discepolo di Gesù deve applicarsi senza sosta a seguire i suoi insegnamenti rendendo il proprio cammino di rinnovamento spirituale una permanente scuola di conversione e di santità
4. Essere testimoni delle "ragioni dello Spirito": questa è la vostra missione, cari membri del Rinnovamento nello Spirito Santo, in una società dove spesso la ragione umana non sembra essere irrorata dalla sapienza che viene dall'Alto. Ponete nell'animo dei credenti che partecipano alle attività dei vostri gruppi e delle vostre comunità un seme di feconda speranza nella quotidiana dedizione di ciascuno ai propri compiti. Come scrivevo nell'Enciclica sull'Eucaristia «se la visione cristiana porta a guardare ai cieli nuovi e alla terra nuova (cf Ap 21, 1), ciò non indebolisce, ma piuttosto stimola il nostro senso di responsabilità verso la terra presente»; ci deve far sentire «più che mai impegnati a non trascurare i doveri della nostra cittadinanza terrena». Così potrete contribuire a «edificare un mondo a misura d'uomo e pienamente rispondente al disegno di Dio» (Ecclesia de Eucharistia, n. 20).
Lettera autografa di Benedetto XVI al Presidente nazionale del RnS in occasione della XXX Convocazione Nazionale del RnS
Rimini, 28 aprile - 1 maggio 2007
Dal Vaticano, 28 Aprile 2007
All'Illustrissimo Signore Salvatore Martinez Presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito
In occasione del 40° anniversario della nascita dell'Associazione "Rinnovamento nello Spirito", desidero con gioia unirmi a Lei, ai responsabili e a quanti, provenendo dall'Italia e da altri Paesi, partecipano alla trentesima Convocazione. Quest'anno, essa intende approfondire, nell'ascolto costante dello Spirito, l'impegno per la nuova evangelizzazione con un tema che apre il cuore alla fiducia: "Nulla è impossibile a Dio". È vostra intenzione porre in risalto "il carisma della fede", mostrando come l'incontro con Dio in Cristo Gesù trasformi, grazie alla forza dello Spirito, l'esistenza del credente e lo renda testimone gioioso delle meraviglie che il Signore non cessa di compiere anche in questo nostro tempo. So che il Movimento per il Rinnovamento nello Spirito vuole continuare a vivere questa straordinaria esperienza spirituale con entusiasmo, e riproporla quale annuncio evangelizzatore agli uomini e alle donne della nostra epoca, riservando quest'anno un'attenzione speciale alle famiglie. Più volte ho avuto occasione di sottolineare anch'io l'urgenza che riveste oggi l'"evangelizzazione della famiglia", cellula fondamentale della società e piccola Chiesa domestica. Seguendo gli orientamenti dei Vescovi Italiani, anche voi vi dedicate attivamente
a sostenere tutto ciò che concretamente difende e promuove quei valori umani e cristiani che devono essere alla base di ogni nucleo familiare. Quando una famiglia fonda ogni suo progetto sulla fiducia in Dio, nulla veramente le è impossibile. Mentre auguro pieno successo ai lavori del Convegno, assicuro la mia preghiera per l'intera famiglia del Rinnovamento nello Spirito, sulla quale invoco la materna intercessione di Maria. La recente approvazione dello Statuto dell'Associazione da parte della CEI sia per voi motivo di più generoso coinvolgimento nelle Chiese particolari per un servizio apostolico e missionario aperto all'azione rinnovatrice dello Spirito Santo. Con questi sentimenti invio a Lei, ai responsabili del Rinnovamento nello Spirito eletti per il prossimo quadriennio, ed a tutti i partecipanti alla XXX Convocazione Nazionale di Rimini un'affettuosa Benedizione Apostolica.
Omelia di Giovanni Paolo II in occasione della celebrazione dei Primi Vespri della domenica di Pentecoste
Sabato, 29 maggio 2004
1. Veni, creator Spiritus!
Da ogni parte della Chiesa, nella solennità di Pentecoste, si leva unanime questo canto: Veni, creator Spiritus! Il Corpo mistico di Cristo, sparso in tutta la terra, invoca lo Spirito da cui trae vita, il Soffio vitale che anima il suo essere e il suo agire.
Le antifone dei Salmi ci hanno ricordato poc'anzi quale fu l'esperienza dei discepoli nel Cenacolo: «Al compiersi della Pentecoste, cinquanta giorni dopo la Pasqua, erano tutti riuniti» (I ant.); «Lingue di fuoco su ognuno degli Apostoli: lo Spirito di Dio appariva nel mondo» (II ant.).
Riviviamo quella stessa esperienza spirituale anche noi, riuniti in questa Piazza, diventata un grande Cenacolo. E come noi, innumerevoli comunità diocesane e parrocchiali, associazioni, movimenti e gruppi in ogni parte del mondo levano al Cielo la comune invocazione: Vieni, Santo Spirito!
[...] Saluto in modo speciale i membri del Rinnovamento nello Spirito, una delle varie espressioni della grande famiglia del movimento carismatico cattolico. Grazie al movimento carismatico tanti cristiani, uomini e donne, giovani e adulti, hanno riscoperto la Pentecoste come realtà viva e presente nella loro esistenza quotidiana. Auspico che la spiritualità della Pentecoste si diffonda nella Chiesa, quale rinnovato slancio di preghiera, di santità, di comunione e di annuncio.
Incoraggio a questo proposito l'iniziativa denominata "Roveto ardente", promossa dal Rinnovamento dello Spirito. Si tratta di un'adorazione incessante, giorno e notte, davanti al Santissimo Sacramento; un invito ai fedeli a "ritornare al Cenacolo" perché, uniti nella contemplazione del Mistero eucaristico, intercedano per la piena unità dei cristiani e per la conversione dei peccatori. Auguro di cuore che questa iniziativa conduca molti a riscoprire i doni dello Spirito, che hanno nella Pentecoste la loro fonte sorgiva.
4. Carissimi Fratelli e Sorelle!
La celebrazione di questa sera mi richiama alla mente il memorabile incontro con i movimenti ecclesiali e le nuove comunità della vigilia di Pentecoste di sei anni fa. Fu una straordinaria epifania dell'unità della Chiesa, nella ricchezza e varietà dei carismi, che lo Spirito Santo elargisce in abbondanza. Quanto ebbi a osservare in quella occasione lo ripeto ora con forza: i movimenti ecclesiali e le nuove comunità sono una "risposta provvidenziale", «suscitata dallo Spirito Santo», all'odierna domanda di nuova evangelizzazione, per la quale sono necessarie «personalità cristiane mature» e «comunità cristiane vive» (cf Insegnamenti XXI, 1 [1998], p. 1123).
Per questo dico anche a voi: «Apritevi con docilità ai doni dello Spirito! Accogliete con gratitudine e obbedienza i carismi che lo Spirito non cessa di elargire! Non dimenticate che ogni carisma è dato per il bene comune, cioè a beneficio di tutta la Chiesa!» (ivi, p. 1122).
5. Veni, Sancte Spiritus!
In mezzo a noi, con le mani alzate, sta la Vergine orante, Madre di Cristo e della Chiesa.
Insieme con Lei, imploriamo ed accogliamo il dono dello Spirito Santo, luce di verità, forza di autentica pace. Lo facciamo con le parole dell'antifona al Magnificat, che tra poco canteremo:
«Vieni, Spirito Santo, / riempi i cuori dei tuoi fedeli, / e accendi in essi il fuoco del tuo amore: / tu che nella varietà delle lingue umane / raduni i popoli nell'unica fede, alleluia».
Sancte Spiritus, veni!
Dai discorsi storici di Paolo VI e Giovanni Paolo II al Rinnovamento
Paolo VI, Estratto dal Discorso ai rappresentanti della II Conferenza Internazionale dei Leader del Rinnovamento Carismatico Cattolico, 10 ottobre 1973.
«Ci rallegriamo con voi, cari amici, del rinnovamento di vita spirituale che si manifesta oggi nella Chiesa, sotto forme differenti e in ambienti diversi [...]. In tutto questo possiamo riconoscere l'opera misteriosa e discreta dello Spirito, che è l'anima della Chiesa [...]».
Paolo VI, Estratto dal Discorso ai partecipanti al III Congresso Internazionale del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Basilica Vaticana, Pentecoste 1975.
«Cari figli e figlie, in quest'Anno Santo avete scelto la città di Roma per celebrare il vostro III Congresso Internazionale; ci avete chiesto di incontrarvi oggi e di rivolgervi alcune parole; con questo avete voluto indicare il vostro attaccamento alla Chiesa istituita da Gesù Cristo e a ciò che per voi rappresenta questa sede di Pietro. Questa preoccupazione di situarvi in modo giusto nella Chiesa è un segno autentico dell'azione dello Spirito Santo [...]. La Chiesa e il mondo hanno bisogno più che mai che "il prodigio di Pentecoste continui nella storia" [...]. Come potrebbe questo "rinnovamento spirituale" non essere una chance per la Chiesa e per il mondo? [...]. Abbiamo dimenticato lo Spirito Santo? No, certo! Noi lo vogliamo, lo onoriamo, lo amiamo, lo invochiamo; e voi con la vostra devozione, il vostro fervore, voi volete vivere nello Spirito. Questo deve essere un "rinnovamento". Deve ringiovanire il mondo, deve ridare una spiritualità, un'anima, un pensiero religioso al mondo, deve riaprire le sue labbra chiuse alla preghiera e aprire al canto, alla gioia, all'inno, alla testimonianza e sarà veramente una grande fortuna per il nostro tempo, per i nostri fratelli, che ci sia tutta una generazione di giovani che grida al mondo le glorie e le grandezze di Dio nella Pentecoste».
Giovanni Paolo II, Estratto dal Discorso ai partecipanti alla V Conferenza Internazionale dei Leader del Rinnovamento Carismatico Cattolico. Roma, 30 aprile 1984.
«Il vostro Congresso a Roma, nel centro della Chiesa, giunge nel momento in cui essa sta ringraziando il Padre di N.S. Gesù Cristo per il sacrificio di suo Figlio e per l'effusione dello Spirito Santo che la riempie di vita nuova [...]. Domando a voi tutti e a tutti i membri del Rinnovamento Carismatico di continuare a gridare forte al mondo insieme a me "aprite le porte al Redentore!" [...]. Voi partecipate in concreto a questa missione nella misura in cui i vostri gruppi e comunità sono radicati nelle chiese locali, diocesi e parrocchie».
Giovanni Paolo II, Estratto dal Discorso ai movimenti ecclesiali e alle nuove comunità, in San Pietro, alla vigilia di Pentecoste. Roma, 30 maggio 1998
«[...]. Sempre, quando interviene, lo Spirito lascia stupefatti. Suscita eventi la cui novità sbalordisce; cambia radicalmente le persone e la storia. Questa è l'esperienza indimenticabile del Concilio Ecumenico Vaticano II, durante il quale, sotto la guida del medesimo Spirito, la Chiesa ha riscoperto come costitutiva di se stessa la dimensione carismatica [...].
L'aspetto istituzionale e quello carismatico sono quasi co-essenziali alla costituzione della Chiesa e concorrono, anche se in modo diverso, alla sua vita, al suo rinnovamento e alla santificazione del popolo di Dio [...].
Oggi la Chiesa gioisce nel constatare il rinnovato avverarsi delle parole del profeta Gioele... "Io effonderò il mio Spirito sopra ogni persona..." (At 2, 17). Voi qui presenti siete la prova tangibile di questa "effusione" dello Spirito. Ogni movimento differisce dall'altro, ma tutti sono uniti nella stessa comunione e per la stessa missione [...]. Oggi, a tutti voi riuniti qui in piazza San Pietro e a tutti i cristiani, voglio gridare: "Apritevi con docilità ai doni dello Spirito! Accogliete con gratitudine e obbedienza i carismi che lo Spirito non cessa di elargire! Non dimenticate che ogni carisma è dato per il bene comune, cioè a beneficio di tutta la Chiesa!".
[...] Oggi dinanzi a voi si apre una tappa nuova: quella della maturità ecclesiale [...]. La Chiesa si aspetta da voi frutti "maturi" di comunione e impegno [...]. Quale bisogno vi è oggi di personalità cristiane mature, consapevoli della propria identità battesimale, della propria vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo! Quale bisogno di comunità vive! Ed ecco, allora, i movimenti e le nuove comunità ecclesiali: essi sono la risposta, suscitata dallo Spirito Santo, a questa drammatica sfida di fine millennio. Voi siete questa risposta provvidenziale.
[...] Nei movimenti e nelle nuove comunità avete appreso che la fede non è discorso astratto, né vago sentimento religioso, ma vita nuova in Cristo suscitata dallo Spirito Santo.
Come custodire e garantire l'autenticità del carisma? È fondamentale, al riguardo, che ogni movimento si sottoponga al discernimento dell'Autorità ecclesiastica competente. Per questo nessun carisma dispensa dal riferimento e dalla sottomissione ai Pastori della Chiesa. Con chiare parole il Concilio scrive: "Il giudizio sulla loro (dei carismi) genuinità e sul loro esercizio ordinato appartiene a quelli che presiedono nella Chiesa [...]. Questa è la necessaria garanzia che la strada che percorrete è quella giusta!
[...] Nella formazione cristiana curata dai movimenti non manchi mai l'elemento di questa fiduciosa obbedienza ai vescovi, successori degli apostoli, in comunione con il Successore di Pietro [...]».
La voce dei Vescovi al Rinnovamento
Card. Leo Jozef Suenens, Estratto da Ecumenismo e Rinnovamento Carismatico
Orientamenti Teologici e Pastorali: II Documento di Malines, 1974.
«[...] Il Rinnovamento è una grazia per la Chiesa di Dio a più di un titolo, ma lo è assai particolarmente a titolo ecumenico. Infatti, il Rinnovamento, per la sua origine stessa, già invita al ravvicinamento dei cristiani assai lontani gli uni dagli altri, dando loro come terreno di incontro privilegiato una fede comune nell'attualità e nella potenza dello Spirito Santo. Il Rinnovamento nello Spirito è una nuova accentuazione, un'insistenza sul ruolo e sulla presenza attiva e manifesta dello Spirito Santo in mezzo a noi. Nella Chiesa non si tratta di una novità, ma di una presa di coscienza accresciuta di una Presenza tanto spesso sfumata ed implicita. Tale "risveglio" ci viene, storicamente, dal Pentecostalismo classico, come pure da quello che si è convenuto di chiamare Neo-pentecostalismo. Tale riconoscimento di debiti che poniamo all'inizio di queste pagine non misconosce di quanto siamo debitori alla tradizione orientale, sempre così sensibile al ruolo dello Spirito Santo: durante il Vaticano II, i Padri conciliari non hanno cessato di sottolinearlo [...].
Il Rinnovamento nello Spirito, di cui oggi siamo testimoni, si presenta come un avvenimento spirituale sostanzialmente simile nella maggior parte delle Chiese e denominazioni cristiane. Si tratta di un avvenimento spirituale idoneo a ravvicinare i cristiani [...]. A numerosi cristiani che ne fanno l'esperienza, oggi il Rinnovamento Carismatico appare come un esaudimento, tra tanti altri, di questa audace speranza ecumenica del Concilio. È permesso pensare che il Rinnovamento si pone tra gli impulsi futuri dello Spirito che il Concilio confusamente prevedeva. La storia della Chiesa è fatta di queste mozioni e imprese dello Spirito che, periodicamente, vengono a rivitalizzare la Chiesa. Il Rinnovamento si inserisce nel prolungamento della corrente di grazia che fu e rimane il Vaticano II [...].
Il Rinnovamento Carismatico è una grazia di predilezione per la Chiesa del nostro tempo. Esso ci interpella tutti, pastori e fedeli, e ci invita ad intensificare il vigore della nostra fede e a suscitare nuovi modelli di vita cristiana, in condivisione fraterna, a immagine del Cristianesimo della Chiesa primitiva. Nella crisi che stiamo attraversando, questa grazia, per molti cristiani, assume un ruolo di supplenza per nutrire la loro vita religiosa, laddove la nostra liturgia manca troppo spesso di anima e di vita, la nostra predicazione di potenza nello Spirito, la nostra passività ha bisogno di coraggio apostolico [...]».
Vescovi del Belgio, Estratto da Documento episcopale sul Rinnovamento, ottobre 1979
«[...] Questo risveglio spirituale si esprime, fra gli altri segni, nel rinnovamento della preghiera, personale e comunitaria, nella nuova sete della parola di Dio, nell'attrattiva per i ritiri, nell'interscambio per il Vangelo, nelle nuove forme di vita secondo il Vangelo. Tra questi segni di risveglio religioso, il Rinnovamento "carismatico" occupa un posto particolare, dovuto sia alla sua diffusione mondiale che alle sue esigenze di vita.
[...] In occasione dell'udienza concessa dal papa Paolo VI all'indomani della Pentecoste 1975 ai 10.000 partecipanti al Congresso Internazionale del Rinnovamento, il Santo Padre ricordava, in questi termini, le principali manifestazioni dello Spirito: "Comunione profonda delle anime, contatto intimo con Dio nella fedeltà agli impegni presi al momento del battesimo, nella preghiera spesso comunitaria, in cui ognuno si esprime liberamente, aiuta, sostiene, alimenta la preghiera degli altri. Alla base di tutto una convinzione personale che non ha origine solo in un insegnamento ricevuto con la fede, ma anche in una certa esperienza vissuta, e cioè che, senza Dio, l'uomo non può nulla; mentre, con lui, tutto diventa possibile. Di qui il bisogno di lodarlo, di ringraziarlo, di celebrare le meraviglie che opera ovunque intorno a noi e in noi. L'esistenza umana ritrova il suo rapporto con Dio, quella che si chiama la ‘dimensione verticale', senza la quale l'uomo è irrimediabilmente mutilato". Da questo si comprende come Paolo VI abbia potuto dire: "Perché allora questo ‘rinnovamento spirituale' non potrebbe essere ‘una chance' per la Chiesa e per il mondo e perché in questo caso, non prendere tutte le misure perché continui ad esserlo?" [...].
Lo Spirito soffia dove vuole. Egli non è limitato da alcuna barriera umana, ma ci sono delle ore nella storia della Chiesa in cui agisce con una potenza particolare. Il Rinnovamento, che non rivendica nessun monopolio dello Spirito, è una grazia che passa. Come ogni grazia, essa rispetta le nostre libertà, chiede la nostra collaborazione per poter portare dei frutti di rinnovamento per la vita personale, comunitaria [...]».
Vescovi Latino-Americani, Estratto dal Documento firmato da 109 vescovi radunatisi per studiare e riflettere sui fondamenti teologici, sui frutti e problemi del Rinnovamento Carismatico Cattolico, Columbia 1 - 4 settembre 1987.
«Paolo VI ha espresso il suo compiacimento per il Rinnovamento nello Spirito che nasce nei luoghi e negli ambienti più diversi e che conduce alla preghiera gioiosa, all'intima unione con Dio, alla fedeltà al Signore e ad una profonda comunione delle anime, [...] riteniamo conveniente studiarlo in maniera più approfondita e dargli impulso affinché possa produrre i frutti di cui tanto abbiamo bisogno, evitando che possa snaturarsi a causa di esagerazioni o deviazioni [...]. La discreta ma meravigliosa azione dello Spirito divino in questi venti anni di Rinnovamento Carismatico Cattolico e gli abbondanti frutti che ha prodotto, ci mostrano l'importanza di questa corrente spirituale e ci animano ad apprezzarla e promuoverla diligentemente, poiché è uno dei mezzi per conseguire quel rinnovamento spirituale di cui la Chiesa ha bisogno e che il Santo Padre ci chiede [...].
[...] uno dei frutti del Rinnovamento è la proclamazione gioiosa che molti stanno facendo di un Gesù vivo, "costituito Signore e Cristo" da Dio (cf At 2, 36) [...]. E la crescita di questo Rinnovamento si deve in gran parte all'azione materna di Maria, la sposa amata dello Spirito, la cui costante intercessione continua a ottenere per la Chiesa l'effusione del divino Spirito [...]. Quando i gruppi sono ben orientati da animatori dovutamente formati, si notano subito i frutti di questa preghiera comunitaria che offre a tutti l'opportunità di agire personalmente e di condividere con semplicità e gratitudine l'azione santificatrice dello Spirito del Signore [...]. Senza dubbio, il frutto più visibile del Rinnovamento è quello di "aver restituito all'uomo di oggi il gusto per ciò che è spirituale e di aver risvegliato un grande amore per la preghiera in tutte le sue forme" (Paolo VI) [...]. Invitiamo vivamente i sacerdoti a conoscere e apprezzare il vero Rinnovamento spirituale affinché possano animarlo nelle loro comunità e orientarlo con sollecitudine pastorale per evitare che cada in esagerazioni o deviazioni».
Card. Carlo Maria Martini, Estratto dell'Omelia della Celebrazione eucaristica di apertura della XI Convocazione Nazionale del RnS; Rimini, 22 aprile 1988.
«[...] Che cosa è richiesto dal cammino ormai quindicennale del Rinnovamento nello Spirito? Questo è il segreto di Dio e ve lo dirà il Signore [...] la maturità spirituale è crescere nella carità con tutti i suoi frutti [...].
1. Crescere anzitutto nella conoscenza e nell'amore della vigna che è lo stesso Gesù morto e risorto, nostra vita e Signore delle nostre vite.
2. Crescere nella conoscenza, amore e stima di quella vigna che Dio stesso ha piantato e per la quale Gesù è morto, cioè la santa Chiesa visibile, unita attorno al Papa, sotto la guida dei vescovi, amando ognuno e ciascuno dei più piccoli fratelli di essa.
3. Crescere nella conoscenza della Parola di Dio, studiata e approfondita secondo i criteri della Dei Verbum (capitoli III e VI) [...].
4. Crescere nell'interiorità della fede e della preghiera [...].
5. Crescere nella forza evangelizzatrice che non viene dal gridare "Signore, Signore" ma, anzitutto, dal fare la volontà del Padre che è nei cieli [...].
6. Crescere nell'attenzione al contesto sociale [...].
7. Crescere nella delicatezza delle espressioni delle preghiere private e pubbliche, non in commotione Domini [...].
8. Crescere nel dolore dei propri peccati; piangere per i peccati del mondo [...].
Se frutto del Rinnovamento nello Spirito sarà, anzitutto, il suscitare nella Chiesa intera, fino agli strati più semplici del popolo di Dio, presso tutti i laici, la gioia della lode, la lode spontanea, gratuita, [...] tale lode potrà invadere tutte le Chiese [...]».
Card. Camillo Ruini, Intervento alla XIX Convocazione Nazionale del RnS, in occasione del riconoscimento dello Statuto dell'Associazione "Rinnovamento nello Spirito Santo" da parte della Conferenza Episcopale Italiana; Rimini, aprile 1996.
«Questo riconoscimento ufficiale da parte dei vescovi rappresenta infatti un atto di stima e di fiducia, attestato dal plauso che mons. Antonelli, nella sua lettera di accompagnamento, rivolge alle realtà del Rinnovamento che offre alla Chiesa il proprio impegno di servizio [...]. L'auspicio che vorrei trarre da questa approvazione dello Statuto è che il Rinnovamento possa ricevere ancora maggior slancio per il suo cammino ed esprima con sempre crescente chiarezza l'efficacia del dono dello Spirito Santo per una sequela consapevole e fedele di Cristo e per il bene della Chiesa e dell'Italia [...]. Il Rinnovamento nello Spirito Santo è un'espressione genuina della missione della Chiesa, nella quale Dio realizza, per mezzo del suo Spirito, la sua opera di conversione. Che il Signore possa permettere al Rinnovamento nello Spirito Santo e ai suoi aderenti di accogliere con vigilanza e discernimento l'autenticità del dono dello Spirito così da diventare missionari autentici del Vangelo di Cristo».
Card. Joseph Ratzinger, Estratto dal Discorso del Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede al Congresso mondiale dei Movimenti "I Movimenti ecclesiali e la loro collocazione teologica", Roma, Domus Pacis, 27 maggio 1998.
«[...] Si fanno visibili tanto i pericoli, quanto le vie di superamento che esistono nei Movimenti. Vi è la minaccia di unilateralità che porta ad esagerare il mandato specifico che ha origine in un dato periodo o in forza d'un particolare carisma [...] è un fatto che può indurre ad assolutizzare il proprio movimento, che viene ad identificarsi con la Chiesa stessa, a intendersi come la via per tutti, mentre di fatto quest'unica via può esser fatta conoscere in modi diversi.
Del pari è quasi inevitabile che dalla fresca vivacità e dalla totalità di questa esperienza nuova derivi ad ogni piè sospinto anche la minaccia di scontro con la comunità locale: uno scontro in cui può darsi colpa da entrambe le parti, onde entrambe le parti subiscono una spirituale sfida alla coerenza cristiana.
[...] Le due parti devono lasciarsi educare dallo Spirito Santo e anche dall'autorità ecclesiastica, [...] devono imparare l'una dall'altra a lasciarsi purificare [...].
Ai Movimenti, quindi, va rivolto un monito: anche se nel loro cammino hanno trovato e partecipano ad altri la totalità della fede, essi sono un dono fatto alla totalità della Chiesa, e alle esigenze di questa totalità devono sottomettersi, per restare fedeli a ciò che è loro essenziale. Ma occorre che si dica chiaramente anche alle Chiese locali, anche ai vescovi, che non è loro consentito indulgere ad alcuna pretesa d'uniformità assoluta nelle organizzazioni e programmazioni pastorali. [...] Non è lecito pretendere che tutto debba inserirsi in una determinata organizzazione dell'unità; meglio meno organizzazione e più Spirito Santo! Soprattutto non si può sostenere un concetto di comunione in cui il valore pastorale supremo consista nell'evitare conflitti [...].
Per finire, tutti devono lasciarsi misurare col metro dell'amore per l'unità dell'unica Chiesa, che rimane unica in tutte le Chiese locali e, in quanto tale, si palesa continuamente nei movimenti apostolici [...]».
Estratto
Omelia del Cardinale Camillo Ruini in occasione del XXX anniversario di nascita del Rinnovamento nello Spirito Santo in Italia
Basilica di San Giovanni in Laterano, 14 marzo 2002
Liturgia della Parola:
Isaia 63, 7-9; Salmo 113 (112); Vangelo di Luca 10, 17-21.
1. Mi unisco con viva gioia a tutti voi che, in questa Celebrazione eucaristica, affidate al sacrificio eucaristico del Signore Gesù il ringraziamento a Dio Padre per i grandissimi benefici di cui vi ha fatto dono in questi trent'anni di esperienza carismatica in Italia e per l'immensa misericordia con la quale Gesù, il Figlio di Dio fedele e giusto rimette i nostri peccati (l Gv 1, 9).
[...] A distanza di trent'anni possiamo affermare non senza una profonda riconoscenza al Signore, che il Rinnovamento nello Spirito è stata una singolare realizzazione di quella audace speranza profetica formulata dal Beato Giovanni XXIII quando, alla vigilia del Vaticano II, cosi pregava: «Rinnova nella nostra epoca i prodigi come di una nuova Pentecoste», come pure delle parole pronunciate da Paolo VI nell'udienza generale del 16 ottobre 1974: «Voglia il Signore effondere, oggi, una grande pioggia di carismi, per rendere feconda, bella e meravigliosa la Chiesa, capace di imporsi all'attenzione e allo stupore del mondo profano, del mondo laicizzante».
Oggi, dopo trent'anni, assistiamo a un vero "risveglio spirituale" in seno alle Chiese e comunità ecclesiali. Siano rese grazie allo Spirito Santo!
[...] Questa sera, con rinnovata gioia, vi annuncio che lo Statuto, dopo il tempo ad experimentum, è stato approvato in forma definitiva da parte del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana, proprio questa mattina, nella seduta conclusiva, mentre vi era fatto dono dell'udienza privata con il Santo Padre Giovanni Paolo II.
Sono lieto di questo passaggio, mentre auguro che si rinnovi in voi l'ardore e lo slancio creativo delle prime comunità cristiane, per il bene della Chiesa e della società civile della nostra Italia.
[...] Se la vostra vita cristiana continuerà a manifestare al mondo come è bello vivere da cittadini del cielo (Eb 13, 14), sarete tra quei piccoli ai quali il Signore rivela cose che rimangono nascoste ai dotti e ai sapienti.
Si realizzerà, allora, ai nostri occhi, quella Pentecoste che da Gerusalemme si è propagata nei secoli e di cui il tempo presente reclama con forza una nuova attuazione.
Lo Spirito del Signore continui a concedervi e ad accrescere in ciascuno di voi l'audacia di cui oggi abbiamo tutti bisogno per affrontare le difficoltà e anche le ostilità del mondo che si è distaccato da Dio, così da contribuire a rendere la nostra Chiesa sempre più bella, più pura, più credibile, più amante del suo Signore, più santa.
[...] Persistete anzitutto nella sincera sottomissione, gioiosa collaborazione e risposta entusiasta alle attese dei vostri Pastori. In modo particolare vi chiedo di essere sempre più sensibili ai desideri dei vostri Vescovi, assicurando la vostra fattiva presenza negli ambiti pastorali diocesani, in modo particolare sostenendo la causa dei giovani e della famiglia.
[...] Faccio inoltre appello alla vostra sincera volontà di comunione perché sappiate promuovere, come già avete iniziato a fare, un proficuo rapporto con le comunità carismatiche italiane che, a livello locale, attuano una loro scelta autonoma. Vi auguro che possiate consolidare un cammino sempre più fraterno e unitario, voluto dalle origini comuni che animano il Rinnovamento tutto.
[...] Motivo di speranza è anche il vostro dialogo cordiale con i movimenti ecclesiali e le nuove comunità, che corrisponde al cammino indicato dal Santo Padre alla Pentecoste del l998.
[...] È degna di lode la vostra collaborazione alle Chiese povere, come avete iniziato a realizzare con entusiasmo verso la poverissima Chiesa Moldava: benedico il primo nucleo missionario che si accinge a raggiungere la diocesi di Chisinau per dar vita all'istituto catechistico e all'opera di evangelizzazione.
[...] siate fedeli allo Statuto che oggi, idealmente, vi riconsegno. Realizzatene con zelo le attese e le finalità, in piena libertà di spirito, come garanzia che vi dà la Chiesa attraverso la Conferenza dei Vescovi italiani.
Lettere accompagnatorie ai Decreti
di approvazione dello Statuto
Lettera di S.E.R. mons. G. Betori
Roma, 23 aprile 2002
Illustrissimo Signore,
mi è gradito trasmetterLe il testo dello Statuto dell'Associazione "Rinnovamento nello Spirito Santo", approvato in forma definitiva dal Consiglio Episcopale Permanente nella sessione dell'11-14 marzo 2002. Mi compiaccio vivamente per la felice coincidenza di questa decisione con la celebrazione del trentennio di fondazione del Movimento Carismatico Cattolico, che nel nostro Paese assunse fin dall'inizio il nome di Rinnovamento nello Spirito. Il vostro gaudio per questi eventi, segno di una particolare benevolenza del Padre celeste, ravvivi la gratitudine e accresca l'impegno apostolico di aderenti e simpatizzanti.
Il riconoscimento della Conferenza Episcopale Italiana rappresenta peraltro la tappa conclusiva di un complesso itinerario di discernimento portato avanti con disponibilità e collaborazione; nello stesso tempo tale riconoscimento conferisce all'Associazione una peculiare collocazione e funzione all'interno del Movimento medesimo e nello stesso tempo conferisce un rinnovato impegno di testimonianza e di servizio nelle Chiese particolari in comunione con i Vescovi.
Profittando di questa circostanza e dell'annuale convocazione del Movimento, per Suo tramite desidero far pervenire al Movimento medesimo, anche a nome del Cardinale Presidente della CEI, alcune considerazioni, che raccolgono in qualche modo il pensiero e gli auspici dei Vescovi italiani e che - sono sicuro - accoglierete con attenzione e disponibilità.
1. Negli anni successivi al Concilio Ecumenico Vaticano II, tra i numerosi Movimenti, sorti in tutto il mondo e anche in Italia, quello Carismatico ha avuto una spontanea diffusione in molti luoghi e, a differenza di quanto avvenuto per altre realtà ecclesiali, non è stato espressione dell'azione di un unico fondatore. La preghiera per una rinnovata effusione dello Spirito Santo ha toccato tante persone, facendo scoprire loro la centralità della Parola di Dio e l'amore per essa, il valore della preghiera personale e comunitaria, la ricchezza profonda di una vita segnata dai Sacramenti, l'entusiasmo gioioso del generoso servizio ai fratelli.
In Italia il Movimento Carismatico Cattolico, come sopra ricordato, è stato denominato dai suoi promotori Rinnovamento nello Spirito, volendo in tal modo sottolineare la centralità dal "Datore" di ogni carisma, piuttosto che la rilevanza dei singoli doni. Infatti i doni dello Spirito non costituiscono un privilegio singolare del Rinnovamento, ma sono doni effusi su tutta la Chiesa, nella quale il Movimento si ripromette di favorire una seria e approfondita riflessione sul risveglio e sulla pratica dei carismi, significativamente presenti nell'esperienza dei cristiani pentecostali, verso i quali inizialmente il Rinnovamento sembrava guardare.
Da ciò si comprende che non ha fondamento una presunta contrapposizione tra Rinnovamento Carismatico Cattolico e Rinnovamento nello Spirito Santo; quest'ultimo in realtà attua il Rinnovamento Carismatico conferendogli un'identità originale di cammino unitario su base nazionale, guidato da un Comitato nazionale di servizio, aperto alla comunione e al dialogo con i Pastori delle Chiese che sono in Italia. Il servizio ecclesiale di un Movimento come il vostro non si può cogliere infatti in contrapposizione con la vita della comunità cristiana, originata dallo Spirito Santo.
Il Movimento, pertanto, si è ispirato all'ecclesiologia conciliare, assumendo come scelta prioritaria la chiamata alla santità, da realizzare attraverso un cammino di formazione ben scandito e caratterizzato sotto il profilo personale e comunitario. Inoltre ha modellato la sua identità, assumendo i criteri di ecclesialità proposti nell'esortazione apostolica "Christifideles laici".
I Vescovi italiani a loro volta hanno seguito con attenzione il cammino del Rinnovamento nello Spirito e lo hanno accompagnato con la loro sollecitudine pastorale, favorendo un rapporto caratterizzato da un'autentica ricerca di ciò che il Signore chiede alla Sua Chiesa.
2. All'entusiasmo e al fervore, che hanno caratterizzato il cammino del Movimento nei primi anni, successivamente sono subentrati momenti di difficoltà. Difatti se da un lato si è registrato il moltiplicarsi, talora poco controllato, di gruppi e comunità, dall'altro alcuni di questi hanno scelto vie diverse, distaccandosi dalla radice comune e dando luogo a divisioni dolorose, che in qualche caso hanno determinato anche spiacevoli lacerazioni nella vita ecclesiale. Di conseguenza alcune realtà, peraltro poco numerose e di scarsa consistenza, si presentano ancora oggi come espressione di un altro Rinnovamento, distinto dal Rinnovamento nello Spirito e a volte ad esso contrapposto, ricollegandosi idealmente al Rinnovamento Carismatico Cattolico e ingenerando talora confusione nei fedeli per l'enfasi attribuita ad alcuni carismi straordinari.
I Vescovi hanno guardato con prudente cautela questi fatti, richiamando tutti alla carità reciproca e al mantenimento della comunione ecclesiale, nella quale deve ricomporsi ogni legittima varietà e ogni forma di autentico pluralismo.
3. Con la recente approvazione definitiva dello Statuto dell'Associazione "Rinnovamento nello Spirito" la Conferenza Episcopale Italiana ha inteso ratificare un passaggio fondamentale nel cammino spirituale compiuto dal Movimento, e cioè il passaggio da ‘corrente di grazia' a ‘movimento ecclesiale'. La costituzione dell'Associazione privata di fedeli laici all'interno del Movimento costituisce invero il naturale compimento di un processo di maturazione spirituale che assicura continuità nel servizio di guida e di animazione dei gruppi e delle comunità, propone criteri di discernimento nella vıta interna e offre indicazioni per instaurare rapporti costruttivi con i Pastori. A proposito di quest'ultimo punto, facendomi interprete del pensiero di diversi Confratelli Vescovi, rivolgo aı gruppi e alle comunità che fanno riferimento all'Associazione "Rinnovamento nello Spirito" la calorosa raccomandazione a vivere intensamente la loro appartenenza a una Chiesa particolare e a coltivare il vincolo di comunione e il legame pastorale con il proprio Vescovo attraverso le modalità proposte dalla normativa e dalla prassi ecclesiale.
In questo contesto, senza voler mortificare la ricchezza dell'azione dello Spirito che adorna incessantemente la Chiesa di nuovi doni, fatta salva la responsabilità di ogni Vescovo in ordine al cammino della sua Chiesa, il Consiglio Episcopale Permanente incoraggia i gruppi carismatici presenti nel nostro Paese a ricercare il dialogo, la comunione e la collaborazione con l'Associazione "Rinnovamento nello Spirito", alla quale è affidato il compito di coordinare il servizio in campo nazionale.
All'Associazione inoltre si chiede di sviluppare ulteriormente l'itinerario di ‘riconciliazione' con quelle realtà che in passato hanno fatto scelte di autonomia. I primi passi di questo cammino hanno già dato frutti significativi e questo impegna ancora di più i responsabili dell'Associazione a ricercare forme idonee per favorire il ristabilimento della comunione; infatti iniziative promosse in tale direzione da singoli o da gruppi al di fuori dell'esperienza del Rinnovamento nello Spirito, pur lodevoli nelle intenzioni, potrebbero ingenerare solo confusione o inopportune forme di irenismo.
4. Guardando alla realtà variegata dei gruppi e delle comunità presenti nelle diocesi italiane è auspicabile che lo Statuto definitivo dell'Associazione "Rinnovamento nello Spirito" venga assunto quale modello di riferımento per il discernimento e il riconoscimento da parte degli Ordinari diocesani. In tal modo sara più agevole assicurare unità e varietà all'interno del Movımento, salvaguardando il vincolo di comunione e collaborazione tra le realtà di base e l'unica espressione nazionale Rinnovamento nello Spirito, alla quale il Consiglio Episcopale Permanente della CEI con l'approvazione definitiva dello Statuto dell'Associazione "Rinnovamento nello Spirito" ha inteso confermare la propria fiducia.
Affidando alla vostra attenzione queste considerazioni, invoco sull'Associazione e sul Movimento la luce e la forza dello Spirito Santo affinché vi sostenga nella vostra testimonianza e faccia crescere frutti di autentico rinnovamento spirituale nelle realtà locali, in particolare il rispetto sincero, la stima cordiale e la comunione intensa delle diverse espressioni del laicato cattolico, condizione essenziale per attuare una partecipazione convinta alla vita delle Chiese particolari.
Un saluto fraterno nel Signore