Segreteria nazionale
via degli Olmi, 62
00172 Roma
tel 06 2310408
fax 06 2310409
mail rns@rns-italia.it
Homepage >> Notizie Torna alla pagina precedente...
Pellegrinaggio in Terra Santa 2019 
A Nazareth, casa del “sì” di Maria, l’inizio di una “novità” che ha cambiato la storia
Pellegrinaggio in Terra Santa 2019 - Clicca per ingrandire...

«Ciò che era fin da principio, ciò che noi abbiamo udito, ciò che noi abbiamo veduto con i nostri occhi, ciò che noi abbiamo contemplato e ciò che le nostre mani hanno toccato, ossia il Verbo della vita, quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunziamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi». Suonano bene le parole di San Giovanni nella sua prima Lettera ( 1 Giovanni 1,1-3) per descrivere lo spirito di testimonianza che dovrebbe albergare in ciascun cristiano che si reca in pellegrinaggio in Terra Santa. Uno spirito che, tra attese, timori, entusiasmi e consapevolezza, è già palpabile nei 250 partecipanti che, per una settimana, da Nazareth a Gerusalemme, attraversando la florida Galilea e l'aridità del deserto, sono in cammino sui passi di Gesù per vivere l'esperienza che da anni il Rinnovamento nello Spirito Santo sperimenta anche attraverso il Seminario di Vita Nuova.

Dopo gli arrivi, venerdì 26 luglio, carichi di speranza (e, per alcuni, di nostalgia), la giornata di sabato è iniziata con la prima meditazione di Salvatore Martinez, Presidente nazionale del RnS. «Vogliamo mettere in cammino la nostra fede, e - spiega Martinez - dobbiamo vedere se intanto la nostra fede “sta in piedi”. L'idea del muoversi, del camminare, è fondamentale per comprendere cosa vuol dire essere “cristiani”. La nostra fede ha bisogno di occhi, di sensi spirituali, “per vedere”. In nessun luogo, come in Terra Santa, si comprende l’inesauribile potenza dello Spirito che apre la vista al cuore e alla mente. Si parla tanto di 'privacy': ecco, Dio entra; quasi invade la storia umana approdando nel più inspiegabile dei modi, nel grembo della più anonima delle ragazze dal nome più comune del mondo: Maria; in un villaggio, di cui non esiste notizia nei libri dell’Antico Testamento come nei libri di censo romani: Nazareth. Accostiamoci con lo stupore dei bambini. Senza la fede non possiamo farci pietre vive osservando le tante pietre antiche che testimoniano la nostra fede. Siamo Pellegrini, non anonimi passanti; chiamati a guardarci dentro». Quindi, da parte del Presidente del RnS, un riferimento calzante al dialogo interreligioso: un dialogo che, in Terra Santa, è continuamente martoriato dai conflitti che impediscono il compimento della pace. «Siamo qui - ha affermato - per riscoprire il patrimonio dell'Ebraismo, di fede e di cultura che ci lega a questo popolo, “padri nella fede” e non solo “fratelli maggiori”, come li definì San Giovanni Paolo II. Nulla si può capire delle nostre istituzioni, tradizioni, liturgie, delle nostre stesse preghiere senza l'accesso a questo legame intrinseco. Iniziamo da Nazareth, città totalmente araba, dove vivono cristiani e musulmani, città dello Stato d’Israele. L'alleanza tra lo Spirito Santo e Maria va letto dentro la storia di questo popolo. Ogni uomo che si dice di Dio è figlio di Israele. Qui si è compiuta una promessa d'amore, la più incredibile tra le promesse divine: 'Hic verbum caro factum est', qui il Verbo si è fatto carne, non è rimasto carta, una promessa scritta. A Nazareth niente è possibile oltre Gesù, niente è possibile più di Gesù. Ripetiamo insieme: “Oh, se tutti gli uomini vivessero d'amore...” E allora, da qui muoviamoci e accostiamo questo travolgente amore che si fa nostro, che può essere generato, difeso, condiviso, adorato, baciato, come avvenne per Maria».

Pellegrinaggio+in+Terra+Santa+2019

Saltata, purtroppo, l'attesa tappa d'inizio, al Tabor, monte della Trasfigurazione a causa di un incendio, i pellegrini, suddivisi in cinque pullman e guidati dalle “speciali” guide spirituali, esperti conoscitori della Terra Santa – don Guido Maria Pietrogrande, padre Giovanni Alberti, don Patrizio Di Pinto, don Fulvio Bresciani, don Vincenzo Apicelli e padre Davide Carbonaro - si sono poi recati Cana. Nel luogo in cui si compì il primo miracolo di Gesù gli sposi presenti rinnovano le promesse matrimoniali e ricevono una speciale benedizione, in memoria del Sacramento nuziale.

Pellegrinaggio+in+Terra+Santa+2019

Il pomeriggio è stato dedicato interamente alla scoperta di Nazareth, con la visita della Basilica dell’Annunciazione e la chiesa di S. Gabriele dei Greci ortodossi dove, secondo alcuni Vangeli apocrifi, sarebbe avvenuto il “primo tentativo” di annuncio dell’Arcangelo Gabriele. È stato poi Mons. Hanna Kildani, Vicario del Patriarcato di Gerusalemme dei Latini per Israele, a presiedere in Basilica la Celebrazione Eucaristica, portando i saluti dell'Amministratore apostolico, mons. Pierbattista Pizzaballa. «Compiere un pellegrinaggio nella casa di Maria - ha esordito mons. Kildani nell'omelia - vuol dire stabilire un segno di amicizia con Gesù, significa dire “sì” al Signore nella nostra vita. Testimoniare che siamo venuti dove Gesù è vissuto crea un legame tra la Parola di Dio e la topografia della Terra Santa, così le figure citate nel Nuovo Testamento saranno più chiare per noi credenti. E in questa circostanza cosa vuole dirci la Vergine? Non si nasconde, come Eva, bensì cerca il dialogo con Dio, accoglie la sorpresa. Il suo tratto distintivo è la fiducia. Aver fiducia per noi, però, equivale spesso a tenere tutto sotto controllo, ad avere il dominio delle relazioni. Questa non è però la fiducia dimostrata da Maria, lei ci insegna a lavorare per progetti che non ci appartengono, senza possederli. Questo è il suo esempio, senza dimenticarci che pronunciare il nostro “sì” al Signore significa dire “sì”, prima di tutto, al prossimo».

Pellegrinaggio+in+Terra+Santa+2019Sempre qui, nel “fiore della Galilea”, i partecipanti al pellegrinaggio hanno poi potuto assaporare due momenti particolari. Prima, la presentazione del luogo, sulla sommità della collina che domina il paese, dove sorgerà il “Centro Internazionale Famiglia di Nazareth”, progetto affidato dalla Santa Sede al RnS, attraverso la costituzione dell’omonima Fondazione Vaticana presieduta da Martinez e deputata ad operare per l’edificazione della “Casa del Papa per tutte le famiglie del mondo”. Un vero “sogno destinato a realizzarsi”, come raccontato dall'architetto Luigi Leoni, membro del CN del RNS, che segue l'iter dei lavori. Successivamente, i pellegrini hanno potuto gustare l'originale video “Maria e la storia della Salvezza” presso Centre International Marie de Nazareth: all’interno, si trovano alcuni dei più antichi reperti archeologici della città, risalenti all'epoca della Santa Famiglia.

Pellegrinaggio+in+Terra+Santa+2019A chiudere la giornata, infine, l'emozionante incontro con il gruppo di Rinnovamento nello Spirito Santo di lingua araba "Spirito e Forza”, presso il Convento Arcangelo Gabriele di Mujedel - Migdal Ha'Emeq. Una serata di condivisione, amicizia, canti, testimonianza e preghiera, nel ricordo di padre Jack Karam, il religioso francescano, “pioniere del Rinnovamento in Terra Santa”, come lo ha definito Salvatore Martinez, e indimenticata figura per la comunità locale, che, ricostruendo questo luogo abbandonato, ha permesso la nascita del gruppo carismatico in un angolo di mondo, geograficamente lontano, ma a noi vicino attraverso la fede in Gesù.

Francesca Cipolloni 

 

Pellegrinaggio+in+Terra+Santa+2019Pellegrinaggio+in+Terra+Santa+2019Pellegrinaggio+in+Terra+Santa+2019

 

 

(28.07.2019)