Musica,
spettacolo, allegria: sono questi gli ingredienti principali dell’evento di
solidarietà “L’Altra cucina per un pranzo d’amore” che si è svolto ieri, 18
dicembre, in 13 carceri italiane. Promotori dell’evento, l’Associazione Prison
Fellowship Italia, Rinnovamento nello Spirito Santo, Fondazione Alleanza del
RnS, in collaborazione con il Ministero della Giustizia. A Rebibbia, a Roma,
pranzo gourmet per quasi 400 detenute, cucinato dalla chef Anna Maria Palma, coordinatrice didattica dell’Accademia del gusto
“TuCHef” e volto noto della trasmissione “La prova del cuoco”. Cucina
tipicamente romana quella che si è potuta assaporare a Rebibbia con supplì,
crocchette, orzotto cacio e pepe con pere caramellate salate e petti di pollo
alla vaccinara. Ad addolcire il pranzo non poteva mancare il maritozzo al caffè
con la panna. A entrare nella Casa Circondariale di Rebibbia per servire le
portate, oltre che a moltissimi volontari, alcuni volti noti del mondo dello
spettacolo. Tra questi gli attori Nancy
Brilli ed Edoardo Purgatori, la
cantante Mariella Nava e i comici Marco Capretti e Gigi Miseferi che, esibendosi in un piccolo spettacolo, hanno
acceso l’entusiasmo dei presenti con canzoni e stornelli romani. Per qualche
momento, il lungo corridoio della Sez. femminile di Rebibbia ha assunto l’aspetto
di uno stadio grazie alla voce straordinaria di Mariella Nava che ha cantato
alcuni dei suoi brani più celebri. Nancy Brilly è intervenuta leggendo un
estratto del discorso che Papa Bergoglio ha rivolto ai detenuti in occasione
del Natale nel 2017.
A tavola
con le 380 detenute anche il Direttore Ida
Del Grosso, il vescovo della Sezione mons.
Guarino Di Tora, il cappellano del carcere don Sandro Spriano, gli educatori, il comandante della Polizia
Penitenziaria e alcuni agenti. «Per 5 anni - ha detto il direttore della Sez.
femminile, Ida Del Grosso, esprimendo tutta la sua gratitudine per questo
evento - dobbiamo dire grazie a Salvatore Martinez e al Rinnovamento nello
Spirito Santo che ha pensato ancora una volta alla Sezione femminile di
Rebibbia. Una giornata come questa si realizza solo grazie alla collaborazione
di tante persone, tra cui il Magistrato di Sorveglianza, il Personale, il
Comandante e la Polizia penitenziaria, l’area pedagogica… Abbiamo ascoltato il
discorso di Papa Francesco - ha aggiunto – che ci invita a credere nella
possibilità di cambiare vita e ognuno di noi può farlo non perdendo mai la
fiducia nella giustizia e nella solidarietà reciproca…».
Speranza e
incoraggiamento a cambiare la realtà esterna al carcere: è quanto emerso dalle
parole che Salvatore Martinez,
presidente del RnS, ha rivolto ai presenti. «…Non pensate che il carcere sia
solo quello che voi vivete in questo luogo. Anche fuori di qui si può vivere
“il carcere”, la privazione della dignità umana… Fuori c’è bisogno di donne
come voi – ha continuato Martinez – che, ripresa la vita normale, escano a
testimoniare che è possibile generare vita e bene, perché chi vive senza dare
la vita agli altri è morto». Davanti a voi – ha concluso Martinez rivolgendosi
alle detenute – c’è vita: solo andando avanti c’è possibilità di vita, non
certo guardando indietro, e questo è anche il messaggio di Papa Francesco.
“Insieme”: non siete sole e, se vorrete, non resterete sole perché fuori c’è
sempre qualcuno disposto ad amarvi e a mettervi nelle condizioni di amare la
vita».
Daniela
Di Domenico