Una storia che narra la grandezza e la bellezza
dell’amore di Gesù Buon Samaritano che mai smette di prendersi cura di ciascuno
di noi strappandoci dalle nostre solitudini, è quella di Mario e Tiziana, una
coppia di sposi che fanno parte del gruppo “Piccolo gregge” di Torino e che hanno
riscoperto la bellezza della vita e del sentirsi amati grazie all’incontro di
Gesù all’interno del RnS: Mario, rimasto vedovo dopo la morte della prima
moglie Patrizia e padre di tre figli, e Tiziana, madre di due figli che riesce
a ottenere la dichiarazione di nullità del primo matrimonio. Grazie alla sua
prima sposa di nome Patrizia, Mario incontra Gesù e inizia a camminare all’interno
del RnS, ricevendo la Preghiera di effusione nel 1994; successivamente, però,
la sua fede viene messa a dura prova: « Nel 2005 il Signore chiamò a se mia
mamma; ventinove giorni dopo la sua scomparsa, il Signore chiamò a sé la
fidanzata del mio primogenito, che aveva solo 22 anni. Nell’aprile del 2006 mio
fratello maggiore fu colpito da un ictus. A luglio 2006, un pneuma toracico spontaneo
mi stava portando via la vita. A ottobre 2006 Patrizia scopre di avere un
cancro al seno e, dopo sei anni di malattia, è salita in cielo». Sostenuto
dalla preghiera di tanti fratelli e sorelle, Mario riesce ad affrontare quanto
stava vivendo; durante una giornata di ritiro, sente risuonare forte dentro di
sé le parole che Patrizia gli aveva rivolto durante la sua malattia: «Mario,
quando il Signore mi chiamerà a sè, non rimanere da solo». Il 14 maggio del
2016 Mario sposa Tiziana; a celebrare il loro matrimonio è il suo figlio
primogenito, che durante la malattia della sua mamma scopre la sua vocazione sacerdotale
e viene ordinato il 15 giugno del 2013: «Dodici anni fa ho fatto l’incontro più
bello che ha cambiato per sempre la mia vita – afferma Tiziana –. Prima vivevo
nel buio. La vita mi aveva riservato grandi sofferenze. Da bambina ho subito
abusi sessuali per più di un anno e questo inevitabilmente ha distrutto la mia
vita. Nutrivo profondi sentimenti di rabbia, di odio, di delusione. Nel mio
cuore, c’era solo un senso profondo di solitudine e di abbandono. Un matrimonio
fallito, proprio a causa di questa mia incapacità di amare, un’attività
lavorativa in proprio, anche questa fallita, e cattive amicizie. A causa di
tutto quel dolore ero precipitata in una profonda depressione. Non desideravo
più nulla, nemmeno vivere». Ed ecco che Gesù, proprio in questo dolore profondo,
si manifesta nella vita di Tiziana in tutta la sua potenza, donandole ciò che
tanto il suo cuore desiderava: «Una sera, durante un Roveto ardente, pregai il
Signore di mettere accanto a me qualcuno che mi amasse, che si prendesse cura di
me e dei miei figli, Davide e Matteo, che erano nati dal primo matrimonio. Quella
notte feci un sogno: vidi Patrizia, la prima moglie di Mario, che il Signore aveva
chiamato a sé due anni prima, invitarmi ad andare verso di lei, per vedere ciò
che stava facendo. Era tutta intenta nel preparare un abito da sposa e
chiamandomi a sé, disse: “Questo è per te!”». Dopo circa sei mesi incontra
Mario, che iniziò a prendersi cura di lei e dei suoi figli. Grande è la loro
gratitudine al Signore che si innalza fino al cielo: «Gloria a Dio che non ci
lascia mai soli, che sempre compie meraviglie nella nostra vita e che fa nuove
tutte le cose! Amen! Alleluja!»
Veronica Diomede
(01.05.2018)