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Un Pranzo per ridurre le distanze con l’amore 
Pranzo di Natale presso la Casa di reclusione di Eboli
L'ALTrA Cucina 2019 - Eboli (SA) - Clicca per ingrandire...

Un pranzo servito con stelle e amore, permettendo a Cristo Gesù di fermarsi ancora a Eboli!

Il carcere di Eboli ha aderito alla 6ª edizione del “Pranzo d’amore”, permettendo così di immaginare un’Italia accorciata delle lunghe distanze chilometriche e delle quotidiane indifferenze. Un’Italia, spesso divisa da muri costruiti da egoismi e indifferenze di vario genere, unita invece dall’amore condiviso, che necessariamente si rende missionario e abbatte ogni avversità all’amore.

Per rendere possibile tutto questo è stato necessario il coinvolgimento di alcune competenze artistiche particolari: dallo chef pluristellato, a una cantante e un comico. Con le loro peculiarità, messe gratuitamente a servizio della comunità rieducativa, hanno permesso di anticipare il Natale con gioia e letizia. La Direttrice della Casa di Reclusione “Icatt”, la dott.ssa Concetta Felaco con il suo staff, per il secondo anno consecutivo, ha aperto le porte e i cancelli, confermando che «questo tipo di attività pro-sociale ha una valenza educativa molto evidente. Aiuta i carcerati a non sentirsi soli, specialmente alla vigilia di feste importanti che rimandano al valore universale e imprescindibile quale la famiglia. Il valore fortemente umano di questo gesto redentivo, come l’animazione di una giornata e con la condivisione di un pasto immaginato proprio per i carcerati, sostiene il faticoso soggiorno di tanti uomini lontani dalle loro case».

L%26%2339ALTrA+Cucina+2019+-+Eboli+%28SA%29Il clima di evidente gioia capace di imporsi sui volti e nei cuori, si manifesta sin dai primi istanti. Ciò è stato possibile grazie al contributo di alcune figure, come lo chef stellato Giuseppe Iannotti, il divertentissimo comico Marco Cristi e la giovanissima cantante Maryam Tancredi. I destinatari primi sono stati i detenuti e, subito dopo gli Agenti penitenziari, che hanno seguito con attenzione l’evento e permesso che si svolgesse nel migliore dei modi.

La tavola decorata a tema natalizio, dal centro tavola alle stoviglie in ceramica, passando per i bicchieri in cristallo e le posate in acciaio, ha consentito di poter “ridurre” ulteriormente le distanze da una quotidianità fatta di regole, sebbene necessarie e fondamentali. La bellezza dei rapporti umani che lo staff dirigenziale palesa di saper costruire, si evince anche dall’aggiungersi continuamente degli ospiti durante il pranzo. Tanti, infatti, gli amici che frequentano quotidianamente la struttura, a vario titolo: dal sindaco della Città Massimo Cariello ai volontari di varie Associazioni. In tanti hanno voluto unirsi a questo abbraccio d’amore. La gioia sui volti, gli occhi lucidi dalle risate e i continui applausi all’esilarante comico partenopeo, hanno dato ragione allo sforzo organizzativo.

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Presenti anche molti volontari del RnS campano, capeggiati dal coordinatore regionale, Giuseppe Contaldo, da Carmela Romano, per il Comitato nazionale e da Imma Buono, responsabile del RnS per l’ambito di Evangelizzazione. La giornata si è aperta con un saluto di accoglienza del Direttore del carcere, seguito da una contestualizzazione spirituale e culturale del gesto, da parte dei responsabili del RnS e un momento di Preghiera comunitaria carismatica, dentro cui lo Spirito Santo ha immediatamente unito i cuori, regalando ai convenuti la sua dirompente Parola d’amore, che col profeta Isaia invitava a confidare nel Signore Iddio, «vero e unico consolatore» (cf 51, 12).

Con lo scrittore Carlo Levi, possiamo affermare che Cristo è passato da Eboli, ma per fermarsi; per aiutare a raccontare la scoperta di un “luogo” tanto sconosciuto quanto pieno di pregiudizi di chi non conosce una delle categorie evangeliche più suggestive con le quali Gesù si è voluto identificare: i carcerati.

Carmela Romano
(20.12.2019)