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I messaggi di Papa Francesco e di mons. Nunzio Galantino 
10° Pellegrinaggio nazionale delle famiglie, 16 settembre
Segreteria di Stato Vaticana

È giunto il messaggio di Papa Francesco agli oltre 10 mila partecipanti al X Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la Famiglia, promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo in collaborazione con la Prelatura Pontificia di Pompei, con i Comuni di Pompei e di Scafati, con l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI, con il Forum delle Associazioni Familiari e con il patrocinio del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita:

«Papa Francesco rivolge a tutti i partecipanti il suo cordiale saluto e assicura la sua spirituale vicinanza. Egli si compiace per tale significativo appuntamento, offerto in preparazione all’Incontro mondiale delle famiglie del 2018 a Dublino».

Papa Francesco ha inoltre esortato a pregare «per le famiglie provate a causa della mancanza del lavoro, per quelle perseguitate a motivo della fede e per ogni famiglia in situazione di sofferenza».

Anche il Segretario generale della CEI, mons. Nunzio Galantino, ha fatto giungere il suo messaggio a Salvatore Martinez, presidente RnS e promotore dell’iniziativa. Sottolineando il valore testimoniale del Pellegrinaggio aperto a tutti, un’iniziativa preziosa nell’unità della preghiera, ha ricordato il ruolo della famiglia nell’odierno contesto sociale, antropologico, istituzionale:

«Non è facile dare testimonianza del bene, della fiducia, della speranza, in un’epoca in cui la famiglia attraversa una profonda crisi antropologica, economica, sociale, che ne mina le basi portando alla frammentazione dei nuclei familiari e a nuove povertà. Oggi, la paura del “per sempre” condanna a un precariato affettivo a tempo indeterminato che – unito alla mancanza di lavoro, all’emergenza pubblica di un Paese che non investe sulla famiglia – paralizza i sogni dei giovani e innesca una spirale demografica discendente dalle conseguenze drammatiche. Le Istituzioni purtroppo non sembrano più credere alla verità e all’importanza fondativa della famiglia, unione di un uomo e di una donna, che invece – a dispetto di tutti i detrattori – resta il luogo in cui si formano i cittadini del futuro (…) Non possiamo non ricordare che tutti noi ci siamo affacciati alla tenerezza e alla saggezza dei nonni, alla giocosità degli zii, alla solidarietà cameratesca di fratelli e cugini. Purtroppo però, sempre meno bambini oggi sperimentano questa “casa” di relazioni feconde e frontiera sincronica (fra individuo e società) e diacronica (fra generazioni) così, quando le relazioni familiari, per le ferite che in certi casi si sono prodotte, non possono costituire questa scuola di umanità, è la comunità cristiana che è chiamata ad essere famiglia anche per chi non crede più alla famiglia. Per questo, il vostro Pellegrinaggio – che resta in ascolto del presente e aiuta la famiglia a viverlo, con uno sguardo saldo al futuro – è davvero un “camminare insieme” nella luce della fede, accompagnati da quella “letizia dell’amore” che rende unica e bella la famiglia cristiana». 

Nell’Anno del Giubileo d’oro del Rinnovamento nel mondo, il Pellegrinaggio vuole riservare un particolare riguardo all’accoglienza di famiglie profughe, straniere, senza lavoro, segnate dalla sofferenza. 

(16.09.2017)