Martinez:
«Il RnS a servizio dell'uomo, nella Chiesa e della società»
Salvatore Martinez,
Presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, sarà impegnato in Moldavia nella missione
che dal 2012 il Movimento sostiene, da sabato 23 a lunedì 25 marzo.
Sabato 23 marzo, dalle ore 10.00, è in programma un Convegno
socio culturale dal tema: “Il Rinnovamento nello Spirito Santo a servizio
dell'uomo”. I lavori saranno introdotti da Mons. Cesare Lodeserto,
Vicario generale della Diocesi di Chisinau che porterà il saluto a nome
del Vescovo, Mons. Anton Cosa. Interverranno il Direttore IMSP Istituto
Madre e Bambino Sergiu Gladun e il Direttore del Centro
Repubblicano di Riabilitazione per i bambini con difficoltà motorie Cornelia
Grosu. Salvatore Martinez detterà una relazione sul tema: “Un nuovo umanesimo per ridare dignità all’uomo: una
missione sempre nuova, una missione comune”. Dopo un momento di dibattito,
Martinez concluderà l’incontro indicando le prospettive e le iniziative future.
Sabato 23 marzo, dalle ore
16.00, a Ribnita in Transinistria, presso la parrocchia
“San Giuseppe” dove è presente il RnS, si svolgerà un incontro organizzato
dalla Missione del RnS in Moldova. Ad accogliere il parroco, padre Tadeusz
Magierowski, SCJ. Il Presidente
del RnS presenterà un tema della prossima 42^ Convocazione nazionale del RnS: “Zaccheo scese in fretta e lo accolse pieno di gioia” (cf
19, 6). Dopo la visita alle famiglie della parrocchia, e la consegna
di pacchi di viveri, sarà dato uno spazio di testimonianza a un gruppo di
ragazzi italiani impegnati nel progetto “Mondializziamo
la Solidarietà”. Il Progetto, promosso dall'I.I.S. “Pitagora” di Policoro
(MT) e curato da
Carmela Romano, Consigliere nazionale del RnS per l’Area Metodologie di
Evangelizzazione, rientra nelle attività interdisciplinari (italiano,
storia, inglese e religione cattolica) previste dall’Ordinamento scolastico
italiano. Oltre al sostegno del RnS, questo percorso interattivo vede
coinvolta anche la Diocesi di Tursi-Lagonegro, tramite il Servizio di Pastorale
giovanile, e la Caritas diocesana. Proprio in questi giorni, infatti, gli
studenti, assieme a sei educatori – quattro professori, Angelo
Castronuovo, Dirigente scolastico e don Giovanni Messuti, sacerdote diocesano,
stanno attraversando le strade della Moldova. Diversi gli incontri di cui sono
stati protagonisti i ragazzi, che si tratterranno in terra moldova fino al 27 marzo;
in particolare, quello con l'Ordinario diocesano, S.
E. Mons. Anton Cosa, che ha incoraggiato gli studenti a vivere
intensamente queste giornate.
Domenica 24 marzo si svolgerà a Bălți una
Giornata di preghiera e di evangelizzazione, aperta a tutti e organizzata dalla
Comunità parrocchiale Santi Arcangeli, nella quale è presente un Gruppo di
preghiera del Rinnovamento. Si inizierà con la Celebrazione Eucaristica alle
ore 10.00 presieduta dal parroco padre Jacek Puć. Seguirà
la relazione da parte di Salvatore Martinez dal titolo che fa da sfondo alla
prossima Convocazione Nazionale del RnS: “Oggi per la tua casa è venuta la
salvezza” (cf Lc 19, 9a). Dopo un tempo di testimonianze è previsto
l'intervento di Carmela Romano sul tema: “Aggiornamenti sul Progetto
di Evangelizzazione e missione in Moldova”.
Lunedì
25 marzo la
missione volgerà al termine, con l’ultimo degli incontri fissati dedicato al
Clero della Diocesi di Chisinau. L’incontro si svolgerà a Chisinau presso il
Centro missionario del RnS, dalle ore 10.00 alle 13.00. Dopo un tempo di
preghiera con la salmodia, la relazione cdi Martinez sul tema
della “salvezza” in vista delle festività pasquali.
Salvatore Martinez ha commentato così, prima della sua
partenza per Chişinău: «Saranno giorni intensi, un tempo privilegiato dello
Spirito dopo il primo Giubileo della Chiesa di Moldova. Il
RnS intende continuare a porsi a servizio dell'uomo, nella Chiesa e
nella società. Vogliamo guardare al futuro
di questa terra con speranza, provando a vivere e a condividere
insieme, per educare alla fraternità e alla costruzione del bene comune. C’è
tanto lavoro da fare per impedire che gli ultimi siano sempre più ultimi e i
poveri sempre più poveri. Essere segno di una “ Chiesa in uscita”,
come ci chiede Papa Francesco, significa, prima di ogni cosa, allargare la
mente e il cuore e provare a farsi prossimi con il dono di noi stessi».