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Ero in carcere e siete venuti a trovarmi 
Torino, Casa circondariale Domenico Minervini
L’ALTrA cucina… per un pranzo d’amore (Torino) - Clicca per ingrandire...

Anche quest’anno, il pranzo di Natale nelle diverse carceri italiane è stato un evento attraverso il quale servire e farsi prossimi ai fratelli detenuti; ma è stato anche un modo per vedere riflesso nei loro occhi il volto di Dio. Come negli occhi del piccolo Lorenzo, figlio di un detenuto, che, stringendo forte il suo papà, con voce emozionata, ha urlato: «Papà, lo sai che oggi sono venuto per dirti che ti voglio bene?». Abbiamo sentito l’amore di Dio in quell'abbraccio dei bimbi ai loro padri e dei padri ai loro figli… quante emozioni! Abbiamo incontrato Gesù in carcere anche nel fratello musulmano che ci ha ringraziato perché in questo «pranzo d'amore si è resa possibile la pace tra i cuori dei detenuti di diverse religioni». Il programma della giornata è stato ricco: in mattinata una festa con i detenuti, le famiglie e il loro bambini, a cui è stato donato un regalo. A mezzogiorno, il pranzo, preparato dallo chef Matteo Baronetto, del ristorante “Del Cambio” di Torino, uno tra i più antichi e blasonati d’Italia.

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Presenti all’evento, il Direttore della Casa circondariale Domenico Minervini, il Direttore aggiunto Francesca Daquino, i Garanti per i Detenuti per la Regione e per il Comune, on. Bruno Mellano e Monica Cristina Gallo; i testimonial Gaetan Guzman e Andrea Gasbarroni, ex calciatori della Juventus e della Nazionale italiana.

Tra i volontari del Rinnovamento nello Spirito, Paola ha raccontato: «Sono ancora frastornata dalle tante bellissime emozioni di questa giornata; è proprio vero che la presenza del Signore è più forte nei luoghi di sofferenza! Mi porto nel cuore l’amore dato ma soprattutto ricevuto, un senso di vicinanza e fraternità che mai avrei immaginato, tanti sorrisi e storie di vita che hanno allargato il mio cuore verso il prossimo».

Arcangelo Lucà

(20.12.2017)