L’iniziativa “L’ALTrA Cucina… per un Pranzo d’amore” nella Regione Emilia Romagna,
quest’anno si è svolta nella Casa di reclusione di Castelfranco Emilia (MO),
con la partecipazione di circa 100 detenuti e la presenza del cappellano don
Carlo Gallerani.
Alcuni dei volontari del RnS, circa 40
persone, hanno accolto singolarmente e con una stretta di mano tutti i detenuti
che hanno preso parte all’evento tenutosi nel teatro della struttura e cominciato
con l’intervento del coordinatore regionale RnS, Antonio Baldini. Ha fatto seguito lo spettacolo musicale
magistralmente condotto dalla poliedrica artista bolognese Carlotta Santandrea.
Molto gradita è stata la partecipazione
della band bolognese “Replay”
che ha presentato numerosi brani del proprio ampio repertorio funk pop, con
influenze latine, reggae e blues, capaci di coinvolgere - nel canto e nel ballo
- tanti detenuti.
Al Pranzo si è aggiunto un intenso
momento spirituale condotto dalla Corale regionale RnS - con canti tradizionali
e non - che, coadiuvata da don Fulvio
Bresciani, ha permesso ai detenuti presenti di entrare nella pienezza del
clima natalizio di Gesù Bambino che viene a nascere nei cuori, nelle vite e
nelle storie di ciascuno. A conclusione, si è data lettura del messaggio di
Papa Francesco indirizzato ai detenuti che è stato accolto con seria
partecipazione e sentita commozione.
Anche la Direttrice della struttura
penitenziaria, la dott.ssa Maria
Martone, ha partecipato gioiosamente al momento finale dello spettacolo
porgendo il proprio saluto e ringraziando il RnS per il momento speciale
offerto.
A completamento dell’evento, i volontari
del RnS hanno servito a tutti i fratelli ristretti un prelibato pranzo,
preparato dallo chef stellato, Leo
Fusaroli con menù ricco di squisite pietanze della tipica cucina
tradizionale emiliano romagnola.
Non è mancato un piccolo dono per i
fratelli ristretti costituito da beni di prima necessità, shampoo-doccia,
schiuma da barba, spazzolino e dentifricio contenuti in un involucro
trasparente al cui interno era posto un semplice biglietto di auguri preparato
dai bambini dei gruppi del RnS della Diocesi di Bologna.
Davvero sorprendente è stata la lettera
di ringraziamento preparata da un detenuto a nome di tutti gli altri, con la
quale ha ringraziato ciascun volontario e le tre Associazioni che hanno
organizzato l’evento «per aver
regalato un attimo di libertà nel cuore e voglia di continuare a lottare tra
mille difficoltà». Un sincero e sentito ringraziamento è stato
manifestato, altresì, da tutta la comunità carceraria compresa la Direttrice,
il cappellano ed il Comandante della Polizia pentenziaria.
Come ogni anno, questo evento si trasforma
in una vera esperienza umana e spirituale capace di interrogare, commuovere ma
soprattutto donare nuova forza sia a chi serve sia ai fratelli detenuti.
Esperienza forte, alta, mistica nella quale si scopre nel fratello il volto
sofferente di Cristo e quello di un Dio che ama e cerca ogni Suo figlio per
renderlo capace di rinnovarsi, di riscattarsi, di rimotivarsi se solo si sente
accolto da uno sguardo che non giudica, da una parola che non ferisce e da una
presenza che ascolta e conforta.
Gesù nascente, Signore e Salvatore delle
Nostre Vite, ci colmi di ogni grazia e benedizione e doni a ogni uomo, uno
sguardo accogliente, una parola d’amore e una presenza capace di ascoltare e
donare conforto.
Pietro Laguardia