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TESTIMONIANZE 
Due famiglie rendono la loro testimonianza a conclusione della Santa Messa
Testimonianze 010512 - Clicca per ingrandire...Quando l'amore si trasforma in perdono

La vita di una famiglia distrutta per un incidente assurdo, che spezza la vita di un bambino di sei anni, investito da un automobilista in stato di ebbrezza. Difficile riprendere la vita di ogni giorno per la madre e il padre. Nel cuore della mamma in particolare solo odio: «Ero scossa da un odio profondo -racconta Raffaella - per quella persona, avevo sete di vendetta e non di giustizia, avevo deciso che se mai lo avessi trovato in strada gli avrei fatto fare la fine di mio figlio, perché ero decisa a investirlo con la mia auto».
La giustizia fece il suo corso. Ma per Raffaella fu molto difficile accettare che l'automobilista fosse condannato al carcere e poco dopo condonato per buona condotta. Qualche tempo dopo il marito, rientrando dal lavoro, le racconta che nell'attività commerciale che lui gestisce si era presentata una signora mai vista prima che, concitatamente, aveva chiesto di poter fare una telefonata in cui raccontava di un brutto incidente dove un uomo era finito in ospedale: una sbarra di ferro caduta da un camion l'aveva colpito alla spina dorsale paralizzandolo. L'uomo in questione, anni prima, aveva provocato un incidente nel quale un bambino di 6 anni aveva perso la vita. «Mio marito, allora, con una calma donata solo dal Signore - continua Raffaella - prese la foto di nostro figlio, la mostrò commossa alla signora dicendo: "Sono io il padre di quel bambino"». Ascoltando quella Rivelazione Raffaella si rese conto di non provare più sentimenti di odio per quell'uomo, né desiderio di vendetta, anzi le dispiaceva profondamente quanto gli era accaduto. «Dio mi aveva cambiata, sentimenti nuovi erano entrati in me... Il perdono ormai faceva parte della mia vita!». Ora un nuovo desiderio è entrato nel cuore di Raffaella: «Ho chiesto al mio sacerdote di farmi da tramite perché ho intenzione di incontrare quella persona, per offrirgli la mia preghiera e il mio perdono».

Un dono del tutto inaspettato

Testimonianze+010512«Il suo nome è Gemma, e per noi è come una gemma nella nostra famiglia». A parlare sono Giovanni e Giusy, Gemma, la loro piccola di tre mesi, fa la sua parte con vagiti che sembrano "confermare" le parole dei suoi genitori. «Siamo sposati da dodici anni e abbiamo due bambini: Marco, che ci è stato dato in affidamento dal terzo mese, e Pietro Aleksej, accolto in adozione dalla Federazione russa dall'età di due anni e mezzo: oggi hanno rispettivamente otto e cinque anni. Per dodici anni non abbiamo avuto figli naturali. Siamo dell'Azione cattolica diocesana da trentadue anni, ed è lì che ci siamo conosciuti». Un cammino lungo una vita, eppure vissuto con tanti interrogativi: «Giusy mi diceva che eravamo troppo razionalisti, che il credere conta più del fare, che la fede è un dono e non una conquista... Non capivo quello che lei volesse dirmi, non capivo perché il suo cuore fosse inquieto... Dopo il matrimonio ho fondato un'associazione che si occupa di minori, specialmente di quelli in difficoltà. Nel corso degli anni, è maturata in me la necessità di creare una cooperativa che si occupasse di prima infanzia, perché percepivo che il Signore mi chiedeva di fare qualcosa in più in favore della vita». Nonostante la gioia di avere accolto due bambini, qualcosa sembrava mancare: da tempo Giovanni faceva una sogno ricorrente in cui vedeva la moglie con una bambina tra le braccia. È in questo momento che viene proposto loro il Seminario di vita nuova, che il Rinnovamento tiene presso la Casa Famiglia di Nazareth, a Loreto. «Desideravo che qualcosa cambiasse nella nostra vita, non sapevo né come né perché. Per questo accolsi la proposta di alcuni amici confidando nel rinnovamento del nostro matrimonio. Così conoscemmo la preghiera del RnS, e con loro la mia preghiera si faceva sempre più dialogo sincero con Gesù». 4 luglio 2010 è il giorno dell'Effusione, ed entrambi chiedono una sola cosa al Signore: rinnovare il sacramento del loro matrimonio. E così è accaduto: perseveranti nella fede, il loro matrimonio è rinato sotto l'azione dello Spirito Santo e della preghiera in famiglia e nella comunità. Ma il Signore compie meraviglie, e il dono tanto atteso arriva l'8 aprile 2011, quando Giusy scopre di aspettare un bambino. «Ricordo l'incredibile accoglienza della notizia da parte di nostro figlio Marco: "Babbo, la tua preghiera è stata ascoltata!". L'8 dicembre 2011, festa dell'Annunciazione, mia moglie ha dato alla luce una meravigliosa bambina: Gemma, Maria, Elena. Da quando lo Spirito Santo ha fatto irruzione nella nostra vita in un modo nuovo, non smetto di testimoniare che Gesù è vivo ed è il Signore!».

Elsa De Simone ed Elena Dreoni


Un ringraziamento particolare ai fratelli fotografi per il loro servizio di questi giorni:

Federico Balestrini, Carmelo Pinizzotto, Mario Pinizzotto, Tonino Verduci


(01.05.2012)