Segreteria nazionale
via degli Olmi, 62
00172 Roma
tel 06 2310408
fax 06 2310409
mail rns@rns-italia.it
Homepage >> Notizie Torna alla pagina precedente...
"Un Muro di fuoco a sostegno della Chiesa" 
Dalla Circolare di febbraio del Presidente Martinez
San Pietro - Clicca per ingrandire...

Intestazione

 

Prot. n. 45/L5.0

Roma, 21 febbraio 2013

 

Ai membri del Consiglio Nazionale
Ai coordinatori dei Gruppi e Comunità
Ai coordinatori dei Gruppi in formazione

LORO SEDI

 

«La Chiesa, che è madre e maestra, chiama tutti i suoi membri a rinnovarsi nello spirito...

Ciò comporta sempre una lotta, un combattimento spirituale, perché lo spirito del male naturalmente si oppone alla nostra santificazione e cerca di farci deviare dalla via di Dio».

Benedetto XVI, Angelus, Piazza San Pietro, domenica 17 febbraio 2013.

Carissime sorelle, Carissimi fratelli nel Signore,

confesso di trovarmi in difficoltà nello scrivere questa circolare, forse come mai in passato. Non avrei mai pensato di "commemorare" un Pontefice vivente, come ho dovuto fare in questi giorni per TV, radio e giornali. Benedetto XVI lascia nei nostri cuori una "grata nostalgia di Dio", di quel Dio - umile, semplice, amante della verità, mite, instancabile servitore dell'uomo - che in Gesù Cristo il Padre ci ha donato e che in questi ultimi 8 anni di Pontificato abbiamo visto riflesso nel Vicario di Cristo. Entriamo ora in un tempo di attesa e al contempo di «combattimento spirituale».

Vorrei qui ribadire quanto ho avuto modo di scrivere, a caldo, sulla notizia delle "dimissioni" del Pontefice, nel nostro primo comunicato stampa emesso:

Benedetto XVI, chiamato alla guida della Chiesa dopo il Pontificato "magno" del Beato Giovanni Paolo II, si era autodefinito "umile lavoratore nella vigna del Signore", offrendoci in modo inequivocabile la nozione di Papato come "servizio" e non come "potere". E il servizio richiede non solo la piena donazione di sé, ma energie, forze, dinamismo che Pontificati precedenti a quello del Beato Giovanni XXIII non avevano prima mai conosciuto... Dunque la necessità di essere "operativi" sui molteplici e complessi scenari della globalizzazione, la cura pastorale della Curia Romana, l'effettiva vicinanza alle Chiese e ai fedeli di ogni angolo della terra, hanno portato Benedetto XVI, in retta coscienza non a lasciare la Chiesa, ma a lasciarla nelle mani di un nuovo Pontefice. Immaginiamo quanta sofferenza e quanta umiliazione abbiano accompagnato la decisione assunta dal Successore di Pietro. Prenderne atto, seppure con dispiacere, significa intanto ringraziare il Signore per il dono di questi otto anni di Pontificato, grazie ai quali la Chiesa ha ritrovato una nuova, lucida passione per la fede in Gesù e per tutte le sue coerenti applicazioni... Non è tempo di dietrologie: il Papa ci invita a guardare avanti. Lui ha aperto per noi la "porta della fede" con una forza testimoniale rara. L'ha varcata per primo e ora chiede a noi di proseguire il cammino. La nostra cattolicità è cum Petro. Oggi, più che mai, siamo debitori alla Chiesa di amore e di comunione. E non vogliamo perdere la gioia della speranza, seppure oggi tribolata, come Benedetto XVI ci ha chiesto di fare sin da quando si è presentato al mondo, il giorno della sua elezione.

E concludevo dicendo:

il Rinnovamento nello Spirito indice un tempo speciale di preghiera di intercessione, denominato "Un Muro di Fuoco a sostegno della Chiesa", che vedrà coinvolti tutti i Gruppi e Comunità presenti nelle Diocesi d'Italia. 

"UN MURO DI FUOCO A SOSTEGNO DELLA CHIESA"

Un tempo di preghiera straordinario a sostegno della Chiesa

Il Comitato Nazionale di Servizio ha, pertanto, stabilito che il RnS tutto entri in un tempo di profondo ascolto della voce dello Spirito, riempiendo con lodi e suppliche questo "vuoto" che dalle ore 20.00 di giovedì 28 febbraio la Chiesa universale sarà chiamata a vivere. L'intenzione comune sarà quella di pregare "con" Benedetto XVI e "per" la Chiesa in questo tempo di transizione che porterà all'elezione del nuovo Pontefice.

Sulla scorta delaruttuosa esperienza maturata lungo il 40° del Rinnovamento, formuliamo una proposta straordinaria delMURO DI FUOCO secondo le seguenti caratteristiche:           

Cosa ci chiede di fare il Signore?

  • «Pregate incessantemente» (1 Ts 5, 17); «con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi» (Ef 6, 18).

Come coinvolgersi tutti insieme?

  • Tutto il RnS in Italia, rimarrà in preghiera lungo un tempo di 4 settimane: dalle ore 20.00 di giovedì 28 febbraio alle ore 24.00 di giovedì santo 28 marzo.
  • Ogni settimana saranno coinvolte contemporaneamente circa 52 Diocesi d'Italia, equamente ripartite tra Nord, Centro e Sud.
  • Il turno settimanale assegnato ad ogni Diocesi sarà comunicato dalla Segreteria Nazionale al Coordinatore Diocesano, il quale informerà i Gruppi e le Comunità presenti in Diocesi.
  • Ogni Gruppo/Comunità di ogni Diocesi si impegnerà per un giorno (24 ore) della settimana assegnata alla propria Diocesi.
  • Il Coordinatore nazionale Mario Landi sta inviando a tutti i Coordinatori Diocesani una lettera con ulteriori informazioni pastorali sul Progetto "Un muro di fuoco a sostegno della Chiesa".

Come i Gruppi/Comunità articoleranno il proprio impegno?

  • Si ponga sempre a fondamento di ogni gesto, personale e comunitario, secondo l'intenzione del Progetto, la Parola di Dio con la lettura del brano tratto dalla Prima Lettera di Pietro 5, 6-11:

«Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché vi esalti al momento opportuno, riversando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate sobri, vegliate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze sono imposte ai vostri fratelli sparsi per il mondo. E il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cristo Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. A lui la potenza nei secoli. Amen!»

  • Ogni Gruppo/Comunità, nella libertà dello Spirito e secondo le proprie forze, assumerà il Progetto con coscienza e responsabilità, dedicandovi tempo e spazio adeguati nel turno giornaliero assegnato, coinvolgendo tutti i fratelli a livello personale e comunitario.
  • Elenchiamo alcune possibili, concrete applicazioni:
  1. dedicare all'intenzione l'incontro di preghiera comunitario (se cade nel giorno della settimana assegnato) o un incontro straordinario appositamente pensato;
  2. favorire l'intenzione nella preghiera personale dei singoli membri del Gruppo/Comunità;
  3. promuovere, tra i membri del Gruppo/Comunità, gesti consoni all'intenzione: digiuni, elemosine, veglie notturne...;
  4. organizzare una Celebrazione eucaristica dedicata all'intenzione;
  5. organizzare un "Roveto Ardente" di adorazione dedicato all'intenzione.

Presso la Parrocchia di Sant'Anna, ubicata proprio in Vaticano, dalle ore 20.00 alle 24.00 di giovedì 28 febbraio, daremo inizio al Muro di Fuoco con una Santa Messa e un Roveto Ardente.

Allegati:

 

(28.02.2013)