Fa
riferimento al brano evangelico che ha come protagonista Zaccheo l'omelia
pronunciata da monsignor Stefano Russo, Segretario generale della Conferenza
Episcopale Italiana, chiamato a presiedere la Celebrazione eucaristica con cui
si è conclusa a Rimini la 43^ Conferenza nazionale Animatori. Un episodio
“caro” al Rinnovamento, che proprio sul versetto «Oggi per questa casa è venuta
la salvezza», ha incentrato l'ultima Convocazione nazionale dei Gruppi e delle
Comunità (Rimini, 5-7 aprile 2019).«Lo straordinario incontro narrato da questa
pagina di Vangelo – esordisce il Vescovo - mette in rilievo diverse “vedute” e
sguardi sulla vita delle persone. Ci viene presentato Zaccheo come capo dei
pubblicani e ricco. È evidente, quindi, che si tratta di un uomo disprezzato
dai più, considerato un peccatore che si è procurato ricchezza approfittando
degli altri». L'esattore «si trova in mezzo alla folla che sta aspettando
l’arrivo di Gesù» ed è probabile che «in quella situazione senta tutto il peso
del giudizio negativo che la gente si è fatta su di lui, tanto più che sta
arrivando un uomo dal grande fascino che si contraddistingue per atteggiamenti
e parole che possono costituire un ulteriore elemento di condanna nei confronti
dello stile di vita di quel capo dei pubblicani».
Eppure Zaccheo, aggiunge
mons. Russo, «non si trova lì casualmente, è in mezzo alla folla perché anche
lui vuole vedere Gesù e i gesti che compie per riuscire nell’intento ce lo
presentano sotto una luce sorprendente. Non si preoccupa del giudizio della
gente: gli interessa solo vedere Cristo. Corre avanti e si arrampica su un
sicomoro. Un gesto inusuale, fuori dalle convenzioni, simile a quello che un
innamorato può compiere nei confronti della persona amata». Secondo il
segretario della CEI, «Zaccheo è una persona che ha bisogno di qualcosa di
diverso. Quello che ha non gli basta anzi lo avverte ormai come un peso: una
scintilla si è accesa nel suo cuore, la sua corsa e la sua salita sull’albero
sono cariche di speranza». E qui «un altro colpo di scena per tutti. Quasi
Zaccheo non fa in tempo a vedere il Signore, che è Gesù stesso a rivolgere il
suo sguardo su di lui e a chiamarlo per nome». Prima ancora della porta di
casa, aggiunge don Stefano, «è la porta del cuore di Zaccheo che si è aperta e
lo verifichiamo nella risposta pronta alla richiesta di Gesù: “Scendi
subito...”». Un avverbio che «si ritrova spesso nei Vangeli e che possiamo
riscontrare anche nella chiamata dei primi discepoli. Come per quei
pescatori, Simon Pietro e Andrea, anche per il pubblicano, infatti, rispondere
subito a Gesù significherà lasciare la vita di prima con le sue sicurezze, per
affidarsi totalmente a Dio. Quello che avviene è nel segno del cambiamento
della conversione. La sua non è un'adesione emotiva ma concreta al Signore: lui
si compromette con Dio. Non gli importa più niente di quello che ha perché ha
trovato ciò che cercava». Un po' come è accaduto alle migliaia di animatori del
RnS, che hanno scelto di raggiungere il Palacongressi «arrampicandosi sul
sicomoro perché, come a Gerico, il Signore è passato qui, sta passando qui. Anche noi pertanto ci sentiamo un
po' come Zaccheo, bassi di statura ma figli di un Padre che ci ama, ci rinnova
e, ogni volta, ci conferma. Oggi il Signore cambia la nostra vita e ci dona
tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Auspico dunque a tutti voi – ha concluso il
Vescovo - che questa ricerca di Dio si traduca in opere e azioni, attraverso
cui lui possa continuare a manifestarsi al mondo».
Francesca Cipolloni
Il saluto di Salvatore Martineza a mons. Stefano Russo
«Ti chiediamo di pregare per
questo quadriennio di servizio, affinché possiamo rifondarci sull'esperienza
dell'effusione dello Spirito che è capace di muovere la storia. Se questo amore
di cui abbiamo parlato queste giornate è in noi, allora potrà essere anche
fuori di noi». Con queste parole Salvatore Martinez, Presidente nazionale del
Rinnovamento nello Spirito Santo, ha voluto ringraziare il Vescovo Stefano
Russo che ha presieduto la Santa Messa, non dimenticando di esprimere
gratitudine anche «alla Conferenza Episcopale Italiana, al suo Presidente, il
cardinale Gualtiero Bassetti, che proprio a Rimini, in occasione della 42^
Convocazione Nazionale, ha consegnato lo Statuto aggiornato di cui ora, in
questa assemblea, si intravedono le primizie». A don Stefano, il Presidente
Martinez ha chiesto in particolare una preghiera allo Spirito Santo, affinché
«ciascuno possa tornare nei propri gruppi e benedire i fratelli che Dio ha
scelto di metterci accanto». Infine, prima della benedizione su tutti coloro
che sono stati eletti e chiamati a ricoprire un servizio di responsabilità, un
pensiero speciale a don Guido Maria Pietrogrande, Consigliere spirituale
nazionale del RnS, il cui mandato è in scadenza. Come da tradizione, a mons.
Russo è stato consegnato un dono realizzato a mano e proveniente dal Fondo
Sturzo di Caltagirone. A testimonianza, come ricordato da Salvatore Martinez,
di «quanti Zaccheo vivono attraverso l'opera di restituzione, con la speranza
di una redenzione per una vita nuova nello Spirito».
Francesca
Cipolloni