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Il pranzo, la gioia, l’annuncio e la preghiera 
Palermo, Casa Circondariale Pagliarelli
L’ALTrA cucina… per un pranzo d’amore (Palermo) - Clicca per ingrandire...

La quarta edizione de L’ALTrA CUCINA… per un pranzo d’amore che si è tenuta presso la Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo, si è svolta nel teatro del carcere ed ha visto protagonisti più di quattrocento detenuti, insieme agli agenti di polizia penitenziaria e ai volontari del Rinnovamento nello Spirito. I giovani del Rinnovamento, provenienti da diverse realtà, non si sono limitati a servire i pasti, ma hanno intrattenuto i detenuti con un ricco repertorio di canzoni siciliane e napoletane e di brani tratti dal repertorio internazionale, non mancando di lanciare l’annuncio natalizio e kerigmatico del Cristo che nasce nel cuore di tutti, anche all’interno di un carcere, attraverso l’animazione di uno splendido momento di lode semplice e spontaneo. I detenuti sono stati simpaticamente coinvolti in un divertente karaoke: i più “coraggiosi” si sono spinti in esibizioni canore e sketch comici davanti ai compagni in visibilio.

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Prima del pranzo, i saluti di Francesca Vazzana, direttrice della struttura penitenziaria, e di Luciana Leone, direttore editoriale RnS, che ha letto le parole di Papa Francesco ai detenuti lanciando un personalissimo messaggio di speranza. Padre Loris, cappellano del carcere, ha impartito la benedizione prima di dare il via al pranzo. I volontari hanno servito i pranzi spingendosi fin dentro le celle, anche a quei detenuti che per ragioni di salute o di regime detentivo non hanno potuto essere presenti insieme a tutti gli altri.

Lo Chef Carmelo Criscione del Petit Café Nobel, azienda di catering e banqueting tra le più rinomate della Sicilia, insieme al suo staff, ha preparato un pranzo tutto palermitano: panini con le panelle e focaccine con la milza, anelletti al forno e caponata, cous cous, insalata di polpo e lo “sfincione”, la tradizionale pizza locale con pomodoro, cipolla, formaggio e alici. Spettacolare poi la finitura della classica cassata siciliana da 60 chili, che è stata decorata con la tipica frutta candita davanti ai detenuti e servita in un ricchissimo buffet di dolci insieme a 500 cannoli. La realizzazione della manifestazione, come ogni anno, è stata possibile anche grazie all’impegno straordinario degli operatori ed educatori, coordinati dalla dottoressa Rosaria Puleo, e degli agenti di Polizia Penitenziaria.

Sebastiano Corso

(20.12.2017)