Circa 300 i partecipanti alla 7ª Assemblea nazionale
che si è conclusa a Sacrofano, un piccolo comune di origine etrusca, situato
tra la Cassia e la Flaminia. Responsabili a livello nazionale, regionale e
diocesano e anziani del cammino del RnS, hanno trascorso l'ultima giornata
dell'incontro, riconfermando gli impegni e le responsabilità, sia personali che
comunitari, a cui sono stati chiamati.
La giornata si è aperta con la preghiera comunitaria
carismatica guidata dai membri del Comitato nazionale di servizio; a Marcella
Reni, direttore RnS, il compito di comunicare alcuni dei prossimi impegni del
Movimento: tra le altre cose, il rilancio sotto il profilo spirituale e
funzionale della Casa famiglia di Nazareth di Loreto; il riconoscimento del
Fondazione Chiesa Moldova, i corsi di formazione del Rinnovamento, il Sostegno
fraterno e il Patto d'amore.
Subito dopo il coordinatore nazionale Mario Landi ha
proposto ai responsabili RnS l'approvazione ufficiale della Giornata del
ringraziamento, il 14 marzo (giorno in cui, nel 2002, Giovanni Paolo II ha
approvato in via definitiva lo Statuto del Rinnovamento), con incontri
diocesani e iniziative nuove che esplicitino e incoraggino l'appartenenza al
Movimento.
Salvatore Martinez si è poi soffermato sulla recente
comunicazione dell'approvazione ad
experimentum per tre anni - da parte del Papa Benedetto XVI - della
Fondazione Vaticana "Centro internazionale Famiglia di Nazareth", affidata al
Rinnovamento, in vista della creazione del Centro internazionale per la
famiglia a Nazareth: lì dove la famiglia ha avuto la sua origine, un luogo di
accoglienza per le famiglie di tutto il mondo, un centro studi, un osservatorio
internazionale sulla famiglia.
Altro importante passaggio della mattinata,
l'approvazione all'unanimità del Documento sulla terzietà del Rinnovamento
nello Spirito Santo rispetto a ogni schieramento politico e all'elaborazione
delle diverse "agende politiche", alla vigilia delle prossime elezioni
politiche, insieme all'esortazione alla partecipazione al voto e
all'incoraggiamento ai candidati cattolici alla coerenza tra impegno politico e
fede cattolica.
La mattinata si è conclusa con l'omelia celebrata
dal consigliere nazionale RnS don Guido Pietrogrande che ricorda il popolo di
Israele in lacrime, lacrime non solo di dolore ma anche di gioia perché la
parola di Dio era stata finalmente annunciata. Lacrime che sembra abbiano perso
i credenti di oggi. «È questo il compito della nuova evangelizzazione - ha
detto don Guido -: dare lacrime agli occhi che sono asciutti, intenerire i
cuori che sono stati per troppo tempo nell'aridità, nel deserto, e devono
ritornare a commuoversi». L'invito del Presidente a pregare intensamente per i
sacerdoti, dopo la Celebrazione, ha concluso e congedato tutti i partecipanti
alla 7ª Assemblea nazionale.
Daniela
Di Domenico