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Diventare roveti ardenti 
Simposio sul tema: "Evangelizzare attraverso il Roveto ardente e la Liturgia"
Conferenza Nazionale Animatori 2012 - Don Patrizio Di Pinto - Clicca per ingrandire...

Don Patrizio Di Pinto, coordinatore regionale del Lazio, esperto in Liturgia e parroco a Latina, e Valentina Girolimetti, mamma, insegnante e membro del Comitato regionale delle Marche, hanno condiviso la loro esperienza sull'importanza e l'efficacia di Roveto ardente e Liturgia nella Nuova evangelizzazione.
Con cuore di padre, don Patrizio ha spiegato parola per parola l'argomento del simposio, cominciando da "evangelizzare" e riportando alcuni passi della recente Lettera apostolica Porta fidei di Benedetto XVI: il rinnovamento della Chiesa passa attraverso la testimonianza dei credenti, e «la testimonianza non è altro che pienezza che trabocca». L'amore di Cristo ci spinge a evangelizzare. «Urget: è urgente! È qualcosa che non possiamo rimandare a domani». Ai tiepidi, che sono diventati indifferenti e non sentono ardere il cuore al nome di Gesù, serve passare attraverso la porta della fede per diventare roveti ardenti. «Il Roveto ardente - spiega don Patrizio - può divenire un mezzo privilegiato di evangelizzazione perché è un invito a tutto il popolo di Dio a tornare nel cenacolo per sperimentare una nuova Pentecoste, non solo per un giorno, ma in maniera permanente, secondo gli aneliti della beata Elena Guerra ». Il Roveto ardente è anche una risposta alla Lettera apostolica di Giovanni Paolo II Novo millennio ineunte, che chiede un rinnovato impegno nella contemplazione del Mistero eucaristico, una preghiera intensa che non distolga dall'impegno nella storia. Don Patrizio fa eco a Giovanni Paolo II: «è necessario che noi diventiamo una vera palestra di preghiera perché il mondo intero possa conoscere il fuoco della Pentecoste», ed esorta: «nel Roveto ardente siamo chiamati ad essere educati dal fuoco dell'amore a dare amore a Gesù: più bruciamo d'amore e più questo amore non si estingue ed è capace di fare ardere altri cuori!». Diventando noi stessi roveti ardenti diventiamo evangelizzatori. Infatti adorando Gesù il Signore proclamiamo la sua vittoria sul male e sulla morte e facciamo sì che questo accada oggi. «Questa è la Liturgia: l'oggi di Dio nella storia». Il Roveto ardente diventa evangelizzante quando è vera liturgia, che annulla 2000 anni di storia e ci fa contemporanei di Cristo.

Nella seconda parte del simposio Valentina Girolimetti racconta la sua esperienza, nata dal desiderio di essere «un granellino del progetto di stare davanti a Dio», suggerito dal libro di Kim Kollins Roveto ardente, un ritorno al cenacolo nell'adorazione e nell'intercessione. Il Signore, che ascolta i desideri del cuore, ha disposto che Valentina fosse chiamata fin dall'inizio ad animare il Roveto ardente presso la Casa Famiglia di Nazareth a Loreto e che potesse sperimentare il Roveto come tempo di grazia nel potere dello Spirito Santo. Valentina ha sottolineato due aspetti della sua esperienza: l'obbedienza ai desideri dello Spirito Santo e del Santo Padre, che ha auspicato questo tempo forte di preghiera, e l'intervento dei carismi profetici e di intercessione. Ma più di tutto - ha testimoniato Valentina - «nel Roveto ardente portiamo il mondo davanti al trono di Dio. Così contribuiamo alla nuova evangelizzazione e siamo al servizio del Rinnovamento e della Chiesa».

Donatella Magri

(04.11.2012)