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Siete voi il pranzo stellare! 
A Rebibbia “L’Altra cucina... per un pranzo d’amore”
Pranzi di Natale Rebibbia 2016 - Clicca per ingrandire...

Anche quest’anno, per decine di volontari del RnS e di Prison Fellowship Italia, per giornalisti, attori, cantanti, si sono aperte le porte della Sezione femminile del Carcere romano di Rebibbia. Un Natale diverso, un’atmosfera di festa e di fraternità quella che hanno potuto respirare i 350 partecipanti (tra detenute, circa 300, il personale carcerario e gli ospiti) a questo speciale “pranzo d’amore”. Il pranzo di Natale “stellato” all’interno del carcere di Rebibbia è divenuto ormai una tradizione; un’occasione unica per dare un volto alla speranza e alla giustizia sociale.

Moltissimi gli ospiti che, a Roma, hanno accolto il nostro invito. Tra questi, i comici Michele la Ginestra, Nino Taranto, Marco Passiglia e Francesca Di Cataldo. Amedeo Minghi ha acceso gli animi di tutti i presenti cantando alcuni suoi più grandi successi. A servire ai tavoli, anche l’attrice Linda Batista. A dirigere i numerosi sous chef, uno chef “stellato”: Cristina Bowerman (2 forchette dal Gambero rosso e Stella Michelin dal 2010). E se la Bowerman ha saputo soddisfare i palati, la conduttrice televisiva Arianna Ciampoli, con simpatia e professionalità, ha saputo riempire i cuori dei presenti di dolcezza e allegria.

“Alle detenute che pensano di aver ricevuto ‘qualcosa’, voglio dire che siamo noi che abbiamo ricevuto la gioia della fraternità, dell’amicizia e di essere una sola famiglia umana, al di là delle sbarre e al di qua di tutte le nostre prigionie”, ha detto Salvatore Martinez, presidente dell’Associazione RnS e della Fondazione Alleanza del RnS Onlus. Poi, mostrando il cuore di stoffa donato dall’Azienda Coco Mat alle detenute, Martinez si è augurato che in questo Natale le detenute “possano avere cuori di carne e non di stoffa o di pietra; cuori che non siano lontani dal bene; questa è l’opportunità – ha continuato il Presidente RnS - per scegliere il bene e per decidere di cambiare vita”. Martinez ha poi sottolineato che “se non si comprende l’importanza di una vera conversione, se non si intraprende la strada del perdono di se stessi e di chi ci ha procurato del male, si rimarrà sempre dei prigionieri”. Inoltre, ha voluto ricordare come la società civile, (rappresentata per un giorno da artisti, attori, cantanti e volontari) “non si è dimenticata dei detenuti, ma è entrata in Carcere per ricordare a tutti che ogni vita è preziosa per Dio e che la dignità umana sempre merita non solo giustizia, ma anche misericordia”.

“Ci tengo a sottolineare che tutto quello che avete mangiato a pranzo rientra nel menù cucinato regolarmente nel mio ristorante. Non ho voluto che fosse stata una cosa arrangiata”. Queste le parole della chef Cristina Bowerman che si è augurata che questo pranzo di Natale possa diventare un appuntamento fisso anche per lei e per il suo staff. “Il cibo ha il grande potere di unire, creare relazioni e rinsaldare i rapporti”.

Ad intervenire anche la direttrice del Carcere di Rebibbia Ida Del Grosso che ha rivolto alle detenute un augurio speciale per questi giorni di festa e ha poi ringraziato il Presidente Martinez e il Magistrato di sorveglianza per avere reso possibile questa iniziativa.

Tra gli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa, Coco Mat che ha regalato dei piccoli cuori di stoffa profumati alla lavanda; l’Azienda agricola Biasiotto (BL) che ha offerto bottiglie di vino spumante alle guardie della Polizia penitenziaria e agli ospiti; l’Azienda Loison Pasticcieri che ha donato i panettoni ai detenuti.

Daniela Di Domenico

 

Un ringraziamento speciale a quanti hanno contribuito all'organizzazione del pranzo di Rebibbia:

 - Azienda Coco Mat

 - Azienda agricola Biasiotto (BL)

 - Azienda Loison Pasticcieri dal 1938 

 

 - GALLERIA FOTOGRAFICA  

(26.12.2016)