Nell’ultima giornata della
Conferenza, Mauro e Ornella, sposati da 31 anni, raccontano come la dolorosa
vicenda di loro figlio Matteo abbia permesso loro di sperimentare l’amore di
Dio.
Matteo, verso la fine del
2016, a 19 anni, accusa i primi sintomi di dolore al nervo sciatico. Dopo una
serie di accertamenti, gli viene diagnosticato un’osteosarcoma condroblastico
ad alto grado. Inizia così la salita del monte Calvario, con l’inizio della
chemioterapia, mentre il tumore non ferma la sua corsa e, anzi, cresce. «In me –
dice Mauro - è scattata una rabbia feroce verso Dio, lo ritenevo un traditore.
Gli dissi che mi pentivo di aver parlato ai fratelli effusionandi del Suo
amore». Inizia ad allontanarsi dal gruppo, ritrovandosi però in una profonda
solitudine. Un giorno gli torna alla mente il vangelo di Giovanni: molti
discepoli, ritenendo duro il discorso di Gesù se ne erano andati. Gesù ora
chiedeva a lui: «Anche tu vuoi andartene?». In lacrime, Mauro risponde come
Pietro: «Da chi posso andare Signore? Sono disperato e solo Tu hai parole di
vita eterna! Ma devi aiutarmi a capire dov’è il tuo amore in questa situazione.
Io, però, non sono Abramo, non so se riuscirò a mettere mio figlio sull’altare».
Da quel giorno, malgrado
tutto, la famiglia inizia a vivere con accettazione il percorso della malattia
di Matteo. Mauro riprende il suo servizio e Matteo, fino a quando il suo fisico
glielo consente, si occupa di ragazzi con disabilità o con ritardi mentali che
seguiva nel volontariato. La sua stanza d’ospedale diventa un Cenacolo: tanta
preghiera e un grande senso di pace.
Mauro racconta: «Un giorno
ho provato un dolore fortissimo al petto, come se mi si stesse squarciando il
cuore, e ho avuto un’immagine: Gesù sulla croce visto dalla prospettiva del
Padre; ho pensato che mi stesse venendo un infarto! Ho sentito poi una voce: “Questo
è il dolore che ho provato io vedendo mio Figlio morire sulla Croce; è lo
stesso dolore che stai provando tu, ed è lo stesso che provo ancora adesso
perché Matteo è anche mio figlio”». Mauro comprende il dolore di Dio e capisce
di averlo vicino. Il 5 dicembre 2017 Matteo sale alla Casa del Padre. L’8
dicembre, giorno dell’Immacolata, Mauro e Ornella non hanno celebrato un
funerale ma le nozze di un figlio.
«Dopo poco tempo – è ancora
Mauro a parlare - mi è stato chiesto se me la sentivo di portare un
insegnamento sull’Amore di Dio: ora quell’Amore lo conoscevo meglio e avevo
qualcosa in più da riferire». Per due anni, il 5 di ogni mese, le messe
celebrate per Matteo diventano un’occasione per incontrare giovani amici di
Matteo e mettere in loro il seme della Parola di Dio.
Daniela Di Domenico