Una rabbia trasformata in amore
La testimonianza di Giovanna
Faccio
parte della comunità Madonna del Cenacolo di Napoli e desidero testimoniare
quanto e grande l’amore di Dio. Ho 57 anni e sono sposata con Gianni, con cui
ho avuto tre figli meravigliosi. Ho ricevuto la preghiera di effusione nel 1999. A 13 anni ho molto
sofferto perché mio padre, che amavo tanto, ci lasciò per andarsene con un
altra donna. A 20 anni mi sono sposata ed ero felice ma sentivo sempre un vuoto
interiore per la mancava di mio padre, provavo rancore e mi ripetevo che non lo
avrei mai perdonato. Qualche anno dopo, a mia madre, a 55 anni, venne
diagnosticato il morbo di Alzheimer e nuovamente il mondo mi crollò addosso.
Provavo tanta rabbia verso Dio: perche mia madre malata e non mio padre? Poi
mia madre morì e io stavo sempre più male al punto che caddi in depressione e
divenni anoressica: volevo solo morire.
Ma
ecco la misericordia di Dio. Venne ad abitare vicino a casa mia una signora che
m’invitava sempre ad andare con lei a pregare; io mi rifiutavo, non la
sopportavo più, era diventata un ossessione. Quando la vedevo scappavo. Un
giorno, per non sentirla più, accettai. Andai con lei alla preghiera
comunitaria carismatica e da quel giorno non sono più mancata; benedico quella
signora ogni giorno. Cosi iniziò il mio cammino con Gesù. Col passare del tempo
mi sentivo sempre più amata da Dio e incominciai ad aprire il cuore fino a che
l’odio e la rabbia si trasformarono in amore e in perdono. Dopo venti anni mio
padre si presentò a casa mia perché cacciato dalla sua compagna e malato ai
reni, ma Dio aveva già preparato il mio cuore e fui capace, con la Sua grazia, di riconciliarmi
con lui… quanto amore, gioia e lacrime in un giorno solo.
Purtroppo
nel 1991 mi
accorsi che mio marito aveva preso il vizio del gioco con le slot machine, le corse e che stava
distruggendo la nostra famiglia; si era giocato tutto fino a ipotecare anche la
casa. Si riempì di debiti e la gente veniva a chiedere a me i soldi. Ero sul
punto di farlo andare via di casa, ma Dio è più grande di tutto. Ho pregato
tanto, ho pianto tanto e sono andata a lavorare per sanare i debiti, che
finalmente sono stati estinti, e mi poco alla volta mi sono riconciliata anche
con lui.
Oggi
mio marito e io facciamo un cammino insieme nel RnS donandoci completamente al
Signore e al prossimo, facendo opere di evangelizzazione dove abitiamo, nei quartieri
Spagnoli, una zona non facile dove il male abbonda, ma l’opera di Dio trionfa
sempre. “Quanto a me e alla mia casa
vogliamo servire il Signore… (Gs 24, 15).
Con la luce negli occhi
La testimonianza di Alessandro
Ho 48 anni e da circa 19 anni
faccio parte di questa grande famiglia che è il RnS. La mia vita però, prima di
conoscere Gesù, è stata un dissipare e spendere tutto per il piacere e il
divertimento. Le belle donne, il vestire bene, i locali notturni, le brutte
compagnie ben presto presero il posto di Dio nella mia vita e mi portarono a
entrare in un vortice pericoloso che senza pietà travolse totalmente la mia
vita. Pian piano dentro di me stavano spegnendosi la luce e la voglia di
vivere.
Oltre al denaro stavo
dissipando il bene più prezioso: il dono della vita! In tutto questo accadde
una cosa; era il 1998, mi trovavo a Rimini per lavoro (ero direttore di sala di
un hotel), e una sera andai a trovare mia madre che, insieme ad alcune persone,
stava partecipando alla Conferenza di Rimini Animatori. Quando entrai nell’hotel
dove alloggiavano, mi colpì di lei e di quelle persone la luce che
trasmettevano i loro occhi che mostravano tutta la gioia di vivere, la gioia di
Gesù, che io avevo perso!
Intanto, continuavo a fare la
vita di sempre. Ero, però, arrivato al “capolinea”, allo stremo. Una sera di febbraio
del 1999 avevo la voglia di farla finita; avevo 25 anni e mi sentivo un
fallito, avevo speso tutto in quelle esperienze di peccato, mi ero rovinato
economicamente e avevo posto macigni sulla mia coscienza. Mentre tutto sembrava
perduto, mia madre, appena tornata dall’incontro di preghiera, si avvicinò e mi
disse: «Figlio mio, qualsiasi cosa hai potuto fare oltre quelle che già so -
sapeva del denaro preso dal suo conto in banca e di tante bugie - Gesù ti
aiuterà, è qui e ti vuole liberare da questa morte che hai dentro di te». Mi
voltai, la guardai e vidi una grande luce nei suoi occhi che arrivò dritta al
mio cuore. Quella luce era Gesù! Gesù era accanto a me! Da quella sera la mia
vita è cambiata, la presenza di Cristo è entrata nella mia vita. Ho iniziato a
frequentare la comunità e, a piccoli passi, preso per mano dai fratelli, ho
iniziato a ricostruire ciò che il male aveva distrutto. Mia mamma da cinque
anni è nata in Cielo. Attraverso il cammino di fede ho sperimentato la Signoria
di Gesù nella mia vita; ho ricevuto la Preghiera di effusione e riscoperto la
gioia di vivere i Sacramenti e nella comunità ho conosciuto e sposato Franca da
cui sono nati due bambini, Rosa e Pasquale. Ho una famiglia! Viva la famiglia,
la famiglia è viva! Insieme come famiglia abbiamo vissuto e ricevuto tanti doni
meravigliosi tra cui la grazia di servire il Signore e i fratelli, e credetemi
non c’è cosa più bella perchè a differenza del peccato di cui il salario è la
morte, Dio ti ripaga con l’amore, e l’amore è vita.