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È giunto il messaggio di Papa Francesco agli oltre 10 mila partecipanti al X Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per
la Famiglia, promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo in
collaborazione con la Prelatura
Pontificia di Pompei, con i Comuni
di Pompei e di Scafati, con l’Ufficio
Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI, con il Forum delle Associazioni Familiari e
con il patrocinio del Dicastero per i
Laici, la Famiglia e la Vita:
«Papa Francesco rivolge a tutti i partecipanti il suo cordiale saluto e
assicura la sua spirituale vicinanza. Egli si compiace per tale significativo
appuntamento, offerto in preparazione all’Incontro mondiale delle famiglie del
2018 a Dublino».
Papa Francesco ha inoltre esortato a pregare «per le famiglie provate a causa della mancanza del lavoro, per quelle
perseguitate a motivo della fede e per ogni famiglia in situazione di
sofferenza».
Anche il Segretario generale
della CEI, mons. Nunzio Galantino, ha
fatto giungere il suo messaggio a Salvatore
Martinez, presidente RnS e promotore dell’iniziativa. Sottolineando il
valore testimoniale del Pellegrinaggio aperto a tutti, un’iniziativa preziosa
nell’unità della preghiera, ha ricordato il ruolo della famiglia nell’odierno
contesto sociale, antropologico, istituzionale:
«Non è facile dare testimonianza del bene, della fiducia, della
speranza, in un’epoca in cui la famiglia attraversa una profonda crisi
antropologica, economica, sociale, che ne mina le basi portando alla
frammentazione dei nuclei familiari e a nuove povertà. Oggi, la paura del “per
sempre” condanna a un precariato affettivo a tempo indeterminato che – unito
alla mancanza di lavoro, all’emergenza pubblica di un Paese che non investe
sulla famiglia – paralizza i sogni dei giovani e innesca una spirale
demografica discendente dalle conseguenze drammatiche. Le Istituzioni purtroppo
non sembrano più credere alla verità e all’importanza fondativa della famiglia,
unione di un uomo e di una donna, che invece – a dispetto di tutti i detrattori
– resta il luogo in cui si formano i cittadini del futuro (…) Non possiamo non
ricordare che tutti noi ci siamo affacciati alla tenerezza e alla saggezza dei
nonni, alla giocosità degli zii, alla solidarietà cameratesca di fratelli e
cugini. Purtroppo però, sempre meno bambini oggi sperimentano questa “casa” di
relazioni feconde e frontiera sincronica (fra individuo e società) e diacronica
(fra generazioni) così, quando le relazioni familiari, per le ferite che in
certi casi si sono prodotte, non possono costituire questa scuola di umanità, è
la comunità cristiana che è chiamata ad essere famiglia anche per chi non crede
più alla famiglia. Per questo, il vostro Pellegrinaggio – che resta in ascolto
del presente e aiuta la famiglia a viverlo, con uno sguardo saldo al futuro – è
davvero un “camminare insieme” nella luce della fede, accompagnati da quella
“letizia dell’amore” che rende unica e bella la famiglia cristiana».
Nell’Anno del Giubileo d’oro del
Rinnovamento nel mondo, il Pellegrinaggio vuole riservare un particolare
riguardo all’accoglienza di famiglie profughe, straniere, senza lavoro, segnate
dalla sofferenza.