Le novità dello Spirito mai si esauriscono e noi giovani del Lazio ne abbiamo sperimentato la dirompente fantasia! Dopo una lunga tradizione che ci vedeva radunati nei giorni di capodanno, abbiamo voluto osare e metterci in ascolto di quello che ci sembrava un suggerimento del Signore, il quale ci invitava a ricrearci, così ci siamo dati appuntamento dal 27 al 29 dicembre presso la casa Versiglia, tenuta dai Salesiani in Genzano di Roma, per vivere insieme una fraternità natalizia con la “F” maiuscola.

«Relazioni in 3D» il tema che ha scandito l'intera Fraternità, che era nel cuore degli organizzatori e che il Signore ha confermato con la Parola di Atti 9, incentrata sulla conversione di Paolo. Egli si trovava a percorrere la «via Diritta» che porta a Damasco: in quella stessa via Diritta abbiamo visto Gesù, unico mediatore che ci porta a relazionarci con Dio, con noi stessi nella verità e con i fratelli che prima erano visti da Saulo come nemici. Solo Dio ha il potere di rinnovare nello Spirito ogni relazione e questa è l’esigenza che, nel cuore dei giovani presenti, si è fatta preghiera e bisogno di riscoprire una tematica così esigente, soprattutto nel nostro tempo. Ad aprire la fraternità è stato il Coordinatore nazionale del RnS, Mario Landi, che con la tenerezza e la parresìa di un padre ha condotto i ragazzi per mano nell’approfondire il senso della “relazione con Dio”, facendo vivere loro, con il Roveto ardente, un momento di profonda intimità con Lui. I relatori degli altri due giorni sono stati tutti ragazzi giovanissimi, che con freschezza ed energia hanno saputo testimoniare la bellezza di un Dio anche Lui giovane.

Ad accompagnare i ragazzi alla scoperta della propria intimità nel considerare la "relazione con se stessi", tra paure, ansie, sogni e desideri, sono state Erica Graziano (per gli under 20) e Federica Montalto (per gli over 20), rispettivamente coordinatrice attuale del gruppo Luce ed ex coordinatrice del gruppo Maranathà. Sulla “relazione con l’altro” Giulia Tini, delegata giovani dell'Umbria, e Nicolò Pecora, ex delegato giovani della Calabria, hanno incoraggiato i ragazzi a volgere lo sguardo intorno a loro, per essere “sale della terra e luce del mondo”. Il gioioso sacrificio della loro presenza, essendo convenuti da zone non vicinissime, è stato per tutti, nello stesso tempo, una bella testimonianza di cosa significhi essere famiglia RnS, una famiglia da un respiro nazionale. I pomeriggi sono stati segnati da momenti di condivisione e di intercessione, a cui sono seguiti giochi e attività di svago che hanno permesso ai ragazzi (molti dei quali alla loro prima esperienza ad un evento giovani) di relazionarsi tra di loro e di sperimentare così, sin da subito, in prima persona, la bellezza della fraternità. È stato bello prendere atto di come, nuove relazioni fraterne, appunto, si siano instaurate nel nome di Gesù, mentre vecchie amicizie hanno avuto terreno fertile per rinnovarsi e rinsaldarsi.

Nella Celebrazione eucaristica conclusiva e di mandato è stato aperto uno spazio per consentire a tanti di condividere a caldo le straordinarie opere che Gesù ha compiuto in loro. Il segno della consegna di un semino, che per crescere necessita di essere piantato e curato, è stato un invito a non disperdere la grazia ricevuta e a mettere in pratica la Parola seminata in noi. Come il semino, infatti, ogni relazione, allo stesso modo, per crescere e portare frutto ha bisogno di essere custodita e alimentata quotidianamente, con pazienza e amore. Sono stati tre giorni di grande grazia, durante i quali abbiamo udito, visto, contemplato e toccato con mano l'opera del Signore: volti trasfigurati, cuori “misericordiati”, occhi pieni di entusiasmo, tanta voglia di mettersi in gioco, di farsi domande. Quante lacrime, quanta commozione, quanta gioia! I ragazzi sono tornati a casa con uno spirito rinnovato, con tanta voglia di stare insieme e di testimoniare l'entusiasmo, e con un grande desiderio di fare esperienza di Dio ogni giorno, con la consapevolezza che ogni relazione è forte solo se si costruisce sulla roccia solida che è Gesù Cristo!

Ilaria Corradini e don Fabrizio Meloni

Giovani RnS Lazio