La gioia e l’accoglienza hanno caratterizzato l’incontro che ha visto convenire domenica 4 dicembre a Lamezia Terme (CZ) 25 famiglie provenienti da varie parti della regione.
Il tema “Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa”(Es 3,5) ha segnato l’inizio di un cammino che si concluderà nel mese di giugno, con un week end nel quale le coppie partecipanti all’intero progetto sperimenteranno la potenza della preghiera per una rinnovata effusione dello Spirito Santo.
Già nella preghiera iniziale il Signore è venuto per consolare i nostri cuori; di fronte alle nostre infedeltà e fragilità Gesù ha promesso la ricostruzione delle nostre case e dei nostri cuori, di fronte alle nostre aridità ed incredulità nella Sua potenza Gesù ci ha detto che il Suo amore è più grande di ogni cosa e che Lui ci mostrerà le terre nuove ed i cieli nuovi preparati per noi.
Marcella Reni, la nostra coordinatrice regionale, attraverso le tappe del suo rapporto coniugale, di un innamoramento lontano da un disegno cosciente dell’amore di Dio, ci ha condotti dal percorso del suo personale roveto ardente a quello che ogni coppia ha vissuto e vive, al luogo in cui il Signore, attendendo i tempi della nostra libertà, ci fa scoprire il tesoro stupendo che ha posto nel cuore della nostra sponsalità. E allora, amati dall’amore di Dio, diventiamo Suo volto nel mondo, dono reciproco e per gli altri nel sacramento, testimonianza in un mondo che cerca altri modelli e valori.
E’ lo Spirito Santo che ci fa uscire da noi stessi e ci permette di amarci anche con i limiti e i difetti che ci caratterizzano. Noi siamo ciò di cui ci nutriamo, se ci nutriamo di Spirito Santo siamo capaci di perdono; è sempre lo stesso Spirito che ci permette di accoglierci e che ci fa cogliere la bellezza della diversità. Dobbiamo quindi chiedere allo Spirito Santo gli occhi di cielo, quelli capaci di vedere le cose belle. Allora i difetti, i limiti non ci deluderanno. Lo Spirito Santo ci farà fare memoria delle Sue meraviglie ed ogni giorno ri-scopriremo ciò che ci ha fatto innamorare.
Con il cuore ancora commosso ogni coppia è stata chiamata a fare memoria del suo innamoramento, per cogliere quel progetto d’amore divino che ci ha preceduti e che si concluderà nelle nozze escatologiche.
Al termine della mattinata Salvatore e Carla di Cassano hanno animato uno straordinario tempo di adorazione nel quale ogni coppia ci siamo presentati ai piedi di Gesù Eucaristia che ci ha guariti e consolati.
Nel pomeriggio, dopo un’agape fraterna nella quale abbiamo potuto gustare la bravura delle nostre mogli, don Sergio Iacopetta, assistente spirituale ed esperto nella pastorale familiare, ha magistralmente delineato il cammino dal matrimonio naturale a quello sacramentale. L’iniziale unione uomo-donna, nel piano originario di Dio, era il modello della pericoresi trinitaria, di quell’amore infinito che non può chiudersi in se stesso ma deve traboccare e generare nuovo amore. Perché dunque è stato necessario passare dal matrimonio naturale al matrimonio sacramentale? Dal grande mistero al più grande mistero? Perché il progetto di Dio, purtroppo, è stato disturbato dalla disobbedienza e dal peccato. Dio dunque, attraverso l’incarnazione di Gesù, si è fatto uomo per ristabilire l’alleanza ed inserirci nuovamente nel Suo cammino di salvezza. Ed ecco che gli sposi, attraverso il sacramento, rendono chiaro il mistero delle nozze di Gesù che, dando il Suo corpo sulla Croce, ha sposato la Chiesa. Il sacramento trova la sua scaturigine nella morte e resurrezione di Gesù e rende gli sposi partecipi della stessa missione salvifica di Cristo e della sua Chiesa. Noi sposi dunque non riceviamo il sacramento, ma siamo sacramento.
La condivisione e le testimonianze dei prodigi che Gesù ha compiuto nei nostri cuori hanno preceduto la Mensa Eucaristica, al termine della quale i bambini, animati dai giovani del RnS, ci hanno resi partecipi delle loro belle riflessioni sul roveto ardente e ci hanno regalato una danza molto originale.
Grazie Signore per questo incontro! Il Tuo amore certamente ha in serbo per noi un cammino stupendo di conversione e amore!
Marcello e Rosaria