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La lettera consegnata dal Coordinatore Nazionale al Santo Padre a nome del Rinnovamento nello Spirito
 

Beatissimo Padre,

 

è grande la gioia e lo stupore che pervade i nostri cuori: come esprimerVi la riconoscenza della grande famiglia del Rinnovamento nello Spirito per questo speciale attestato d’amore che oggi ci concedete?

 

Vorremmo dirVi, con un animo che benedice il Signore, che le tribolazioni che ogni giorno soffrite e offrite per l’avanzamento del Regno non sono vane: la Chiesa è viva, perché perseguitata; pura, perché purificata; forte, perché radicata sulla grazia che vince ogni debolezza.

 

Noi crediamo che sia questo il “segreto” della Chiesa del Terzo millennio e ci sentiamo profondamente confortati dalla testimonianza della Vostra carità pastorale, segnatamente del dono della “Deus Caritas Est” con la quale siamo invitati a sciogliere il nostro debito d’amore, come veri discepoli di Cristo, all’indirizzo di quanti credono in Lui e di quanti ancora non Lo conoscono.

 

Grazie, allora, Santo Padre, anche a nome delle migliaia di “piccoli” e di “deboli” che non smettono di pregare e di intercedere perché Voi possiate continuare a ricevere dallo Spirito Santo consolazione interiore e coraggio apostolico.

           

Questa udienza che avete voluto amabilmente accordarci cade all’indomani della nascita al cielo del nostro consigliere spirituale mons. Dino Foglio, primo coordinatore nazionale del Rinnovamento e animatore appassionato del Movimento sin dalle sue origini: sappiamo che ora vive nella comunione dei santi e si unisce al coro dei grandi testimoni suscitati dallo Spirito, nel post Concilio, per il Rinnovamento della Chiesa.

 

Padre Santo, non abbiamo fondatori umani, né una nuova spiritualità da proporre al mondo: siamo stati misteriosamente generati dallo Spirito e affidati alla Chiesa, il luogo spirituale dell’amore e dell’esperienza della vita nuova. Siamo ben persuasi che quanto più uno ama la Chiesa, tanto più possiede lo Spirito Santo, così che solo intensificando la nostra appartenenza ecclesiale abbiamo potuto esperimentare i beni grandi che la comunione ecclesiale è capace di suscitare, alimentare e diffondere.

 

Desideriamo, oggi, portare al Vostro cospetto le decine di migliaia di fedeli che popolano i nostri 1900 Gruppi e Comunità radicati in ogni Diocesi d’Italia, le sette missioni operanti all’estero - in modo speciale nella povera terra di Moldova - i centri di spiritualità e di formazione dedicati in modo particolare alla causa della famiglia e alla maturazione di una variegata ministerialità carismatica utile alla causa della nuova evangelizzazione e capace di suscitare “uomini nuovi”, ben incarnati nella vita delle nostre Chiese e nelle vicende della nostra storia contemporanea.

 

 

Abbiamo un sogno e una promessa da manifestarVi.

 

Il sogno è che il prodigio della Pentecoste abbia a continuare nella storia della Chiesa e del mondo. Vi supplichiamo, Santità: raccomandate ancora il culto supremo e amoroso allo Spirito Santo! Lo Spirito Santo è davvero poco noto alla nostra cultura religiosa e ignorato dalle tendenze culturali dominanti; poco annunziato dalle nostre catechesi e trascurato nelle nostre case e nelle nostre scuole; poco onorato dalla nostra pietà, poco assecondato nelle sue continue effusioni di grazie e di carismi. Manca a questo nostro mondo la “lezione della Pentecoste”: urge la “cultura della Pentecoste”, la sola capace di creare spazi vitali, di vera fraternità, in cui è dato alla libertà umana la possibilità di realizzarsi pienamente; urge una nuova “effusione dello Spirito”, le “lingue nuove” dello Spirito, lingue di verità e di compassione, perché “si veda e si senta” che  l’amore del Figlio di Dio non si è esaurito.

 

La promessa è che non ci stancheremo di diffondere e di alimentare “Roveti ardenti” di preghiera. Un impegno richiestoci da Papa Giovanni Paolo II che oggi intendiamo riconfermarVi con rinnovato amore per l’Eucaristia e per la pratica dell’adorazione eucaristica: “Roveti ardenti” che siano di conforto nell’incessante combattimento spirituale che la Chiesa di Cristo è chiamata a sostenere, perché non avanzi il mysterium iniquitatis; “Roveti ardenti” che producano una nuova passione per la contemplazione, che riportino nelle nostre Chiese - anche nelle ore notturne -  giovani, famiglie, ammalati, persone sole ad adorare gioiosamente Gesù vivo.

 

Santità, ci prepariamo a starVi vicino nelle tre grandi occasioni d’incontro che Vi vedranno provvidenzialmente presente: il Vespro di Pentecoste celebrato con i Movimenti e le nuove Comunità; il V Incontro Mondiale della Famiglia e il IV Convegno Nazionale delle Chiese d’Italia.

 

Alla preparazione di questi importanti eventi di grazia dedicheremo la nostra prossima XXIX Convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità, in programma a Rimini nel decennale dell’approvazione dei nostri statuti da parte della CEI, alla vigilia della II Domenica di Pasqua. Accompagnati dagli Eminentissimi Cardinali Vostri più stretti collaboratori e presidenti dei Dicasteri coinvolti nell’organizzazione degli Incontri sopra menzionati, alla presenza di circa mille sacerdoti e religiosi e di oltre ventimila fedeli,  intoneremo un canto nuovo d’amore per la Chiesa, nostra Madre e Maestra, nostro vanto, nostro presente e avvenire.

 

Padre Santo, siamo pronti ad accogliere con obbedienza filiale quanto il Vostro cuore paterno ci esorterà a compiere, mentre umilmente a Voi consegniamo le nostre vite e la vita del Rinnovamento. Vogliate ancora impartirci la Vostra apostolica benedizione, Beatissimo Padre, così che abbiamo a confortare i fratelli e le sorelle che a noi si sono affidati.

 

 

Roma, 24 febbraio 2006

 

Salvatore Martinez

Coordinatore nazionale

del Rinnovamento nello Spirito Santo

(24.02.2006)