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La Pentecoste è in atto in Cina 
Una Delegazione della Chiesa cinese alla 43esima Conferenza Animatori
43ª Conferenza nazionale animatori - Clicca per ingrandire...

«Ma dove mi trovo? Pensavo di portare il primo annuncio e invece mi sono trovato davanti a una “Chiesa carismaticizzata”». Racconta così Salvatore Martinez, presidente RnS, la sua visita missionaria in Cina. 

Buddismo, ateismo e comunismo hanno reso la Cina una terra di missione, ma in realtà, afferma Salvatore, «la Pentecoste è in atto!». Infatti, seppure i cristiani sono solo una minoranza, negli ultimi 10 anni 10mila fedeli sono stati formati nelle diocesi cinesi e inviati per l’annuncio della Parola. 

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Un contributo video racconta uno spaccato di vita carismatica nella diocesi di Handan: mille persone che lodano e danzano per il Signore Gesù. La location è il centro di formazione dove ogni giorno sostano circa mille fedeli delle oltre 90 diocesi cinesi e per i quali il Rinnovamento italiano preparerà un piano di formazione. «Tante difficoltà - afferma Salvatore - ma con una “regia spirituale” mai vista in tutta la mia vita».

Primo frutto della missione è la presenza alla 43ª Conferenza animatori di quattro fratelli cinesi, tra cui padre Pietro Liu, della diocesi di Hadan, che in un brevissimo intervento racconta agli animatori del RnS la situazione attuale dei cattolici in Cina partendo però da dove tutto è cominciato: quando 400 anni fa, dall’Italia, Matteo Ricci portò il Vangelo.

Oggi la Cina è una Nazione atea e le notizie che ci arrivano parlano di difficoltà e di oppressione, di mancanza di pastori e di persecuzioni. «Le persecuzioni sono seme di nuovi cristiani - testimonia con grande fede padre Pietro Liu -, Gesù disse che il seme caduto a terra deve morire. Lui morì, quindi la persecuzione non è un ostacolo». La Cina ha bisogno della nostra preghiera.

Fania Raneri

(03.11.2019)