Edoardo De Matteis, coordinatore regionale della Puglia, affronta il complesso tema della Nuova evangelizzazione. "Nuova" perché il nostro cuore ha bisogno di "occhi nuovi" per poter trovare nuove soluzioni e nuovi percorsi attraverso i quali evangelizzare il mondo. Da qui l'introduzione di un termine nuovo: il "pensiero laterale", il saper guardare la realtà da punti di vista diversi per trovare idee creative capaci di rispondere in modo efficace alla realtà attuale. «Il pensiero laterale - afferma Edoardo De Matteis - serve a cambiare concetti e percezioni invece che insistere più profondamente con gli stessi». Bisogna guarire dalla propria "miopia" con cui si guardano le cose, ha continuato, ricordando poi le parole del vescovo Staglianò pronunciate durante l'omelia della mattina: il mondo ha bisogno di cristiani che vadano nelle piazze a parlare di Dio.

Per vincere la sfida della Nuova evangelizzazione è necessario che colui che annuncia il Vangelo, e colui che ascolta, parlino la "stessa lingua". E per questo occorre conoscere più da vicino il mondo che ci circonda e "adattarsi" ai suoi continui cambiamenti comunicando un unico messaggio di salvezza: "Gesù è il Signore". Ogni missione di evangelizzazione ha origine dallo Spirito Santo. Dobbiamo cambiare la mentalità per cui ci consideriamo vincolati da numerosi limiti e diventare consapevoli delle infinite possibilità di annunciare al mondo le meraviglie del Signore. Anche il tempo di crisi in cui viviamo è straordinario in quanto ci offre delle opportunità di cambiamento. La nostra missione - come ci ricordava Giovanni Paolo II nel 2004 - è quella di «essere testimoni delle "ragioni dello Spirito" in una società dove spesso la ragione umana non sembra essere irrorata dalla sapienza che viene dall'Alto». E ancora nel 2002: «Fate conoscere e amare lo Spirito Santo. Aiuterete allora a far sì che prenda forma quella Cultura della Pentecoste, che sola può fecondare la civiltà dell'amore e della convivenza tra i popoli». E anche Benedetto XVI ha esortato i fedeli nell'ultima Udienza al RnS: «Diventa sempre più importante costruire l'edificio della vita e il complesso delle relazioni sociali sulla roccia stabile della parola di Dio, lasciandosi guidare dal Magistero della Chiesa» (26 maggio 2012).

La nostra missione è dunque quella di «far entrare Cristo nella storia» e dobbiamo farlo vivendo attivamente, coraggiosamente, consapevoli del contributo che il Rinnovamento può offrire nell'evangelizzazione, anche a livello sociale e politico.
Con ciò, tuttavia - sottolinea il Coordinatore regionale - non possiamo far coincidere l'espressione "Cultura di Pentecoste" con il termine "politica". Il RnS, lo ha detto anche Mario Landi durante il Simposio -, non ha alcuna intenzione di entrare in politica perché questo Movimento è di tutti e non può essere ingabbiato in un partito politico solo "per alcuni".

Per evangelizzare nel sociale sono necessarie persone con cuori puri e una natura spirituale; uno stile di vita capace di far innamorare di Gesù e di colmare il profondo «senso di vuoto che alberga nel cuore dell'uomo». La famiglia deve essere uno dei primi ambiti dove vivere cristianamente e dove impegnarci attivamente. «La fede - afferma De Matteis - va applicata alla vita e non c'è missione senza preghiera».
Questa la nostra missione dunque: «Dire Gesù al mondo».

Daniela Di Domenico