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Salvatore Martinez negli USA per il 68° National Prayer Breakfast 
  

68° NPB - Clicca per ingrandire...

Salvatore Martinez, Presidente del Rinnovamento nello Spirito, sarà in missione negli Stati Uniti d’America per partecipare alla 68^ edizione del National Prayer Breakfast (NPB), in programma da mercoledì 5 a giovedì 6 febbraio 2020 Washington, presso il Washington Hilton International Ballroom. 155 i Paesi del Mondo rappresentati dalle diverse delegazioni, per oltre 2.500 persone accreditate.

La tradizionale “Colazione di Preghiera” è organizzata da una speciale Commissione composta da Senatori e Congressisti degli USA. Rappresenta il più grande network interreligioso di leader che riconoscono in Gesù, a prescindere dalle confessioni religiose di appartenenza; un “modello” di leadership che ponga al centro i valori universali del Vangelo e dunque l’uomo, la sua dignità integrale, gli ideali di pace, di fraternità e di solidarietà tra le Nazioni. 

Come negli anni passati, al NPB prenderà parte anche Donald Trump, Presidente degli Stati Uniti d’America. Assieme a lui, i principali rappresentanti dell’Esecutivo e del potere giudiziario e legislativo americano, oltre a prestigiosi e storici esponenti della comunità politica e diplomatica internazionale. Nel corso delle giornate i convenuti, in uno spirito di dialogo e di amicizia, si confronteranno su temi di attualità mondiale, perfezionando collaborazioni su progetti di solidarietà, di sviluppo integrale e di promozione umana. 

Nel 2015 Salvatore Martinez è stato relatore nella Sessione dedicata al Medio Oriente, sul tema: “Papa Francesco – Famiglia – Terra Santa”.

Anche quest’anno - ha dichiarato il presidente Martinez - ho il privilegio di intervenire e di contribuire all’organizzazione di questo speciale evento di fraternità e di amicizia tra leader del mondo religioso, politico, economico. La situazione internazionale appare sempre più instabile, gravida di incognite e di fermenti di disgregazione. Occorre ritrovare un veritiero e più profondo livello di comunicazione dei grandi ideali di carità e di giustizia sociale e una nuova coesione comunitaria a servizio della dignità umana. La gente reclama ascolto e attenzione alle reali esigenze che la vita oggi pone; invoca leader capaci di rispondere all’emersione di antiche e nuove povertà materiali, morali e spirituali. Troppi uomini e donne nel mondo vedono precluso il loro futuro di libertà e di pace. Non giova a nessuno alimentare sacche di indigenza e di indifferenza, di rancore e di conflitto; ecco perché incontri come quelli di Washington possono regalare importanti inversioni di rotta”.

 

 















(03.02.2020)