È il Presidente Salvatore Martinez a guidare la preghiera in sessione plenaria a conclusione dei simposi. I Coordinatori regionali, i membri del Comitato Nazionale di Servizio, del Consiglio Nazionale e i relatori dei simposi vengono chiamati sul palco. Insieme all'assemblea, come un'unica famiglia ci si rivolge al Padre e si chiede prima di ogni cosa che rivolga il suo sguardo sui desideri di bene di tutta la famiglia del Rinnovamento nello Spirito Santo e sui bisogni della Chiesa intera. S'invoca lo Spirito Santo.
«Chiedi la preghiera di Gesù, chiedi di ricevere il potere dato ai figli, chiedi di essere innestato nella vita divina». Questa l'esortazione del Presidente Martinez che continua invitando i cuori a non avere timore di aprirsi al Signore e a chiedere al Padre una nuova misura di amore da donare a lui e ai fratelli.
Lo Spirito Santo inonda i cuori dei presenti e dall'assemblea si alza un lungo e gioioso canto in lingue. «Questi gemiti chiedono discernimento, chiedono liberazione, chiedono profezia. Lascia che sia lo Spirito a pregare», continua Martinez, sollecitando ciascuno a chiedere nella preghiera: «voglio essere profeta per il mio Dio», e a profetizzare sulle ossa aride delle comunità, del matrimonio, della Chiesa, su ogni spirito di morte e di disperazione. Viene proclamata una parola profetica: «Una voce dice: "Grida", e io rispondo: "Che cosa dovrò gridare?» (Is 40, 6).
Il Signore è presente in mezzo al suo popolo orante. «Ecco che Dio viene con carismi di annuncio, di rivelazione, di discernimento. Ecco che Dio viene con potenza - continua Salvatore Martinez - questo è il canto dei salvati, dei liberati. Prorompi in canti di gioia Gerusalemme». Ed esorta l'assemblea a continuare a cantare e gioire in modo nuovo, come comunità nuove, con ministeri nuovi. Ancora una parola viene proclamata: «Egli, nelle generazioni passate, ha lasciato che ogni popolo seguisse la sua strada; ma non ha cessato di dar prova di sé beneficando, concedendovi dal cielo piogge e stagioni ricche di frutti, fornendovi il cibo e riempiendo di letizia i vostri cuori». È mons. Mathieu Madega Lebouakehan, vescovo di Port-Gentil, a chiedere ora per tutti al Signore il bene della sapienza e del discernimento, il suo amore in abbondanza, occhi, orecchi e parole nuove che possano annunciare la buona Novella in tutto il mondo.
Dopo l'invocazione del Sangue di Cristo e dello Spirito di Dio, mons. Madega chiede all'assemblea di pregare con le stesse parole di Gesù recitando la preghiera del Padre nostro. La preghiera si conclude con la benedizione finale da parte del Vescovo.
Francesco Storino
(03.11.2012)