Assume un significato
straordinario, anche perché frutto di un insieme di inaspettate “dioincidenze”,
il dono che la Congregazione dei santi ha fatto al nostro Movimento e a questa
42ª Conferenza nazionale animatori: è la reliquia di Papa Paolo VI, canonizzato
lo scorso 14 ottobre in Piazza San Pietro a Roma. Proprio oggi, infatti, don
Guido Pietrogrande, consigliere nazionale del RnS, ha introdotto con un video
del Pontefice bresciano, un frammento della camicia indossata a Manila da Papa
Paolo VI. In quell’occasione, nel novembre del 1970, Papa Montini, appena
atterrato all’aeroporto della capitale filippina, fu attentato da un uomo con
un coltello ma, fortunatamente, riportò solo una leggera ferita al braccio. Fu
il primo attentato a un Pontefice.
In quel frammento di stoffa
(solo due in tutto il mondo), generosamente dato in prestito al RnS, nella
persona di Giuseppe Contaldo, coordinatore regionale della Campania, per la
Convocazione regionale e per la Conferenza in corso, è raccolta una goccia del
sangue del Santo Pontefice.
Questo dono di grazia,
inaspettato quanto accolto con infinita gioia e commozione, assume un
significato notevole nella storia del RnS. Fu infatti Paolo VI che, già nel
1968, in un periodo drammatico della storia del nostro Paese, professò parole
che oggi meritano di essere ricordate e condivise: «Tra tutte le esperienze che
la vita umana può riservare, la più bella, la più gioiosa, la più ricca di
promesse e di consolazione è proprio quella di possedere lo Spirito Santo». E
«le promesse del Signore si realizzano quando si proclama la verità di Dio», ha
aggiunto il presidente RnS, Salvatore Martinez.
Per avvalorare l’interesse che
Papa Montini nutriva verso il Rinnovamento carismatico, nel video, un documento
risalente al 1975, quando Paolo VI affermava con forza: ««Il vostro vivo
desiderio di mostrare la vostra unione con la Chiesa fondata da Gesù Cristo è
un segno autentico dell'azione dello Spirito Santo e del rinnovamento
spirituale. Questa esperienza vissuta mostra che senza Dio l'uomo non può nulla
ma che con lui tutto è possibile. Niente è più necessario della testimonianza
di un rinnovamento spirituale. Di qui, questo bisogno, questo desiderio vivo di
lodare Dio, di ringraziarlo, di celebrare le meraviglie che Egli sta operando
in ogni parte del mondo, tra noi e intorno a noi. Cari figli, voi lottate con
tutta la Chiesa per un rinnovamento, per un rinnovamento spirituale, un
rinnovamento autentico, un rinnovamento cattolico, un rinnovamento nello
spirito Santo. Siamo lieti di vedere i segni di questo rinnovamento: un gusto
per la preghiera, la contemplazione, la lode al Signore, il desiderio di essere
attenti alla grazia dello Spirito Santo… Non vi sono limiti alle vie
dell'Amore» (Paolo VI).
Daniela Di Domenico