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Avvenire: speciale sul 9° Pellegrinaggio nazionale delle famiglie 
Editoriale del presidente Martinez e pagina uscita l’11 settembre
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Famiglia, sacramento d’amore

di Salvatore Martinez

Come ha ricordato Papa Francesco, occorre «pregare per i bisogni familiari… chiedere alla Vergine di proteggerci con il suo manto di madre… Le diverse espressioni della pietà popolare sono un tesoro di spiritualità per molte famiglie» (Amoris laetitia, n. 318). Sono parole che motivano e significano il nostro gesto, che ci permettono di testimoniare che l’Italia è spesso il Paese delle “ricchezze spirituali” negate a fronte delle tante “povertà materiali” emergenti.  Niente, più della preghiera, fa ricca la storia degli uomini.

Guardando all’indebolimento dell’identità cristiana che caratterizza la vita di tante comunità, in primis della famiglia, è necessario avere della preghiera una visione ampia; essa è una realtà di cui nessun uomo ha mai scrutato i confini, né varcato le ultime soglie. La preghiera indica il cammino della nostra vita, così che più la si pratica e più si compie degnamente il nostro pellegrinaggio verso il cielo, passando tra i travagli della terra. Perché la preghiera è come la vita: nonostante tutti i tentativi della scienza e della tecnologia, più che essere definita deve essere vissuta! Solo chi prega impara a vivere: si conosce in quanto uomo, si riconosce in quanto persona, impara a riconoscere che l’altro è sempre un dono, mai un problema per la sua diversità. E soprattutto impara ad amare. Sì, per vivere veramente, bisogna pregare! Perché vivere è amare. Una vita senza amore non è vita: è solitudine vuota, è prigionia, è tristezza. Chi prega rinasce all’amore.

A Genova vogliamo evidenziare il profondo e inscindibile legame che esiste tra il sacramento dell’Eucaristia e il sacramento del Matrimonio: entrambi sono l’incarnazione del “mistero grande” dell’amore di Dio tra gli uomini! La famiglia cristiana è tenerezza ferita, tenerezza tradita e crocifissa, ma pur sempre e per sempre, con l’Eucaristia, l’ostensione del sacramento della tenerezza divina, del Dio amore. Sì, nella fragile esperienza terrena di ogni famiglia cristiana rivive la stessa fragilità della carne del Figlio di Dio. Un Pellegrinaggio semplice, comprensibile e percorribile da tutti, di famiglie per la famiglia, perché nonni, genitori e figli si rimettano in piedi e riprendano con gioia il cammino intergenerazionale della vita. Pregheremo insieme i “sette misteri” del Rosario della Famiglia, una selezione dei 20 Misteri canonici, portando nel cuore del nostro Paese la grande speranza del riscatto spirituale e sociale della famiglia.

Desideriamo mostrare il volto delle nostre famiglie, che conservano la gioia di credere anche quando sono nella prova, con uno speciale sguardo a quelle terremotate del Centro Italia a cui quest’anno il Pellegrinaggio sarà specialmente dedicato, attualizzando l’opera di misericordia spirituale: “Pregare Dio per i vivi e per i morti”. Abbiamo bisogno di famiglie che vivano in consonanza con le verità esistenziali del Vangelo, che non accettino supinamente lo sconvolgimento dell’opera creatrice di Dio causato da orientamenti culturali contro natura, che non abdichino al dovere di educare cristianamente i propri figli a partire dall’esperienza della preghiera in comune. Il Pellegrinaggio sarà scandito dall’ascolto della parola di Dio, dal canto, dal silenzio, dalla meditazione, dalle preghiere, dalle testimonianze di vita familiare sotto lo sguardo vigile e accogliente della Vergine e Madre. Tutti sono invitati a partecipare.

Vi attendiamo, per gridare insieme: “W la famiglia! La famiglia è viva!”.

 

Avvenire+del+12.09.2016

(12.09.2016)