Meraviglia,
sotto lo “sguardo” materno della Vergine Maria. Questo è il sentimento che si è
potuto percepire negli animi dei circa diecimila partecipanti al Pellegrinaggio
nazionale delle Famiglie per la Famiglia svoltosi sabato 14 settembre a Pompei.
Da dodici anni un gesto di tradizione e devozione popolare che, passo dopo
passo, si rinnova di fede e di entusiamo e, dall'area di Scafati al Santuario
mariano, si snoda nel cuore di un territorio fragile e al contempo “caldo” di
attese e di speranze. Ad accogliere i pellegrini, nella Celebrazione
eucaristica di chiusura trasmessa in diretta su Tv2000, il cardinale Fernando
Filoni, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli. Una
presenza prestigiosa e significativa, in virtù del Mese Missionario
Straordinario di ottobre (http://www.october2019.va/it.html) indetto da
Papa Francesco per celebrare i cento anni dalla Lettera Apostolica «Maximum
Illud» promulgata da Benedetto XV, con l'intento di risvegliare la
consapevolezza della missio ad gentes e
riprendere con slancio la responsabilità dell’annuncio del Vangelo. «La Parola
di Dio che abbiamo ascoltato - ha esordito Filoni - è sorprendente e
straordinariamente bella; essa ci visita in questa circostanza in cui siamo
riuniti per il Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la Famiglia, organizzato
dal Rinnovamento dello Spirito Santo in questa città di Pompei, resa sacra
dalla presenza di uno dei Santuari mariani più cari all’affetto e alla
devozione di tutti noi: la Madre di Gesù. Lei qui ha stabilito la sua dimora, e
qui tanti vengono a visitarla nella preghiera, ottenendo riconciliazione, pace
e rinnovamento spirituale. È bello, pertanto, essere e ritrovarci oggi in
questo luogo sacro».
Che vuol
dire “sorprendente” se non forse che «non ci aspettavamo questo odierno dono,
questo odierno messaggio?», prosegue il cardinale, facendo riferimento alle
Sacre Scritture e, in particolare al Vangelo di Luca. «Sorprendente - spiega
infatti - è anche il dialogo tra Gesù e quanti mormoravano contro di lui e lo
accusavano di comportamento scandaloso agli occhi dei benpensanti, perché,
annota l’Evangelista Luca, Gesù “accoglieva” i peccatori e familiarizzava,
“mangiando” con loro. Gesù risponde con due brevi, ma efficaci parabole: quella
della pecora perduta e ritrovata, e quella della moneta mancante che
pazientemente la donna ricerca e trova. L’insegnamento del Signore, ripeto, è
straordinariamente consolante».
In verità,
prosegue il Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli,
«noi siamo esattamente quella pecora perduta di cui parla Gesù, che egli, buon
Pastore, accarezza, prende su di sé e riporta all’ovile. Ciò avviene sempre,
sia sacramentalmente, per la grazia che riceviamo nella riconciliazione
penitenziale, sia esistenzialmente ogni qualvolta chiediamo perdono a Dio e ai
fratelli per i nostri errori. La riconciliazione con i fratelli e le sorelle,
genera poi pace con gli altri, felicità interiore e grazia soprannaturale. La
gioia è il segno del Rinnovamento dello Spirito Santo. La tristezza, il viso
cupo indicano rancore, peccato, mancanza di rinnovamento; gioia e tristezza
sono indicatori se noi stiamo bene o siamo ammalati spiritualmente; sono come
il termometro della nostra esistenza».
Infine, un
rimando al tema scelto per l'edizione di quest'anno, tratto dal Messaggio del
Santo Padre per la Giornata Missionaria Mondiale 2019: «Chi ama si mette in
movimento … si dona … tesse relazioni che generano vita». Afferma il cardinal
Filoni: «Chi ama, proprio in ciò sta il segreto! Penso alle carenze nelle
relazioni di coppia, in quelle tra fratelli e fratelli, tra sorelle e sorelle,
tra genitori e figli. Si litiga con i vicini, si urlano parole offensive, si
compiono femminicidi, si uccidono parenti e figli perché non c’è amore, quindi
non c’è perdono e comprensione, e spesso si istiga all’odio. Si è chiusi in se
stessi, ossessionati da impulsi affettivamente malati o materialmente
contundenti. Eppure l’amore, anche se malato, può essere guarito. Lo Spirito
Santo è un buon medico. La grazia di Dio è una buona medicina».
E,
invocando la protezione di Maria Vergine quale “nostra Signora del Rosario”,
l'invito a «non dimenticare quanto
insegna Papa Francesco quando scrive che “con la testimonianza, e anche con la
parola, le famiglie parlano di Gesù agli altri, trasmettono la fede, risvegliano
il desiderio di Dio, e mostrano la bellezza del Vangelo e dello stile di vita
che ci propone” (AL 184)». Questa, conclude il card.
Fernando Filoni rivolgendosi ai gruppi del RnS convenuti da ogni parte
d'Italia, è «la vostra missione, assumetela anche in vista del Mese Missionario
straordinario di ottobre, perché il battesimo ci abilita ad essere missionari».
Francesca Cipolloni