Appena cento metri. Una strada asfaltata, un piccolo
bar e delle scale. Ma per qualcuno quei cento metri rappresentano “cento
lunghissimi metri”. È la distanza per la libertà, per quella che, da molte
detenute di Rebibbia, viene definita la “vita fuori”. Una distanza diversa: una
distanza che va “scontata”, compresa, sopportata. Una distanza tante volte
sognata.
Mercoledì 18 dicembre, più di 20 volontari del RnS e
un drappello di noti artisti, quella distanza l’hanno attraversata per servire,
per mettersi a servizio di chi brama la libertà oltre le sbarre. E sul
calendario della Casa circondariale di Rebibbia, con un pizzico di anticipo, è
tornato di nuovo Natale! Una festa diversa, speciale, i cui colori si sono
riflessi sulle tavole imbandite: il verde sulle tovaglie e il rosso per i piatti
e i bicchieri!
Dopo la preghiera di tutti i volontari con mons. Gianpiero Palmieri, vescovo ausiliare
di Roma per il settore est, e prima di iniziare a mangiare, Annamaria Palma (chef che ha cucinato
il pranzo a Rebibbia lo scorso anno e che ha guidato un corso di cucina per le
detenute), ha passato simbolicamente il testimone allo chef stellato Francesco Apreda, del ristorante Idylio
di Roma, che ha deliziato i palati delle 400 detenute con un pranzo gourmet.
Tra gli ospiti presenti al Pranzo, uno dei più
grandi registi del cinema italiano, Pupi
Avati, sceneggiatore e produttore di film memorabili,
spesso dal sapore nostalgico di un passato di ricordi e bei sentimenti.
Rivolgendo un saluto alle detenute, il Regista ha espresso il suo stupore
nell’aver respirato un’inaspettata aria di festa e di gioia: «È molto difficile
per me descrivere quello che provo… Ero preparato a incontrare una situazione
di rammarico e di dolore ma ho trovato invece una grande festosità…». Poi ha
aggiunto: «Perché non proviamo a fare un corso di recitazione? …Io penso che su
400 di voi, qualche talento ci sarà!».
A servire le detenute ai tavoli e a esibirsi per
loro durante il Pranzo gourmet, tantissimi artisti del mondo dello spettacolo: Teresa De Sio, una delle voci più
riconoscibili della nostra canzone d’autore e delle canzone popolare
partenopea; Loredana Errore, giovane
cantante seconda classificata nella 9ª edizione di Amici e vincitrice di un Wind Music
Awards e del Premio Venere
d'argento; Sebastiano Somma,
noto attore di cinema, tv e teatro; e chi non ricorde l’appuntato Barba e la
figlia di Nino Frassica in Don Matteo, rispettivamente Francesco Castiglione e Simona
Di Bella, attori di teatro, cinema e tv. Francesco, accerchiato dalle
detenute, ha interpretato per loro una straordinaria poesia sul Natale di madre
Teresa di Calcutta e Simona ha rivolto un saluto e un augurio a tutte le donne.
A servire le pietanze, anche la giornalista del Tg1 Maria Soave e Graziano Scarabicchi, attore di spot
pubblicitari, film, fiction e videoclip musicali.
Maria
Carmela Longo, neo direttrice della Sez. femminile di Rebibbia, ha
ringraziato le Associazioni organizzatrici dell’evento, gli sponsor e tutti
coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo eccezionale Pranzo
di solidarietà, e ha augurato, in special modo alle detenute, di vivere queste
festa con serenità.
A dare un ultimo abbraccio alle detenute, le parole
pronunciate dal presidente RnS Salvatore
Martinez: «A chi ci chiede “perché facciamo questo”, rispondo perché il
diritto di sperare appartiene a ogni uomo e donna, soprattutto a chi è privato
del grande dono della libertà». Questo è anche il messaggio di Papa Francesco,
letto da Sebastiano Somma «Non lasciatevi mai imprigionare nella cella buia di
un cuore senza speranza, non cedete alla rassegnazione. Dio è più grande di
ogni problema e vi attende per amarvi» (Discorso alla Polizia e al Personale dell'Amministrazione
penitenziaria e della Giustizia minorile e di comunità, 14 settembre 2019).
«Grazie – ha aggiunto Martinez - perché aiutate noi
che stiamo fuori a mettere in luce le prigionie che ci sono nel nostro cuore,
che sono nel cuore dell’uomo. Ogni uomo è prigioniero quando è incapace di
amare. La vera libertà è sapere amare!».
Daniela Di Domenico