È stato Lorenzo Pasquariello,
membro del Comitato nazionale di servizio, area Pastorale, a presentare la
seconda “puntata” di Raccontiamo il Giubileo. A parlare sul palco sono stati i
gruppi e le comunità del Rinnovamento, che hanno presentato i progetti, gli
eventi di evangelizzazione e le iniziative, pensati e voluti per vivere nell’Anno
Santo la Misericordia sull’esempio del Padre, per approfondire la fede e
vivere con rinnovato impegno la vita cristiana.
Dopo le testimonianze di domenica
sulla GMG di Cracovia, il Pellegrinaggio delle famiglie e la missione in
Moldavia, al Palacongressi di Rimini sono stati presentati gli altri eventi
giubilari che hanno coinvolto il Rinnovamento tutto. In primis le Tende della
Misericordia, un progetto promosso, in più città d’Italia, per offrire a
chiunque la possibilità di varcare la “porta santa” e vivere il significato e l’esperienza
del Giubileo della Misericordia. L’iniziativa, nata da un’idea del Rinnovamento
nello Spirito Santo, è stata proposta in collaborazione con l’Ordinariato
Militare per l’Italia e in unità con i Vescovi, grazie anche alla presenza
delle associazioni e dei movimenti ecclesiali presenti nei territori. A darne
testimonianza a Rimini sono state quattro città coinvolte: Varese, Rende (CS),
l’Aquila e Trieste. Giampaolo Micolucci, coordinatore dell’Abruzzo, ha
sottolineato il ruolo “speciale” della Tenda per la città de L’Aquila.
Inaugurata il giorno prima del sisma che il 24 agosto ha gravemente colpito il
centro Italia, «ci siamo ritrovati a essere un vero e proprio “ospedale da
campo” – ha raccontato – grazie al quale la Misericordia di Dio ha consolato i
tanti cuori piegati dal lutto e dalle perdite subite”.
Una tenda “giovane” è stata
invece quella di Rende nella diocesi di Cosenza-Bisignano, presso l’università
della Calabria, in occasione del giubileo dei giovani universitari. «La
Misericordia del Signore si è manifestata con forza – ha ricordato Federica
Casciaro –, più di 300 giovani hanno deciso di riconciliarsi con il Signore,
accogliendo l’invito dei loro coetanei e accostandosi al sacramento della
confessione».
Anche per la città di Trieste la
Tenda è stato un avvenimento eccezionale che ha visto, i primi di settembre, «un
segno di comunione indelebile. In totale più di venti movimenti e associazioni
ecclesiali hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa giubilare:
un risultato storico per la nostra città, una vera Pentecoste».
Grande successo anche a Varese
dove, ha spiegato Lia, coordinatrice diocesana di Milano (zona 2), «si è
assistito all’imprevista e incredibile partecipazione di oltre 300 bambini e
ragazzi degli oratori vicini».
Un programma giubilare ricco
quello del Rinnovamento che ha coinvolto tutti i gruppi e le comunità d’Italia.
Ad Alcamo, in Provincia di Trapani, il gruppo “Immacolata” ha offerto le ceste
della Misericordia, una per ogni famiglia bisognosa delle 11 parrocchie
presenti. A Pordenone il gruppo “Ruah” ha portato la Misericordia nelle carceri
promuovendo il Seminario di vita nuova, grazie al quale sei detenuti hanno
ricevuto la Preghiera di effusione. A Tolentino la comunità “Regina della pace”
ha proposto i cenacoli missionari nelle case. “Le nostre famiglie – ha detto Marta,
membro del gruppo – sono diventate case di Misericordia». E in più è stato
realizzato un Seminario di vita nuova ad extra, dove più di 28 ragazzi e 42
adulti hanno ricevuto la preghiera per una rinnovata effusione di Spirito
Santo.
Il gruppo “Resto d’Israele” della
diocesi di San Miniato (Pisa), considerando la presenza di migranti sul
territorio, ha organizzato invece una giornata comunitaria per pregare e vivere
un tempo di convivialità con i ragazzi delle case di accoglienza, tutti
originari della Nigeria. «Vestire gli ignudi – hanno testimoniato – non
significa solo coprire la nudità fisica ma anche quella affettiva e spirituale».
Oggi il gruppo conta la presenza di quattro ragazzi nigeriani, un ragazzo del
Burkina Faso e due giovanissimi della Guinea Konakry.
Poi ci sono state le opere di
Misericordia regionali. Il Comitato nazionale ha assegnato a ciascuna regione
un’Opera di misericordia da incarnare con iniziative ad hoc. A parlarne è stata
la Lombardia con l’opera “seppellire i morti”, legata al “fine-vita”. Così nell’Istituto
Tumori di Milano è stata aperta una “porta giubilare” per i malati e i
sofferenti.
La sessione si è conclusa con
nuove testimonianze sulla Moldavia. A parlarne è stato don Patrizio Di
Pinto, consigliere nazionale per l’ambito Missioni. La Fondazione Alleanza del
Rinnovamento nello Spirito Santo onlus ha organizzato e avviato in Moldavia il
progetto del Centro Estivo Socio-Educativo “Punto di contatto”, per minori dai
6 ai 16 anni, un vero percorso di crescita umana, «un gesto per generare
speranza partendo dai più piccoli, dagli ultimi». Ilaria e Maurizio della
comunità “Madre della Luce” di Campobasso hanno preso parte a questa
esperienza. «Negli sguardi di questi bambini, nella loro postura, nei
movimenti, nella ricerca di un abbraccio o nella diffidenza verso un contatto –
hanno raccontato – spesso si vedono vissuti dolorosi. Ottanta bambini, ottanta
persone diverse con altrettante storie che ti fanno desiderare di conoscere, di
prendere per mano, di poter fare di più».
Laura Gigliarelli