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Tutti siamo chiamati a essere santi 
La testimonianza di Giorgio e Rossana
40ª Convocazione nazionale RnS - Clicca per ingrandire...

Desideriamo condividere con voi qualche episodio del percorso spirituale che nostra figlia Dafne, di 20 anni, ha fatto percorrendo il suo Calvario.

Aveva appena concluso l’esame di maturità quando ha iniziato ad avere forti mal di testa e formicolio in tutto il lato sinistro del corpo. Ricoverata nel luglio scorso in neurologia le è stato diagnosticato un tumore inoperabile al bulbo cerebrale.

Dal momento della diagnosi moltissime persone hanno iniziato a sostenerci con la preghiera, compresi i ragazzi presenti alla GMG.

A settembre Dafne ha intrapreso la tomo terapia. Ogni mattina nella preghiera affidavamo al Signore noi, gli altri ammalati, le persone che pregavano per noi e tutto il personale sanitario. Intanto, un’infezione sottocutanea avanzava e il quadro clinico peggiorava costringendo Dafne a terribili medicazioni, in anestesia totale, e da novembre è stata costretta a letto in due sole posizioni, senza poter cambiare la posizione delle gambe né di girarsi da sola. A volte, se non riposava, mi diceva: «Preghiamo la Coroncina della Misericordia?». Allora pregava per un papà di famiglia con problemi di salute, o ricordava Davide, un ragazzo che soffre, e piangeva per lui. O pensava all’amica che aveva perso un bambino in grembo. Provava conforto nell’invocazione “Gesù, confido in te” e nei canti del Rinnovamento che qualche volta aveva la forza di intonare lei, durante le medicazioni.

Un giorno di febbraio, dopo una crisi respiratoria, mi aveva detto: «Vorrei andarmene alle 3». Quel giorno chiese di chiamare il parroco. Alle 15.00 Dafne ricevette l’assoluzione, la comunione, poi l’unzione degli infermi. Pur spogliata di tutto, si sentiva felice e riusciva a dare serenità anche a chi la veniva a trovare, sempre con il sorriso sulle labbra. All’inizio della malattia, con alcuni fratelli del gruppo, in preghiera, allo Spirito Santo ha chiesto il dono della fortezza per affrontare con coraggio e senza abbattersi, quanto la vita le stava offrendo.

Due anni e mezzo fa aveva incontrato il gruppo regionale dei giovani del RnS facendo un’esperienza molto forte di Gesù. Ha scritto di quel weekend: «Nel mio cuore ho conservato ogni singolo momento di questa esperienza, ma è bene diffondere a tutti questa testimonianza affinché capiate quanto è potente l’amore di Dio». Siamo certi che il Signore l’ha presa per mano e accompagnata a entrare nella Vita vera, e i suoi occhi luminosi e belli testimoniavano questa certezza…

Sandro Gallo 

(24.04.2017)