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Le testimonianze di Giovanna e Alessandro 
41ª Conferenza nazionale animatori - Clicca per ingrandire...

Una rabbia trasformata in amore
La testimonianza di Giovanna

Faccio parte della comunità Madonna del Cenacolo di Napoli e desidero testimoniare quanto e grande l’amore di Dio. Ho 57 anni e sono sposata con Gianni, con cui ho avuto tre figli meravigliosi. Ho ricevuto la preghiera di effusione nel 1999. A 13 anni ho molto sofferto perché mio padre, che amavo tanto, ci lasciò per andarsene con un altra donna. A 20 anni mi sono sposata ed ero felice ma sentivo sempre un vuoto interiore per la mancava di mio padre, provavo rancore e mi ripetevo che non lo avrei mai perdonato. Qualche anno dopo, a mia madre, a 55 anni, venne diagnosticato il morbo di Alzheimer e nuovamente il mondo mi crollò addosso. Provavo tanta rabbia verso Dio: perche mia madre malata e non mio padre? Poi mia madre morì e io stavo sempre più male al punto che caddi in depressione e divenni anoressica: volevo solo morire.

Ma ecco la misericordia di Dio. Venne ad abitare vicino a casa mia una signora che m’invitava sempre ad andare con lei a pregare; io mi rifiutavo, non la sopportavo più, era diventata un ossessione. Quando la vedevo scappavo. Un giorno, per non sentirla più, accettai. Andai con lei alla preghiera comunitaria carismatica e da quel giorno non sono più mancata; benedico quella signora ogni giorno. Cosi iniziò il mio cammino con Gesù. Col passare del tempo mi sentivo sempre più amata da Dio e incominciai ad aprire il cuore fino a che l’odio e la rabbia si trasformarono in amore e in perdono. Dopo venti anni mio padre si presentò a casa mia perché cacciato dalla sua compagna e malato ai reni, ma Dio aveva già preparato il mio cuore e fui capace, con la Sua grazia, di riconciliarmi con lui… quanto amore, gioia e lacrime in un giorno solo.

Purtroppo nel 1991 mi accorsi che mio marito aveva preso il vizio del gioco con le slot machine, le corse e che stava distruggendo la nostra famiglia; si era giocato tutto fino a ipotecare anche la casa. Si riempì di debiti e la gente veniva a chiedere a me i soldi. Ero sul punto di farlo andare via di casa, ma Dio è più grande di tutto. Ho pregato tanto, ho pianto tanto e sono andata a lavorare per sanare i debiti, che finalmente sono stati estinti, e mi poco alla volta mi sono riconciliata anche con lui.

Oggi mio marito e io facciamo un cammino insieme nel RnS donandoci completamente al Signore e al prossimo, facendo opere di evangelizzazione dove abitiamo, nei quartieri Spagnoli, una zona non facile dove il male abbonda, ma l’opera di Dio trionfa sempre. “Quanto a me e alla mia casa vogliamo servire il Signore… (Gs 24, 15).

 

Con la luce negli occhi
La testimonianza di Alessandro

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Ho 48 anni e da circa 19 anni faccio parte di questa grande famiglia che è il RnS. La mia vita però, prima di conoscere Gesù, è stata un dissipare e spendere tutto per il piacere e il divertimento. Le belle donne, il vestire bene, i locali notturni, le brutte compagnie ben presto presero il posto di Dio nella mia vita e mi portarono a entrare in un vortice pericoloso che senza pietà travolse totalmente la mia vita. Pian piano dentro di me stavano spegnendosi la luce e la voglia di vivere.

Oltre al denaro stavo dissipando il bene più prezioso: il dono della vita! In tutto questo accadde una cosa; era il 1998, mi trovavo a Rimini per lavoro (ero direttore di sala di un hotel), e una sera andai a trovare mia madre che, insieme ad alcune persone, stava partecipando alla Conferenza di Rimini Animatori. Quando entrai nell’hotel dove alloggiavano, mi colpì di lei e di quelle persone la luce che trasmettevano i loro occhi che mostravano tutta la gioia di vivere, la gioia di Gesù, che io avevo perso!

Intanto, continuavo a fare la vita di sempre. Ero, però, arrivato al “capolinea”, allo stremo. Una sera di febbraio del 1999 avevo la voglia di farla finita; avevo 25 anni e mi sentivo un fallito, avevo speso tutto in quelle esperienze di peccato, mi ero rovinato economicamente e avevo posto macigni sulla mia coscienza. Mentre tutto sembrava perduto, mia madre, appena tornata dall’incontro di preghiera, si avvicinò e mi disse: «Figlio mio, qualsiasi cosa hai potuto fare oltre quelle che già so - sapeva del denaro preso dal suo conto in banca e di tante bugie - Gesù ti aiuterà, è qui e ti vuole liberare da questa morte che hai dentro di te». Mi voltai, la guardai e vidi una grande luce nei suoi occhi che arrivò dritta al mio cuore. Quella luce era Gesù! Gesù era accanto a me! Da quella sera la mia vita è cambiata, la presenza di Cristo è entrata nella mia vita. Ho iniziato a frequentare la comunità e, a piccoli passi, preso per mano dai fratelli, ho iniziato a ricostruire ciò che il male aveva distrutto. Mia mamma da cinque anni è nata in Cielo. Attraverso il cammino di fede ho sperimentato la Signoria di Gesù nella mia vita; ho ricevuto la Preghiera di effusione e riscoperto la gioia di vivere i Sacramenti e nella comunità ho conosciuto e sposato Franca da cui sono nati due bambini, Rosa e Pasquale. Ho una famiglia! Viva la famiglia, la famiglia è viva! Insieme come famiglia abbiamo vissuto e ricevuto tanti doni meravigliosi tra cui la grazia di servire il Signore e i fratelli, e credetemi non c’è cosa più bella perchè a differenza del peccato di cui il salario è la morte, Dio ti ripaga con l’amore, e l’amore è vita. 

 

(09.12.2017)