All’indomani
dell’Incontro Mondiale delle Famiglie con Papa Francesco a Dublino, il
Pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia rappresenta il più
importante evento, organizzato dal Rinnovamento nello Spirito Santo, per dare
concretezza e attualizzare l’invito che Papa Francesco rivolge a tutte le
famiglie cristiane. Un’esortazione che da Dublino oggi ha risuonato forte anche a
Pompei, alla presenza di migliaia di famiglie che hanno accolto con gioia
questa nuova sfida d’amore che chiede la
Chiesa.
Perché “la vocazione all’amore e alla santità – ha ricordato
il card. Farrell, prefetto del Dicastero Laici, Famiglia Vita, riprendendo la
parole di Papa Francesco, nel suo Messaggio al Rinnovamento - non è qualcosa di
riservato a pochi privilegiati, no… E’ silenziosamente presente nel cuore di
tutte quelle famiglie che offrono amore, perdono, misericordia, quando vedono
che ce n’è bisogno, e lo fanno tranquillamente, senza squilli di trombe”. “Voi
siete quelle persone che fanno presente Gesù nel mondo, nel vostro piccolo,
senza rumore, dando e ricevendo l’amore per gli altri”. Questo il fondamento su
cui edificare il matrimonio, la famiglia; questa la gioia con cui promuovere la
vita umana, l’educazione ai propri figli, la solidarietà ai bisognosi, l’amore
per i malati, tutto quello cioè che Gesù stesso ha fatto e continua a fare,
educato all’amore dalla sua Famiglia.
Gratitudine per questo gesto corale di preghiera è giunto
anche dal card. Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana,
che nel suo Messaggio al RnS ha richiamato l’attenzione dei fedeli sulle tre
parole usate spesso da Papa Francesco: “’Permesso’: questa tenerezza che è
sempre necessaria nei rapporti fra genitori, figli, nonni… ‘Grazie’: perché se
nella famiglia non c’è gratitudine per quello che si dà e per quello che si
riceve, diventa soltanto uno scambio burocratico. Infine ‘scusa’: mai finire
una giornata senza che ci sia stata una riconciliazione”. E, dopo aver fatto
cenno nel suo Messaggio al dramma che vivono le famiglie separate, ha esortato
i pellegrini a perseguire la ‘santità domestica’, un tema importante sul quale
riflettere e che “richiede un cammino quotidiano di conversione che ci riguarda
tutti. Si tratta di avere uno sguardo luminoso capace innanzitutto di
riconoscere gli umili testimoni nascosti intorno a noi… L’alleanza tra le
generazioni è il vero collante per un cammino di santità”.
All’arrivo a Pompei
sono risuonate anche le parole del Santo Padre: “E’ confortante – ha asserito
il Santo Padre attraverso il Messaggio che è giunto a Pompei dal Segretario di
Stato card. Pietro Parolin – vedere famiglie che mostrano la bellezza e la
gioia dell’amore”. Una bellezza che diventa preghiera corale, che diventa unità
e sostegno alla Chiesa e alla quale Papa Francesco continua a esortarci:
“Pregare per i bisogni familiari, pregare per qualcuno che sta passando un
momento difficile… Chiedere alla Vergine di proteggerci con il suo manto di
Madre” (Amoris Laetitia n. 318). “Niente più della preghiera in famiglia – ha continuato
Papa Francesco nel Messaggio in occasione dell’XI Pellegrinaggio – schiude le
porte di una casa alla presenza del Signore. Niente più della preghiera di lode
commuove e muove il cuore misericordioso di Dio... Voi oggi fate della
preghiera corale e della sua manifestazione pubblica il più forte legame
intergenerazionale e la più efficace via per la trasmissione della fede”. Oggi,
le famiglie a Pompei sono una manifestazione dinamica dell’amore di Dio, la
risposta concreta e gioiosa all’appello del Pontefice.
“…che il
Pellegrinaggio - ha auspicato Papa Bergoglio - ridesti l’attenzione sul
protagonismo ecclesiale e sociale della famiglia, perché sia sempre più promossa
nel Paese la cultura della vita, in ogni sua stagione, che è la via sicura per
costruire un mondo più attento alla promozione dell’uomo e della sua dignità
integrale e trascendente”.