«Gesù sta già lodando il Padre
per noi», proclama don Guido Pietrogrande all’inizio della preghiera
comunitaria carismatica che apre la terza giornata di Convocazione. Ad animarla
con lui, Rosario Sollazzo, coordinatore della Basilicata, Barbara Canevara, sorella
della comunità Tenda di Dio, e due giovani impegnati nel RnS delle loro
regioni.
Si innalza subito un canto di giubilo
per rispondere all’invito di Gesù di entrare nella sua lode; un canto che dal
cuore dei presenti sale a raggiungere il cuore di Dio. Un canto che unisce la
terra al cielo, mentre entra nella lode di Gesù.
«Grazie per il dono dello Spirito
– prega don Guido – che ci spinge verso di te, Gesù. Tu che ci porti al Padre».
S’invoca con fede lo Spirito Santo che, effuso nei cuori, fa scaturire da essi
una sorgente di “acqua viva”, di grazia che rinnova.
«È in Cristo che abita
corporalmente tutta la pienezza della divinità, e voi avete in lui parte alla
sua pienezza, di lui cioè che è il capo di ogni Principato e di ogni Potestà»
(Col 2, 9-10). E l’Amen
dell’assemblea alla parola profetica proclamata diventa preghiera di
ringraziamento perché Gesù ci fa partecipi della pienezza della divinità.
«Gloria a Dio perché più nulla ci
manca: dal vuoto del peccato alla pienezza divina, una pienezza che ci fa
riscoprire la nostra dignità», proclama ancora don Guido. Nella lode, ognuno si
offre al Dio delle infinite meraviglie, che ha fatto uscire il suo popolo dal
sepolcro per donargli pienezza di risurrezione. «La tua parola – proclama
Barbara Canevara – ci dice che per essere radicati in te, nella tua pienezza,
l’unico modo è renderti lode».
È il momento di ringraziare il
Signore per la pienezza di fede, di speranza, di carità, di zelo, di gioia,
pienezza di cuore e di voce, che egli dona.
Oggi è ancora giorno di lode ed
esultanza per la sua opera: Il Signore ha fatto meraviglie – canta l’assemblea
con gioia – eterno è il suo amore per noi. Amen. Alleluia».
Elena Dreoni