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Capodanno in Friuli-Venezia Giulia, una data "storica" per i giovani! 
Giovani RnS Friuli-Venezia Giulia - Clicca per ingrandire...

E’ la prima volta che in Friuli-Venezia Giulia si condivide questo evento carismatico, il Capodanno Giovani, ed è una benedizione di Dio, un germoglio che spunta nel deserto, una strada che si apre dopo fatiche ed ostacoli.

Il ritiro si è tenuto dal 3 al 5 gennaio a Mirenski Grad (SLO) e vi ha partecipato un bel gruppo di 11 giovani desiderosi di fare esperienza di comunità nel nome del Signore Gesù, con l'intento di iniziare un nuovo anno nel segno di quella gioia che solo lo Spirito di Dio può donare.

I relatori, Padre Manuel Ulombe, Padre Vasile Soptea e Roberto De Martino, coordinatore diocesano di Gorizia, sono stati fratelli maggiori, guide e testimoni di fede secondo il cuore di Gesù.

Il gruppo si è messo sui passi di Mt 11,3-6. «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».

La Parola come spada, come luce che illumina e trasforma se accolta nella fede, ci ha provocati ed interrogati: chi è quel Gesù che la nostra vita attende? È il Gesù dei nostri schemi? Quale Dio aspettiamo nella nostra vita? Colui che risponde solo al nostro volere? Qual è la misura del nostro interesse per Dio?

Attendiamo un Dio che ci libera dai romani dei nostri giorni oppure desideriamo ardentemente la venuta di Gesù nella nostra vita?

Il segno vero della presenza del Signore Risorto è la libertà; quella che libera dagli affanni, dalle ferite, dai pesi, dalla schiavitù del peccato. Non è, tuttavia, una libertà fine a se stessa. È libertà nella gioia che genera responsabilità: abbiamo, infatti, il dovere di annunciare e di gridare che siamo liberi e che Gesù ci ha salvati.

Non possiamo più stare muti e meno ancora vergognarci di essere cristiani!

Quando Gesù viene, sorprende e opera molto più in là delle nostre attese e delle nostre speranze.

Allora mettiamo le gambe in marcia, prendiamo uno zaino di gioia in spalla e corriamo ad annunciare e testimoniare la salvezza ricevuta.

Gesù è il Signore!

 

Marino Marin

Giovani RnS Friuli-Venezia Giulia

(10.01.2020)