Il 18 dicembre, 250 detenuti, insieme ad
alcuni ragazzi della Corale regionale e ai volontari del Rinnovamento nello
Spirito - accompagnati da don Leonardo Biancalani -, iniziavano la giornata
cantando “Gesù è il Signore”, tra la sala del teatro e la cappellina della Casa
circondariale di Massa Carrara. Ecco come, per il secondo anno consecutivo,
l’iniziativa “L’ALTrA cucina... per un Pranzo d’amore”, promossa da Prison Fellowship International, con Rinnovamento
nello Spirito e Fondazione Alleanza del RnS, ha varcato la soglia del carcere
toscano, attraverso il calore e la bellezza dei tavoli addobbati a festa e i
sorrisi di quanti si sono lasciati coinvolgere nell’organizzazione. Anche per ognuno
di loro si è rinnovato così il miracolo del Natale.
Dopo aver portato con gioia e dolcezza i
saluti e l’abbraccio del Rinnovamento e dopo aver ricordato che «Cristo deve
“entrare in carcere” sulle nostre gambe», Bianca
Marcocci, coordinatrice regionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, ha
accolto sul palco il Vescovo della diocesi, Giovanni Santucci, e la Direttrice
del carcere, Cristina Bigi.
«Il Natale è una storia che deve aiutarci a
cambiare la nostra storia. I volontari non hanno il compito di abbattere le
mura del carcere, ma quello di allungare le gambe perché chi sta dentro veda la
vita»: queste le parole del Vescovo, che ha concluso il suo saluto con un sogno:
quello di vedere, un giorno, il carcere vuoto.
La Direttrice ha poi voluto ringraziare il RnS
per la sensibilità e la gioia che ha portato in quel luogo e ha rinnovato ai
detenuti il suo impegno perché, anche nel carcere, possano avere tutte le
opportunità di crescita e di cambiamento che la legge riconosce loro.
Presenti anche il sindaco di Massa, Francesco Persiani, e quello di
Carrara, Francesco De Pasquale, oltre
al Comandante, al cappellano don Michele Bigi, a diversi educatori
della Casa circondariale e ad alcuni operatori della stampa e tv locale quale “Toscana Oggi”, “La Nazione”, “Il Tirreno” e “Canale3 TV”.
Tra una portata e l’altra, il Trio Italiano, con il tenore Maurizio Marchini, ha saputo
coinvolgere i commensali che si sono lasciati trasportare da alcuni dei più noti
successi musicali italiani.
Quest’anno il Pranzo stellato è stato
preparato con cura e amore dallo chef Alessandro
Bandoni, del ristorante “Le Palme” di Marina di Carrara, e comprendeva un
tortino di polenta su fonduta di formaggi, rigatoni “stordellati” alla
carrarina, crostone di manzo e spinaci e, per concludere, panettone e pandoro
con crema inglese.
L’evento, che dopo solo un anno ha già assunto il
sapore e il calore della tradizione nel cuore dei detenuti, era atteso con
fermento e impazienza soprattutto da alcuni di loro che avevano un regalo da
consegnare ai presenti: alla fine del pranzo, infatti, la band “CarceRock”, insieme all’ideatore del progetto, Marzio Pelù, si è esibita in uno
spettacolo. In pochi istanti, un luogo in cui normalmente si riflette sui propri
errori, si è trasformato in un luogo dove riscoprirsi uomo e dal quale
ricominciare a pensare e a sognare il cambiamento. Questo è già, come ricordava
la Direttrice del carcere, il primo passo perché quel cambiamento avvenga
davvero. Ancora una volta, durante questo Pranzo d’amore, la Vera Vita, Gesù,
si è fatta spazio tra quelle sbarre, fino ad incontrare il cuore dell’uomo.
Mariapia Romeo