Martedì 18 dicembre è stata una giornata speciale
anche per i detenuti del
carcere di Ivrea: nel corridoio del terzo piano
il “Pranzo d’amore” ha riunito attorno
allo stesso tavolo detenuti, volontari
e ospiti esterni, per condividere il menù preparato dagli studenti
dell’Istituto Alberghiero di Cavaglià.
L’evento a Ivrea è
stato organizzato dai volontari dell’Associazione biellese “Itaca”, coordinati
dalla vicepresidente Caterina Miracola,
e dai volontari del Rinnovamento nello Spirito Santo, guidati dal
rappresentante del CNS Fulvio Dalpozzo.
L’anno scorso, infatti, l’Associazione Itaca è stata contattata da Prison Fellowship Italia e dal Rinnovamento
nello Spirito per portare all’interno del carcere di Ivrea questo pranzo speciale
che ha l’obiettivo di “sprigionare il bene”.
Al mattino il vescovo
di Ivrea, mons. Edoardo Cerrato, ha
celebrato la Messa e nella sua omelia ha espresso parole d’amore per i
detenuti: «È una gioia per me essere qui, perché vi sento amici. Sono contento
perché considero preziosa la vostra vita: siete amati dal Signore. Ricordate
che Dio è presente in mezzo a noi e cambia il senso della vita». Dopo la Celebrazione
è iniziato il pranzo. Tra le due file di celle – il luogo in cui solitamente i
detenuti consumano i pasti e molto del loro tempo – i volontari hanno allestito
una lunga tavolata a cui si sono seduti detenuti e ma persone esterne ammesse
per l’occasione. Davanti allo stesso piatto gourmet,
preparato nelle cucine del carcere, si sono annullate molte differenze:
il cibo è spesso un ottimo veicolo
di condivisione e la
consapevolezza dell’eccezionalità dell’evento ha reso ancora più intenso il tempo trascorso davanti alle stesse pietanze. Applausi, ringraziamenti,
sorrisi: il clima di festa ha contagiato tutti i commensali, inclusa la Polizia penitenziaria coordinata da Mara Lupi. La festa è proseguita nel
pomeriggio con il duo biellese “Nrg”
che si è esibito nel salone polivalente.
Nora
Grand, accompagnata da Giovanni
Panato alla chitarra, ha interpretato un repertorio di musica pop, rock e
melodica che ha molto emozionato il pubblico. Dopo una mezz’ora di
intrattenimento anche i detenuti hanno cantato alcune canzoni, tra gli applausi
in sala e il supporto della Corale del
RnS. In prima fila c’erano Assuntina
Di Rienzo, dirigente della Casa circondariale di Ivrea, Paola Perinetto, garante dei diritti
delle persone private della libertà personale, e Giorgio Siri, capo dell’area giuridico-pedagogica della Casa
circondariale di Ivrea. Presenti anche Sara
Ceccarelli e Silvia Boraso
dell’area educativa.
Chiara Marcandino
(20.12.2018)