Doriana e
Giovanni sono sposi da 13 anni e dal
2014 fanno parte del Gruppo “San Basso” di Cupra Marittima, nelle Marche.
Condividono
la propria testimonianza come un segno di gratitudine al Signore e nei loro
occhi si intravede la luce dei salvati.
La loro
storia ci riporta alla Prima Lettura ascoltata durante la Santa Messa celebrata da mons. Gallese: «Vengono
dalla grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel
sangue dell’Agnello» (Ap 7, 13-14).
Circa nove
mesi fa Doriana perde conoscenza e smette di respirare. Viene portata d’urgenza
in ospedale: ha avuto un grave infarto ischemico con arresto cardiaco, i
dottori comunicano che è miracolosamente viva, ma la sua prognosi è gravissima.
Nella più
totale disperazione Gianni ha sentito fin da subito la mano fedele del Padre
misericordioso. Il Signore, infatti, non solo gli aveva dato la forza di
praticare il massaggio cardiaco alla moglie in attesa dell’ambulanza, ma aveva
anche fatto in modo che arrivasse in aiuto un vicino di casa infermiere.
Da quel
momento i fratelli del RnS della coppia hanno cominciato a pregare: un muro di
fuoco e di amore ha abbracciato le fragilità, le ferite apparentemente
insanabili. Gianni afferma: «Nella fede sapevo che il Signore avrebbe guarito
Doriana». La moglie è rimasta in rianimazione per venti giorni, durante i quali
le complicazioni non sono mancate: polmonite, edema cerebrale, edema al torace.
I medici ripetevano al marito di prepararsi al peggio, ma il Signore si è
manifestato nella vita dei suoi figli come roccia di salvezza.
Il 25
gennaio Doriana esce dal coma ed è finalmente trasferita nel reparto di
cardiologia. La donna si sentiva confusa, con un corpo che non
rispondeva a nessun comando. Si chiedeva spesso: “Tornerò mai come prima?”. Ma
più lo smarrimento cercava di impaurirla, più l’amore della preghiera la
meravigliava e la confortava come una dolce carezza. Nonostante
ciò, la donna ha vissuto i suoi 40 giorni di deserto, una dura prova: cercava
di pregare, ma si sentiva assalita dall’angoscia e dalla disperazione. Il
calvario in ospedale non era ancora terminato: il subentrare di un’infezione rende
necessario il trasferimento in un altro ospedale.
Il Signore,
però, non ha mai abbandonato la sua perla preziosa. Per tutto il tempo Doriana
si è sentita accompagnata da una Parola donata a Gianni da un amico sacerdote:
«Il Signore non rattoppa, ma le donerà una veste nuova».
Il 1
ottobre scorso l’ultimo controllo cardiologico ha evidenziato ciò che per la
medicina sembrava impossibile: la parte di cuore rimasta lesionata dall’infarto
è totalmente guarita. Il Signore purifica, guarisce, libera! Ha rinnovato la
vita di Doriana, le ha donato un cuore nuovo, ha fatto germogliare fiori dove
tutto sembrava deserto.
Ora la
donna afferma con certezza: «La preghiera fa miracoli!».
Gianni
mentre accarezza delicatamente la moglie, ringrazia e
benedice il Signore per il sostegno e la salute che ha donato loro. La coppia
ha sperimentato il volto di Dio Padre buono attraverso la vicinanza dei
fratelli, santi della porta accanto.
L’uomo ha
dovuto lasciare il lavoro in una situazione economica già complessa, ma la
Provvidenza non si è fatta mai attendere, e ogni volta è arrivato tutto ciò di
cui la famiglia aveva bisogno: da poche settimane, anche un nuovo impiego! Gesù è il Signore! Alleluia!
Claudia Scanziani