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Oltre l’errore per far nascere Gesù nel nostro cuore 
A Salerno “L’ALTrA cucina… per un pranzo d’amore”
Pranzo di Natale Salerno 2016 - Clicca per ingrandire...

«Oggi tutti possiamo essere liberati da Gesù. Oggi, con questa iniziativa, attraverso il nostro stare insieme, giunga a tutti il messaggio di pace e serenità per far prevalere quella luce di bene che è in ognuno di noi». È commossa, soddisfatta, semplicemente partecipe la dott.ssa Caterina Sergio, vice direttrice della Casa circondariale di Salerno, che per la prima volta accoglie “L’ALTrA cucina… per un pranzo d’amore”, evento organizzato da Prison Fellowship Italia, Rinnovamento nello Spirito Santo e Fondazione Alleanza del RnS Onlus da tre anni in diverse carceri d’Italia.

Lo scorso 22 dicembre, mentre a Roma (Rebibbia), Milano (Opera), Modena, Palermo (Pagliarelli) chef stellati, artisti, mezzi di comunicazione si preparavano a rivivere insieme un evento già accolto e apprezzato dai detenuti di queste strutture detentive, a Salerno gli agenti della Polizia penitenziaria erano testimoni per la prima volta di un’iniziativa che li avrebbe visti testimoni e coprotagonisti. Si, perché oltre i cancelli la popolazione carceraria non è composta solo dai detenuti: quel corpus unicum vede insieme, quotidianamente, funzionari, agenti, gli stessi detenuti, i volontari. Volontari tra cui compare il Rinnovamento nello Spirito, già presente attraverso una sua comunità che opera all’interno della Casa circondariale di Salerno. Assieme al direttore del RnS Amabile Guzzo, vanno varcato i cancelli lo chef stellato Lorenzo Cuomo e il suo staff, gli artisti Alessandro Greco, Beatrice Bocci, Maurizio Casagrande, Massimiliano D’Alessandro, Sara Jane Olog, Gianni Testa.  

Mentre lo chef, sin dalle prime ore del mattino, preparava ai fornelli un prelibato menù a base di pesce, come da tradizione della marinara Salerno, nel teatro le emozioni più diverse si sono avvicendate, dal palco alla platea.

«Siete voi i protagonisti – ha sottolineato il direttore Guzzo ai detenuti –: vogliamo toccare il vostro cuore, quella parte essenziale di ciascuno di noi in cui alberga una nuova speranza. Oggi, 22 dicembre 2016, si apre l’ultimo tratto dell’autostrada Salerno-Reggio Calabria: sono occorsi 50 anni per costruire ponti, sconfiggere mura, montagne. Oggi la storia ci consegna l’apertura dell’ultimo tunnel. Anche noi oggi abbiamo un percorso da fare: costruire ponti, rompere montagne, guidarvi verso la luce».

«La nostra gioia nell’essere qui è nella condivisione di questo momento – ha esordito Beatrice Bocci, che con il marito Alessandro Greco ha condotto lo spettacolo –. Siamo qui perché un giorno nella nostra vita c’è stato il Natale: era fine marzo quando Gesù è nato nel mio cuore. Se nasce nel vostro cuore Gesù fa questa cosa formidabile: dona una pace e una gioia che nessuna circostanza di vita può toglierci. Che questo Natale sia l’opportunità di non guardare Gesù nascere nel presepe ma nel vostro cuore».

«Lui – ha aggiunto Alessandro Greco – è l’uomo nuovo, il Dio fatto uomo. Tutta la storia del mondo si è preparata al suo arrivo per riconciliare in lui tutto e tutti. Solo in lui, con lui, per lui, possiamo trovare la salvezza e la guarigione del cuore, perché Dio si prende cura delle nostre sofferenze».

Lo spettacolo ha visto alternarsi sul palco della Casa circondariale di Salerno l’attore Maurizio Casagrande e i cantanti Massimiliano D’Alessandro, Sara Jane Olog, Gianni Testa, che hanno saputo parlare, tra parole e musica, a tutti i presenti. In arrivo anche una inattesa telefonata di Papa Francesco-Alessandro Greco, che ha rivolto queste parole ai detenuti: «L’Augurio che vi fa il Santo Padre è che il vostro cuore si trasformi nella mangiatoia di Gesù, con l’odore delle pecore».

Al termine dello spettacolo, la condivisione del pranzo cucinato dallo chef stellato Lorenzo Cuomo ha sugellato una giornata indimenticabile.

«Voi siete stati la nostra famiglia oggi. Questo è il nostro pranzo di Natale: quando uscite da questo luogo rendeteci uomini liberi raccontando fuori quanto avete vissuto con tutti noi»: Rocco è di Reggio Calabria e nella Casa circondariale di Salerno è nel braccio dei reati “pesanti”. Parla a nome di tutti, e lo fa con la ferma consapevolezza di chi tra quelle mura vive un percorso di redenzione umana. Attorno a lui gli altri detenuti, accompagnati dallo sguardo “materno” della vice direttrice Caterina Sergio che, con gli agenti della polizia penitenziaria, vive come una missione la quotidianità tra le mura del carcere salernitano. «Parlate di noi – ha aggiunto –, di come grazie a quanti lavorano qui viviamo la carcerazione con dignità. Oltre il reato commesso c’è il volto di un uomo, ci siamo noi».  «Consideriamo la nostra vita alla luce del Natale, solo così si rinasce – le parole di don Rosario Petrone, cappellano militare –. Questi amici ci aiutano a fare una riflessione su noi stessi: pensiamo anche alle persone che abbiamo offeso con le nostre vite».

«L’Anno santo della misericordia da poco concluso ci ha consegnato 365 giorni in cui ci siamo rapportati a Dio per andare oltre l’errore e vivere Gesù. Prison Fellowship Italia, Rinnovamento nello Spirito Santo e Fondazione Alleanza del RnS Onlus sono associazioni che vivono l’attenzione al recupero, alla persona: siano questi momenti in cui andare oltre, coltivando la speranza che qualcosa di importante possa sempre accadere a ciascuno di noi».

Elsa De Simone   

 

Un ringraziamento speciale a quanti hanno contribuito all'organizzazione del pranzo di Salerno:

 - Eccellenze Campane

 - Panificio "Dal Fornaio" famiglia Fortunato

 - Caseificio Mail

 - Punto Nef Fotografie  

 

 - GALLERIA FOTOGRAFICA   

(27.12.2016)