"C'è un posto anche per te": è questo il messaggio con cui i bambini e i giovanissimi del Rinnovamento nello Spirito Santo sono stati accolti al Meeting loro dedicato, durante la 36ª Conferenza nazionale animatori. Un meeting nel "meeting dei grandi" declinato
ad hoc, per quattro giorni di incontri tra gioco, condivisione, confronto, partendo sempre dalla Parola. È questo il senso del Meeting dei più piccoli che, come in ogni evento del Rinnovamento nello Spirito Santo, vede i membri dell'équipe di animazione di bambini e ragazzi impegnati a curare con grande attenzione la crescita delle piccole donne e dei piccoli uomini del RnS. Non un "parcheggio" ma uno spazio di crescita in cui, attraverso il gioco, la preghiera, la formazione, i tanti figli del Movimento possono incontrare l'amico che sa parlare al loro cuore, Gesù.
Oltre cento tra bambini delle scuole della prima infanzia e scolari delle elementari e delle medie, hanno "animato" con canti, risa, corse, abbracci, alcune sale del Palacongressi di Rimini, seguiti passo dopo passo da animatori che, in molti casi, sono cresciuti negli stessi luoghi del Meeting. Partendo dalla Parola della Conferenza animatori "La porta della fede (cf At 14, 27): spalanchiamo i cuori a Gesù Signore, per annunciare il Vangelo" (cf 1 Cor 9, 16), l'équipe ha preparato l'appuntamento per i più piccoli con il sostegno della preghiera, proponendo un percorso che ha visto, per la prima volta, i ragazzi delle medie coinvolti in prima linea nella "responsabilità": sono stati infatti loro, uniti ai membri dell'équipe, a vigilare sui più piccoli, come dei veri e propri "aiuto mister". Il riconoscimento di questo compito ha sortito effetti importanti: la presa di coscienza del "ruolo" si è tradotta in cambiamenti nel comportamento, con un approccio e un modo di parlare, di ragionare, di porsi verso i più piccoli che ha denotato una maturità troppo spesso trascurata o in alcun modo considerata.
L'intero percorso - penitenziale, Messa, adorazione - ha avuto il suo momento clou nell'adorazione del Santissimo, in cui tutti hanno vissuto insieme un momento di preghiera, con grande partecipazione ed emozione; poi i più piccini hanno fatto ritorno ai loro giochi, mentre gli altri sono rimasti alla presenza di Gesù Eucaristia. Come accade sempre quando Gesù è accanto ai piccoli e puri di cuore, l'adorazione è diventata un dialogo autentico, aperto, sincero, in cui sono stati affidati a Gesù i pensieri, le preoccupazioni, le sofferenze familiari, le divisioni laceranti. «Dietro lo slogan "che male c'è!" - ha commentato l'animatore Stefano - si nascondono troppo spesso insicurezze e difficoltà a essere genitori da parte di tanti padri e madri. Eppure i bambini hanno una capacità di discernimento che troppo spesso viene messa a tacere. A Gesù i giovanissimi hanno aperto il loro cuore, sapendo che è un amico che non delude». Oltre alle problematiche personali, gli animatori hanno affrontato con loro anche questioni di più stringente attualità: «Partendo dalla cronaca dei giornali abbiamo offerto loro la possibilità di discernere nelle situazioni, avere capacità di reazione a quanto accade intorno a loro». Un modo, anche questo, per crescere nella famiglia del Rinnovamento che, come ha concluso Stefano, «è un'unica famiglia, in cui tutti camminano insieme, ma ognuno con il suo piccolo o grande passo».
Elsa De Simone