... E il giorno del Signore, Re e comandante tra i militari giunse. Era un giorno annunciato. Con tanto sudore e tanti sforzi ma soprattutto con tante preghiere si è riusciti a realizzare un incontro tra militari che, vestenti stellette e fede, si sono riuniti lo scorso 15 dicembre a Pisa presso il Sacrario Militari dedicato "Ai caduti di Kindu" della 46esima Brigata Aerea, lustro indiscusso delle Forze Armate italiane.
L'idea di mettere insieme i militari del Rinnovamento nello Spirito nasce circa quattro anni fa da una intuizione di Massimo Santarelli, maresciallo dell'aeronautica in servizio a Loreto, e trova in poco tempo l'appoggio dell'attuale coordinatore della regione Toscana Alessandro Pantaleoni. Ma i tempi del Signore non ci sono dati saperli e così il progetto si vide affievolito ma, la fiamma dello Spirito era accesa ed attendeva nuovi figli di Dio per innescarsi. E così, durante la scorsa Convocazione Nazionale RnS, fu indetta una riunione di tutti i fratelli impiegati presso forze armate, corpi di polizia, sicurezza e forestale. La mediazione, affidata al nostro amico Sen. Luca Marconi trovò grande supporto nel "testardo" Massimo Santarelli ed in circa quaranta fratelli che assistettero ai progetti. Poi, dopo esserci scambiati i contatti ci congedammo.
La fiamma era già alta... mancava l'ultimo sforzo... un piccolo momento... un'idea... un ragazzo che avesse il coraggio...
Ma nei piani del Signore ce ne era uno. Il più piccolo di grado militare ed il più piccolo d'età. Giovanni Perilli, membro del Pastorale del gruppo Sacro Cuore di Pisa ed in servizio presso la 46esima Brigata Aerea di Pisa che, abbracciò il progetto dell'amico e fratello Massimo si propose per un incontro di Roveto Ardente a Pisa. Follia per molti ma non per loro due e così, appoggiato dapprima dal pastorale del suo gruppo poi dal coordinatore diocesano ed infine dal coordinatore della Toscana Alesssandro Pantaleoni, si propose a Don Tiziano, cappellano militare dell'aeroporto per avere a disposizione il sacrario. Un secondo per pensarci e il 16 ottobre la macchina organizzativa partì.
Da lì in poi solo frenetico lavoro. Mille cose a cui pensare ma quanta grazia. Il Signore aveva benedetto l'incontro. Le adesioni giungevano da ogni parte. E così il 15 dicembre si assisté alla 1a Giornata Nazionale dei Militari del Rinnovamento nello Spirito. Il programma vedeva come ospiti tanta grazia di Dio, a partire da Salvatore Martinez, presidente nazionale del RnS, Alessandro Pantaleoni, coordinatore della Toscana, Pino La Gamba, maresciallo della marina nonché coordinatore della Liguria e Padre Luce (alias Don Gerry), cappellano militare per 30 anni e da sempre testimone del Rinnovamento nello Spirito.
Il seme è stato distribuito. Il sacramento della cresima per quindici militari con celebrazione eucaristica esercitata da Mons. Michele Pes, capo servizio assistenza spirituale militare per la regione Toscana, è stato un bellissimo momento cui ha seguito circa un'ora di Roveto Ardente ed infine l'insegnamento di Salvatore Martinez sulla "Cultura di Pentecoste" è stato un dono del Signore. Grande è il Signore che ha reso possibile tutto ciò. Nulla è a lui impossibile.
"Questo momento di preghiera - ha annunciato Salvatore Martinez - vuole essere un'opportunità per tutti, e in particolar modo per i militari, per riscoprire e per vivere una fede matura, che permetta di annunciare Cristo in ogni luogo e in ogni situazione. La pace è la grande sfida del mondo militare. Non è facile far capire che le armi si portano per la pace e non per la guerra. Non è facile convincere che la forza serve soprattutto per difendere e non per offendere. Con il sacramento della Cresima e l'effusione dello Spirito, siamo chiamati a servire il Regno di Dio. Con il nostro Giuramento militare siamo impegnati a difendere e costruire la pace nel mondo."
"L'accoglienza del messaggio d'amore - ha proseguito il Coordinatore Nazionale RnS - lasciato da Cristo, quando assunto come regola di vita nel servizio ai fratelli, è il motivo per cui non solo si può essere cristiani e militari, ma anche militari e santi.
Ed allora, svegliatevi dal sonno tutti voi militari. Dio attende il vostro aiuto. Annunciate la nascita di Gesù. È a lui la vita; è sua ogni parola; è sua la via, la verità ed ogni forza. Lungi da voi ogni altra distrazione ed ogni esitazione. Non si è mai soli a lodare Dio. E con la speranza di poter crescere sempre di più in numero vi ricordo che per primi, duemila anni fa, furono i militari ad evangelizzare ed oggi, siamo chiamati a perseverare e proclamare che Gesù è morto e risorto per noi."