Un anno non solo giubilare, per il gruppo
Shalom di Gela (CT), ma anche il 25° della Comunità. Un motivo per impegnarsi
con ancor più zelo nelle opere di misericordia. Un motivo che «ci ha indotti
come Pastorale – racconta la coordinatrice diocesana Fiorella – a muoverci su
due fronti: raggiungere le necessità spirituali dei fratelli, con un Seminario
di vita nuova, e quelle materiali con un sostegno mensile in denaro per le
famiglie disagiate della parrocchia e una raccolta mensile di alimenti per i
ragazzi del centro di accoglienza Zingale Equino di Aidone».
Un anno in cui, il 15 maggio, festa di
Pentecoste, il cuore della comunità viene trafitto dall’improvvisa e inattesa
notizia della scomparsa di Emanuele, fratello del Pastorale, che lascia la
moglie, i due figli e la comunità a causa di un aneurisma che lo colpisce
all’età di 48 anni.
Un grande e comprensibile sconforto della comunità
che però continua a essere guidata dallo Spirito Santo che suggerisce di «rendere
giustizia all’orfano e difendere la causa della vedova». È così che la comunità
si impegna a sostenere con un sussidio economico, la famiglia di Emanuele che
versa in grande difficoltà. Certi che avrebbero comunque onorato nel tempo
questo impegno di carità, iniziano a bussare a ogni porta per aiutare Maria, la
moglie di Emanuele, a cercare un lavoro. Con l’aiuto dello Spirito Santo e la
solidale accoglienza dei fratelli della Lombardia, Maria viene chiamata a
insegnare religione in una scuola elementare di Rho (MI). La comunità ha
imparato che «quando si dà col cuore si riceve molto più di quello che si è
dato».
sintesi di Anna e Sandro Gallo
(31.10.2016)